Torino: sigillato gabbiotto del movimento per la vita all'ospedale Mauriziano
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- Date: Fri, 7 Mar 2008 20:44:06 +0100
Torino: sigillato gabbiotto
del movimento per la vita all’ospedale Mauriziano Da Indymedia apprendiamo
che questa sera all’Ospedale Mauriziano di Torino è stato chiuso il gabbiotto
del movimento per la vita. Di seguito il comunicato
pubblicato su Indymedia Piemonte dagli anarchici anticlericali che hanno
sigillato il covo dei preti. Sul sito trovate anche le
foto. http://piemonte.indymedia.org/article/1375 Ne approfittiamo per
ricordare a tutti l’appuntamento di domani. Torino 8 marzo: infopoint
anticlericale al Balon La chiesa vuole farci
tornare all’aborto clandestino... La libertà delle donne non
si tocca! sabato 8 marzo ore 10 info
point anticlericale al
Balon Borgo Dora ang.
Andreis Federazione Anarchica
Torinese - FAI Corso Palermo 46 - la sede
è aperta il giovedì dalle 21 fat at inrete.it 338
6594361 Mauriziano: sigillato
gabbiotto del movimento per la vita Questa sera un gruppo di
anarchici ed anarchiche anticlericali hanno sigillato la serratura del gabbiotto
del movimento per la vita all’ospedale Mauriziano di
Torino. Sui vetri del gabbiotto,
oltre ad una grande A cerchiata, sono stati appesi cartelli dal senso
inequivocabile: “la libertà delle donne non si tocca”; “chiudere i covi
clericali”; “preti fatevi i cazzi vostri!”; “Movimento per la vita = aborto
clandestino”; “fuori i preti dagli ospedali”; “senza dio senza legge, libere di
scegliere”. Quel gabbiotto è una
vergogna che andrebbe cancellata da ogni ospedale. Una vergogna pagata con soldi
pubblici al servizio di un’associazione di integralisti che si apposta nei
pressi dei reparti di ginecologia ed ostetricia con i depliant pieni di menzogne
per mettere all’indice le donne che consapevolmente decidono sulla loro vita e
sul loro futuro. Quella di non avere un figlio non desiderato o al quale non
sarebbero in grado di garantire una vita degna di essere vissuta è una scelta
adulta, consapevole, che merita rispetto, quel rispetto per la vita delle donne
e dei bambini che la chiesa non ha. Dove va l’amore per la vita quando l’aids fa
strage dove i preti predicano di non usare i preservativi? Dov’è l’amore per la
vita quando milioni di bambini muoiono perché non hanno denaro per cibo e
medicine? Quelli del movimento per la
vita – come l’intera Chiesa Cattolica - trattano le donne come assassine, negano
la loro libertà e le considerano eterne minorenni da tutelare o intimidire. La
chiesa – ieri con i roghi – oggi con una morale che altro non è che lo strumento
della perpetuazione del potere arrogante di una casta di uomini celibi le donne
le ha assassinate e vuole continuare a farle morire, riaprendo il baratro
dell’aborto clandestino, delle mammane, del silenzio e della
vergogna. È da ormai molto tempo che
la paura sta cambiando di campo, che i preti e i loro accoliti hanno smesso di
intimorire, perché le donne hanno alzato la testa e non la
piegheranno. Siamo alla vigilia dell’8
marzo, non rito, non festa, ma giorno di lotta. Con questo piccolo gesto di
ribellione all’invadenza clericale vogliamo ricordare le tante donne che sono
morte d’aborto clandestino e le tante che si sono ribellate ed hanno lottato
perché tutto questo avesse fine. Non
passeranno. Senza dio, senza legge.
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