Le bugie contro Israele corrono veloci



Le bugie contro Israele corrono veloci

Pochi giorni fa la Siria ha ufficialmente affermato che non rinuncerà all'alleanza con l'Iran nemmeno in cambio del Golan. Il che significa che la posta in gioco non è la pace, ma la distruzione dello Stato Ebraico. Questo ormai credo sia chiaro e penso sia per questo motivo che gli odiatori d'israele si danno tanto da fare nel mondo.
Israele non ha necessità di dimostrare di essere uno Stato democratico, non gli serve a niente cercare di farsi conoscere, non interessa a nessuno che non esista razzismo, che vengano rispettate tutte le fedi religiose, che qualsiasi etnia abbia propri rappresentanti in parlamento, che combatta guerre di difesa e non di attaco. Ciò che interessa a buona parte del mondo arabo-europeo-statunitense è che Israele smetta di esistere.
Il ministro della cultura siriano, Riyad Na'san Al-Agha, l'ha detto a chiare lettere: "Noi siamo pronti a entrare in guerra. Ciò non significa necessariamente che vinceremo. Potremmo essere sconfitti, ma almeno avremo dimostrato che esistiamo. Sono ottimista sul fatto che entro dieci anni Israele sarà arrivato alla fine".
Questa mattina e domani, dalla prestigiosa sede della Sala Lauree della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino, le menzogne su Israele e sulla "pulizia etnica della Palestina" prenderanno voce e forza. Si sa...ce lo insegnava già Rossini con la sua celebre "calunnia" messa in bocca a Don Basilio (maestro di musica nel Barbiere di Siviglia)... la menzogna ripetuta sino all'ossessione "le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar" sino a trasformarsi in verità.
Così come verità è divenuta la montatura cinematografica della morte del piccolo Mohammad al Dura che tuttora occupa scenograficamente i manifesti che compaiono in Università. Tariq Ramadan - figlio a quanto pare di uno dei fondatori di Hamas e ospite al convegno di oggi in Università - ben li conosce questi meccanismi.
Infatti proprio Hamas si sta distinguendo in opera di disinformazione, al punto da superare gli egiziani e la loro stantia soap opera sui "Protocolli dei Savi di Sion" e persino il leader siriano Mahmoud Ahmadinejad.
Secondo la tv di Hamas, infatti, l'Olocausto fu "architettato" dai leaders ebrei allo scopo di eliminare in massa tutti gli ebrei handicappati allo scopo di non doverli sostenere. Non ci credete? Vi sembra troppo pazzesco? Ebbene, è quanto ha sostenuto un documentario speciale trasmesso lo scorso 18 aprile dall’emittente televisiva Al Aqsa, di Hamas.
Palestinian Media Watch, ente dedicato al monitoraggio di mass-media e libri di testo in lingua araba, ha individuato e tradotto i contenuti del filmato e ne ha caricato una parte su YouTube con il titolo “Stravolgimento di Hamas dell’Olocausto: Gli ebrei hanno pianificato l’Olocausto per uccidere ebrei handicappati”.
Secondo la voce narrante del documentario, il primo ministro d’Israele David Ben Gurion stabilì che gli ebrei “disabili ed handicappati sono un peso per lo Stato”, dopo di che “i satanici ebrei (le immagini mostrano un ebreo hassidico in abito tradizionale) escogitarono un malvagio complotto per sbarazzarsi di disabili ed handicappati (le immagini mostrano pile di corpi scheletrici) con modalità cervellotiche e criminali”.
“Si tratta della televisione ufficiale di Hamas – spiega il direttore di Palestinian Media Watch, Itamar Marcus – Appartiene alla leadership di Hamas che la controlla totalmente, e viene diffusa via satellite in tutto il mondo di lingua araba”.
Il programma in questione è dedicato soprattutto all’Olocausto, ma non mancano i consueti paragoni con la situazione palestinese dove le stragi (ad opera di cristiani libanesi) nei campi di Sabra e Shatila vengono definite “un olocausto”, e Israele viene accusato di perpetrare un “olocausto palestinese”.
“Gli ebrei – continua la voce narrante del documentario di Hamas mentre passano immagini di Golda Meir, Moshe Dayan e Ben Gurion – furono i primi a inventare i metodi del male e dell’oppressione”.
Il filmato sostiene che i leader ebrei accusarono i nazisti del massacro di ebrei perpetrato da loro stessi “affinché gli ebrei apparissero come perseguitati e potessero approfittare della simpatia internazionale”. Viene poi intervistato un “esperto” - Amin Dabur, capo del Centro Palestinese di Ricerche Strategiche – il quale spiega che “l’Olocausto israeliano, tutta questa faccenda, è solo una frottola e fa parte di un perfetto show messo in piedi da Ben Gurion. La cifra di sei milioni di vittime ebree è pura propaganda”.
Nella trasmissione resta qualche discordanza fra accusare gli ebrei stessi per il massacro degli ebrei, o negare del tutto che il massacro abbia mai avuto luogo. Secondo “l’esperto” Amin Dabur, Ben Gurion era interessato ad avere “la gioventù forte ed energica (per Israele), mentre tutti gli altri – i disabili, gli handicappati, la gente con particolari necessità – vennero mandati a morire, se la cosa può essere storicamente dimostrata”: frase quest’ultima che si riferisce alla tesi spesso sostenuta dalla tv di Hamas, da leader iraniani e da altre voci nel mondo musulmano, secondo cui lo sterminio nazista degli ebrei dovrebbe ancora essere dimostrato.
Conclude Dabur: “Furono mandati a morire dagli ebrei, così che ci sarebbe stato un Olocausto e Israele avrebbe potuto approfittarne per avere la simpatia del mondo”.
Chissà se l'intellettuale Tariq Ramadan è d'accordo?

Posted by Daniela Santus on Lun, 05/05/2008 - 07:08