Riflessioni sulle misure di sicurezza.
- Subject: Riflessioni sulle misure di sicurezza.
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Sat, 17 May 2008 03:45:14 +0200
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento sul problema della sicurezza; per il
quale chiede il vostro aiuto.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce ai Ministri del Governo Ombra Marco Minniti e Lanfranco Tenaglia e p.c. al Premier Silvio Berlusconi e al Pres. del Governo Ombra Walter Veltroni Riflessioni sulle misure di
sicurezza Nel trattamento degl’immigrati il Movimento insiste sul principio di accoglienza, che appartiene alla tradizione cristiana ed europea, e non può essere ignorato. L’immigrato che sbarca sulle nostre coste e viene intercettato dalla polizia e avviato a un Centro di accoglienza, non può essere considerato clandestino; anche se non ha una precisa garanzia di lavoro. Dev’essere accolto nel Centro, registrato e aiutato a trovare un lavoro e un alloggio, attraverso le prefetture, le commissioni e gli sportelli immigrati. Il clandestino è colui che si sottrae alla registrazione. Questo suo sottrarsi può essere considerato intenzionalmente criminoso, e quindi soggetto all’espulsione amministrativa, cioè immediata. Se poi commette crimine, allora c’è il processo, il carcere, l’espulsione. Ma non l’espulsione senza processo e carcere. Non crediamo si possa rettamente parlare di “reato di clandestinità”, anche se, stante la legge Bossi-Fini, l’immigrazione senza garanzia di lavoro è illegittima. E però tale legge contrasta col principio di accoglienza – col principio fraterno e col principio che “la Terra è di tutti”, che costituiscono un diritto fondamentale. Quanto ai rom, – secondo un discorso già fatto coi sindaci – non avendo ormai senso il nomadismo perché sono venuti meno i lavori di un tempo (commercio cavalli, artigianato etnico ecc.), sostituiti con forme criminose (furto, sfruttamento dei bambini per l’accattonaggio ecc.), devono essere messi di fronte ad una scelta: o si sedentarizzano (e vengono allora aiutati per il lavoro e l’alloggio), o vengono espulsi. I campi rom dovrebbero sparire. Quanto ai rumeni, che sono comunitari, è giusto che intervenga la sospensione del trattato di Schengen e insieme un accordo col governo rumeno; in cui però questo governo non deve barare. Le ronde civiche, come collaborazione dei cittadini all’ordine pubblico, sembrano ammissibili, purché con leggi e norme precise, e sotto il controllo della polizia municipale o di stato. Resta il problema della certezza della pena, su cui si discute da anni senza far nulla. Non riguarda solo gl’immigrati. Il Movimento suggerisce alcune misure: Revisione della legge Gozzini; Gli adempimenti formali (firma, notifica ecc.) non devono influire sulla carcerazione; Possibilità di processi per direttissima, specie per gl’immigrati; Revisione della sospensione condizionale e dei benefici carcerari. Un problema ulteriore, e grave, è la riforma del sistema giudiziario attuale, ingiusto e scandaloso per le lungaggini con cui opprime il cittadino; devono essere stabiliti tempi certi con le relative ammende per giudici e avvocati. E la riforma del sistema carcerario, affinché possa adempiere il suo compito, che è rieducativo, più che punitivo. Queste riforme sono urgenti. Lecce, il 12 maggio 2008 per il Movimento il responsabile Prof. Arrigo Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 |
- Prev by Date: Riflessioni sulle misure di sicurezza. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Next by Date: Re: Fwd:[Coordinamento Pace] Espulsione:Il racconto della vita dei rifugiati palestinesi
- Previous by thread: Riflessioni sulle misure di sicurezza. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Next by thread: Re:Riflessioni sulle misure di sicurezza.
- Indice: