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Re: Cina: dopo il massacro di Tienanmen nessuna richiesta di sanzioni
- Subject: Re: Cina: dopo il massacro di Tienanmen nessuna richiesta di sanzioni
- From: legegi at libero.it
- Date: Thu, 27 Mar 2008 19:37:54 +0100
i nostri stili di vita.. siamo invasi da prodotti cinesi (e orientali in genere) o di aziende occidentali con indotto in cina.. sembra che tutti (governi, imprese) si vogliano accaparrare un posto in cina o in india per trarre chissà quali vantaggi. ma cio' non fa altro che dar credito alla politica cinese/indiana/orientale, facilitandole il compito di spodestare l'opulento occidente dal suo ruolo imperialistico. ma troppa gente entra nei supermercati con la testa nel sacco e compra prodotti eticamente discutibili. troppi imprenditori europei/americani giocano sporco con lo schiavismo facile in oriente.. se gli occidentali avessero un po' di stile, forse i paesi che sfruttano la manodopera e inquinano all'inverosimile non avrebbero tanto mercato.. anche se ad inquinare noi non siamo secondi a nessuno! vedi pianura padana e campania, tasso di crescita dei tumori infantili (e adulti).. ma ad avere stile sono troppo pochi.. e quindi troppo poco credibili nel chiedere almeno il rispetto dei diritti umani in giro per il mondo. I nostri mezzi di informazione-spazzatura riempiono di fesserie i cervelli di troppa gente cresciuta nella sottocultura del benessere, che non sa capire il prezzo dello sfruttamento in una camicia prodotta in oriente. disinformazione sistematica e pubblicità martellante, sono le parole d'ordine del sistema che ci governa per non far capire troppo alla gente, perchè non si ponga troppi problemi e continui a comprare ogni sorta di cose inutili per sentirsi viva, a sbraitare allo stadio per sentirsi parte di una grande fede sportiva. senza badare troppo all'aria/gas che respiriamo, all'acqua che beviamo, ai cibi che mangiamo, ai diritti che con i nostri atteggiamenti/indifferenza calpestiamo, salvo poi a organizzare iniziative di raccolta fondi per le varie associazioni per la ricerca sul cancro e per la difesa dei diritti di bambini-feti-cani, e a considerare il proprio cancro l'unico motivo di dolore del mondo. ma sono solo amare considerazioni... saluti e baci. giammo > Sono solo amare considerazioni purtroppo quelle che si possono fare su > questo ennesimo bagno di sangue. E queste considerazioni si aggiungono a > tante altre che coivolgono comunque anche i nostri stili di vita, che > sempre di piu' dipendono da un modello di sviluppo insostenibile di cui > la Cina rappresenta oggi un ingranaggio necessario. > Saluti > Mauro di Vieste - Associazione per i popoli minacciati > > francesca turchi ha scritto: > > Purtroppo a stupirsi di questo rimangono sempre meno persone, credo sia > > perkè non solo la potenza economica e politica della Cina è cresciuta > > negli ultimi anni...ma perkè oggi la Cina rappresenta il futuro...è > > brutto accorgersi ke è l'economia più forte e gli USA senza sarebbero > > distrutti, è brutto sapere ke ormai l'innovazione nasce lì e ke nessuno > > può permettersi di alzare la testa...ma oggi è così e a quanto sembra > > dai dati ke abbiamo in futuro sarà sempre più evidente...forse si > > dovrebbe correre ai ripari o magari emigrare in Cina... > > > > */"Ass. popoli minacciati / Ges. bedrohte Voelker" <info at gfbv.it>/* ha > > scritto: > > > > Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in > > www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080325it.html > > > > Cina > > 19 anni dopo il massacro di Tienanmen nessuna richiesta di sanzioni e > > bizzarro richiamo di Pechino ai mezzi di informazione > > > > Bolzano, Göttingen, 25 marzo 2008 > > > > L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) definisce "bizzarro" il > > monito delle autorità cinesi secondo cui l'informazione sugli > > accadimenti in Tibet sarebbe di parte. L'APM infatti ricorda che è > > proprio l'espulsione dei giornalisti stranieri ordinata dalle autorità > > cinesi che ha reso impossibile un'informazione indipendente e > > realistica > > di quanto accade in Tibet. E' sicuramente lamentevole che alcune > > televisioni abbiano mostrato immagini delle proteste in Tibet > > agganciandole a un contesto errato, ma se fosse stata possibile > > un'informazione libera, questi errori avrebbero potuto essere corretti > > velocemente. > > > > Il monito ai mezzi di informazione evidenzia le preoccupazioni di > > Pecchino a proposito delle notizie su nuove manifestazioni e nuovi > > arresti in Tibet, notizie che riescono ad uscire dalla regione > > nonostante da 15 giorni viga una totale censura per l'informazione. > > Contemporaneamente risulta evidente quanto poco credibile siano le > > affermazioni del Comitato Olimpico Internazionale (IOC) e dei governi > > europei secondo cui i mezzi di informazione cinesi si stanno avviando > > verso la liberalizzazione. La critica ai mezzi di informazione da parte > > delle autorità cinesi non promette nulla di buono per i prossimi Giochi > > Olimpici: è probabile che i mezzi di informazione internazionali si > > impongano addirittura l'autocensura per non mettere a repentaglio i > > propri corrispondenti dalla Cina. > > > > Nonostante in Tibet si continui a protestare pubblicamente con un > > numero > > sempre crescente di vittime, nessun politico né governo ha finora > > chiesto sanzioni contro la Cina. Diversamente da quanto accaduto per le > > proteste di Piazza Tienanmen nel 1989, tutti i governi mostrano > > atteggiamenti moderati evidentemente per non giocarsi i propri rapporti > > con la Cina. L'influenza economica e politica della Cina nel mondo è > > sicuramente cresciuta dal 1989, ma ciò non toglie che la Comunità > > Internazionale perde ogni credibilità sulla questione dei diritti umani > > se non riesce nemmeno a chiedere un'inchiesta indipendente sui tragici > > avvenimenti in Tibet. > > > > Vedi anche: > > * www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080320it.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080318it.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080314it.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080307it.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2007/071126it.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080229en.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070823it.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070514it.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060913it.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060519it.html | > > www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060824ait.html | > > www.gfbv.it/3dossier/asia/uig-kadeer.html | > > www.gfbv.it/3dossier/asia/mongol/mongol.html | > > www.gfbv.it/3dossier/asia/uiguri.html | > > www.gfbv.it/3dossier/asia/tibet-it.html > > > > * www: www.tchrd.org | > > www.amnesty.org/en/news-and-updates/news/crackdown-activists-and-minorities-china-20080313 > > > > | www.worldcoalition.org | www.unglobalcompact.org | www.ohchr.org | > > www.hrichina.org | www.falunhr.org | www.olympic.org > > > > -- > > Mailing list Dirittiglobali dell'associazione PeaceLink. > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > > Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/diritti > > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > > http://web.peacelink.it/policy.html > > > > > > ------------------------------------------------------------------------ > > Scopri il Blog di Yahoo! 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