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IL 13 E 14 APRILE SI TORNA A VOTARE: QUALE UTILITA’ PER GLI OPERAI?
- Subject: IL 13 E 14 APRILE SI TORNA A VOTARE: QUALE UTILITA’ PER GLI OPERAI?
- From: "camillo.coppola at tin.it" <camillo.coppola at tin.it>
- Date: Sat, 16 Feb 2008 05:33:03 +0100 (GMT+01:00)
da: Return-Path: <passaparola_ at virgilio.it> Received: from smtp1web. tin.it (192.168.70.192) by ims1e.cp.tin.it (7.2.072.1) id 4798F5FE004359AE; Fri, 15 Feb 2008 05:03:43 +0100 Received: from pswm18. cp.tin.it (192.168.70.68) by smtp1web.tin.it (7.3.122) id 4798CB890123149D; Fri, 15 Feb 2008 05:03:34 +0100 Message-ID: <1181b42e346.passaparola_ at virgilio.it> Date: Fri, 15 Feb 2008 05:03:31 +0100 (GMT+01:00) From: "tamtam.news" <passaparola_ at virgilio.it> Reply- To: "tamtam.news" <passaparola_ at virgilio.it> Subject: 15 febbraio Mime- Version: 1.0 Content-Type: APPLICATION/MSWORD; name="15 febbraio.doc" Content-Transfer-Encoding: base64 X-Originating-IP: 79.13.237.79 Content-Disposition: attachment; filename="15 febbraio.doc"; size=238080 IL 13 E 14 APRILE SI TORNA A VOTARE: QUALE UTILITA’ PER GLI OPERAI? Il sondaggio della SWG dato ad Anno Zero, segnala che: se i partiti del centro-sinistra si presenteranno alle elezioni ognuno per se, il centrodestra guadagnerà voti pari al 49%; se, il partito di Veltroni, invece di correre da solo, parteciperà alle elezioni con una nuova Unione senza Mastella e senza Dini, il centrodestra arriverà al 47%. Secondo il sondaggio la sinistra non sarebbe al 41% ma al 43%, uno svantaggio minore. Quindi, per la Sinistra Arcobaleno, il PD con questa sua scelta, ha sprecato una grossa possibilità di vincere le elezioni, facendo così a Berlusconi il più grosso regalo. Questo significa che è scomparso dal loro orizzonte politico il pericolo della destra che per quindici anni ha segnato il continuo ricatto di questi partiti nella ricerca dei voti tra i lavoratori. E’ questa è la prima grossa novità che ci mostra in che misura si è consumato l’utilizzo dei lavoratori per una politica che si riconferma tutta interna agli interessi della borghesia, sia di destra che di sinistra. La seconda novità, non meno importane della prima, è che gli ex democristiani e gli ex comunisti liberali dell’ex pci, correndo da soli hanno sconfessato il loro centenario carattere unitario, che, come sappiamo miscelato al pericolo della destra, gli ha dato, a partire da Giuliano Amato, ben cinque governi cosiddetti di sinistra. La terza novità, conseguenza delle prime due, ma che viene fuori più per la inossidabile subalternità al capitalismo dimostrata dai cosiddetti comunisti nostrani, è che, mentre in 15 anni dalla loro rifondazione hanno dovuto elaborare ben tre scissioni per mantenere la sinistra al governo, ora invece si coalizzano di nuovo insieme all’ecologismo e a frange degli ex DS, per mettere completamente in soffitta il loro pur se folcloristico riferimento che avevano del comunismo. Cosa è successo che può spiegare tutto questo marciume? La prima questione che risalta, più per l’ossessivo riferimento propagandistico che per la base strutturale degli interessi che rappresenta, è che nei confronti di Berlusconi è scomparso il conflitto di interesse. Ma le questioni più importanti sono: La riforma delle pensioni è andata in porto (Da G. Amato al finanziere Dini, passando per il leghista Maroni e per l’ ultimo governo Prodi, la proiezione certa delle pensioni future, è che bisogna faticare 40 anni per avere una pensione al di sotto del 60% dell’ultimo salario lordo); Il mercato del lavoro è stato grosso modo regolato (Senza dire dell’abolizione della scala mobile voluta dagli industriali a guida socialista del sig Craxi; dal sig. Treu, passando per D’Antona fino alla legge 30 del sig. Biagi, gli operai e i lavoratori possono essere comprati con garanzie e salari al di sotto di quelli che c’erano quindi anni fa). Ora è evidente che, stando così le basi strutturali che regolano per il futuro i salari e i profitti, e quindi tutto il meccanismo sociale di produzione e riproduzione della società capitalistica contemporanea, i partiti debbano riorganizzarsi di nuovo. Veltroni corre da solo invitando Berlusconi a fare altrettanto, di modo che, a sinistra del PD e a destra del nuovo partito di Berlusconi, non rimane altro che la sostanza di partiti di riserva per nuovi governi parlamentari, o addirittura la santa alleanza tra Mediaset da un lato, e Unipol e Banco Monte Paschi dall’altro, con i Fondi Pensione al centro. Senza parlare dei salari e della produttività: con i primi sempre più in discesa e la seconda sempre più in salita. Se questo è grossomodo il quadro della situazione, per gli operai potrà mai avere una qualche utilità il loro voto? La risposta è negativa. Specie con l’ultimo governo Prodi, gli operai si sono dati da fare molto, spingendo rifondazione direttamente al governo con la speranza di ottenere qualcosa; ma operai e lavoratori da 1.000 euro al mese non solo non hanno ottenuto niente, ma hanno visto addirittura peggiorare la propria situazione. La situazione ora è cambiata.. LA SINISTRA ARCOBALENO DICE DI VOLERSI SITUARE IN UNA POSIZIONE AUTONOMA PER OTTENERE MIGLIORAMENTI SOCIALI CHE NON E’ RIUSCITA A OTTENERE STANDO DIRETTAMENTE AL GOVERNO. E’ CREDIBILE QUESTA POLITICA DA SALTIMBANCO? NO. COSA BISOGNA FARE ALLORA? LA PRIMA COSA E’ DI NON FARE NIENTE CHE POSSA DARE NUOVA LINFA A QUESTI PARTITI. AGLI OPERAI E’ DATA LA RESPONSABILITA’ DI NON FARSI USARE DI NUOVO COME UNO SPECCHIO PER LE ALLODOLE. INFATTI, CERCARE OPERAI DA METTERE IN LISTA COME STANNO FACENDO VARI PARTITI CON GLI OPERAI DELLA THYSSEN GROUP DI TORINO, E’ PROPRIO QUELLO CHE PIU’ DEVE ESSERE CRITICATO COME UNA INFAME SPECULAZIONE. ANDREMO O NO A VOTARE? QUI SI ESPRIME UNA PARZIALE COSCIENZA, PER CUI, ASTENSIONISMO O COSA ROSSA, SONO POCO INFLUENTI PER GLI INTERESSI CHE STANNO IN GIOCO TRA GLI OPERAI, GLI INDUSTRIALI E I BANCHIERI. PER MOLTI, VOTARE LA COSA ROSSA, POTRA’ SOLO DIMOSTRARE DI NUOVO QUANTO SARANNO FUMOSE LE PAROLE E QUANTO INVECE PESERA’ LA CONDIZIONE SOCIALE FUTURA. INVECE, PER GLI OPERAI E I MILITANTI CHE RICONOSCONO NELLE LORO BATTAGLIE QUOTIDIANE ANCHE LA NECESSITA’ DI EMANCIPARSI DAL CAPITALISMO, LA FONDAZIONE DI UN PARTITO POLITICO INDIPENDENTE E’ IL PRIMO PASSO IRRINUNCIABILE. CI SONO ALTRI 5 ANNI PER LAVORARE E IMPEGNARSI, AFFINCHE’, PRIMA DEL 2013, SI COMINCI A FARE I CONTI SENZA PIU’ NESSUN INTERMEDIARO. elpica at libero.it
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