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IN FILA PER TRE-STAZZI,IPERURANII e INFINITI MONDI,accostamenti inconciliabili!
- Subject: IN FILA PER TRE-STAZZI,IPERURANII e INFINITI MONDI,accostamenti inconciliabili!
- From: "camillo.coppola at tin.it" <camillo.coppola at tin.it>
- Date: Mon, 18 Feb 2008 20:28:42 +0100 (GMT+01:00)
IN FILA PER TRE - STAZZI , IPERURANII e INFINITI MONDI , accostamenti inconciliabili ! Credo che molti secoli di feudi, stati e staterelli ci abbiano plasmati ad essere stazzati, il concetto di persona è avviluppato da tutto il pregresso. Siamo tutti persone. Perbene e “permale”. Distinte e opache. Intelligenti e ottuse. Siamo persone e perciò indossiamo una maschera. L´etimo di persona è appunto maschera. La persona vanta diritti, esprime identità. Siamo persone, oltre che corpi, individui, o soggetti. Se vogliamo distinguerci da una cosa o da un animale, diciamo persona. Usiamo una categoria che da lungo tempo è entrata nel lessico della politica, in quello della teologia, e soprattutto del diritto. Sia la sfera laica che quella religiosa (si pensi al cristianesimo) hanno fornito all´idea di persona un rilievo e un´importanza notevoli. Il problema per i laici e i cattolici - limitando la questione all´Italia - non è la persona, ma quando un´entità la diviene. Sembra insomma una nozione acquisita, tanto più certa in quanto alla persona sono riconducibili la ragionevolezza, la libertà, il buon senso. Che cosa è uno schiavo se non un individuo deprivato della sua persona? E un folle, non è stato spesso lasciato fuori dalla sfera della persona? C´è una vita impersonale? Una vita che non sia soltanto il sottofondo biologico su cui si innesta tutto il resto? Foucault volse il suo sguardo a quanto di anonimo la vita stessa contiene. Vite infami, ovvero vite senza fama, è un suo testo che oggi andrebbe riletto: «Vite, che non avendo mai giocato un ruolo soggettivo di primo piano, sfuggendo per così dire alle maglie della storia e perdendosi nell´anonimato dell´esistenza, non ci parlano mai in prima persona, non pronunciamo mai il pronome “io”, né si rivolgono mai a un “tu”. Non sono altro che dei fatti, o degli eventi, in terza persona». C´è da chiedersi se dopo tanto protagonismo si stia facendo strada una nuova concezione dell´anonimato. Dal ragionamento affiora non tanto la condanna dell´idea di persona, ma la critica al suo fondamentalismo: «Si pensi alla retorica sui diritti umani letti in chiave di riproposizione del concetto di persona». Apparentemente ineccepibile, in realtà largamente fallimentare: «Basta uno sguardo al quadro internazionale per accorgersi che il diritto oggi di gran lunga più disatteso è proprio quello alla vita. Non che in passato fosse meglio. Ma adesso, in relazione ai mezzi tecnici a disposizione dell´uomo, la sproporzione tra la parte di vita umana garantita ed anzi potenziata ben al di là dei suoi bisogni e la parte di vita umana condannata a morte per fame, malattia, guerra, è insostenibile, e ciò quando la bandiera della persona è issata all´unisono da tutta la cultura filosofica, giuridica, politica occidentale». Nel 1974 il cantautore Edoardo BENNATO scriveva una significativa canzonetta intitolata IN FILA PER TRE L' album di Edoardo Bennato porta in copertina due uomini fotografati di spalle, vestiti come i gendarmi di Pinocchio. In questo album, intitolato "I buoni e i cattivi", comincia a delinearsi un filo logico, tanto che potremmo considerare il lavoro come un concept , in cui la distinzione filosofica tra bene e male è risolta sul filo dell'ironia e della dissacrazione. "In fila per tre" è ironica fin dall'arrangiamento, una marcetta di stile militaresco in cui l'autore espone, sotto forma di discorso diretto, le regole della vita che si devono rispettare e che ci hanno insegnato fin dai primi anni di scuola, proseguendo poi in caserma e in fabbrica. Presto vieni qui, ma su, non fare così, ma non li vedi quanti altri bambini che sono tutti come te, che stanno in fila per tre, che sono bravi e che non piangono mai è il primo giorno però domani ti abituerai e ti sembrerà una cosa normale fare la fila per tre, risponder sempre di si e comportarti da persona civile Vi insegnerò la morale, a recitar le preghiere, ad amar la patria e la bandiera noi siamo un popolo di eroi e di grandi inventori e discendiamo dagli antichi Romani E questa stufa che c'è basta appena per me perciò smettetela di protestare e non fate rumore, quando arriva il direttore tutti in piedi e battete le mani Sei già abbastanza grande, sei già abbastanza forte, ora farò di te un vero uomo ti insegnerò a sparare, ti insegnerò l'onore, ti insegnerò ad ammazzare i cattivi e sempre in fila per tre, marciate tutti con me e ricordatevi i libri di storia noi siamo i buoni e perciò abbiamo sempre ragione, andiamo dritti verso la gloria Ora sei un uomo e devi cooperare, mettiti in fila senza protestare e se fai il bravo ti faremo avere un posto fisso e la promozione e poi ricordati che devi conservare l'integrità del nucleo familiare firma il contratto, non farti pregare se vuoi far parte delle persone serie Ora che sei padrone delle tue azioni, ora che sai prendere decisioni, ora che sei in grado di fare le tue scelte ed hai davanti a te tutte le strade aperte prendi la strada giusta e non sgarrare se no poi te ne facciamo pentire mettiti in fila e non ti allarmare perchè ognuno avrà la sua giusta razione A qualche cosa devi pur rinunciare in cambio di tutta la libertà che ti abbiamo fatto avere perciò adesso non recriminare mettiti in fila e torna a lavorare e se proprio non trovi niente da fare, non fare la vittima se ti devi sacrificare, perché in nome del progresso della nazione, in fondo in fondo puoi sempre emigrare ehi ehi, ehi, avanti, ehi avanti in fila per tre... ----Messaggio originale---- Da: canziart at libero.it Data: 18-feb-2008 13.36 A: "camillo.coppola"<camillo.coppola at tin.it> Ogg: Re:Per i più bramosi di allocazioni dell'iperuranio delle idee-CAMPAGNA ELETTORALE 13... ciao camillo..questa cosa della firmetta e' ridicola non solo perche' non ha senso firmarsi ed e' un fattore piccolo borghese.una illusione codificata:chi siamo? cosa contiamo? poco o niente.. poi perche' non dovrebbe esser facoltativo? ancora obblighi? sono proprio temprati.. piegati alla sottomissione.. poi come qualcuno intelligente ha scritto in internet non si e' mai anonimi.. ma la cosa piu' importante e' che internet e' alienazione quasi allo stato puro.. non ce' reale comunicazione.. non ci si conosce veramente.. l'alienazione e' onnipresente..tutti davanti il proprio schermo..quindi dovrebbero pensare ad altro.. poi io inviavo comunicati in cui altri parlavano.. ad altri davo voce e la firma era la loro.. dura uscire dal pensiero omologato.. saluti
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