Torino: punto info antirazzista
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- Date: Thu, 14 Feb 2008 10:57:06 +0100
Torino: punto info
antirazzista Sabato 16 febbraio punto
informativo antirazzista al Balon. Appuntamento dalle 10 alle
Ci saranno banchetti,
musica e interventi. Viviamo tempi terribili,
tempi segnati dalla paura e dall’indifferenza. Nella nostra città in due
anni sono morti 8 immigrati durante controlli di polizia. Sono le vittime di una
politica di esclusione, una politica che lega i “diritti” degli immigrati al
possesso di un pezzo di carta ed il possesso di un pezzo di carta ad un lavoro
regolare. Sono le vittime di una legislazione razzista, promossa dal centro
sinistra e perfezionata dal centro destra. Nella nostra città il 14
ottobre è andato a fuoco un campo rom in via Vistrorio, colpito da tre molotov
fasciste: 62 uomini, donne e bambini hanno rischiato di morire, ma media e
politici hanno minimizzato arrivando ad ipotizzare che il campo sarebbe stato
bruciato dai suoi stessi abitanti. Una follia razzista che alimenta la campagna
di odio nei confronti dei rom. Non molto dopo una donna
che accompagnava i figli a scuola è stata picchiata per strada. Un fatto che non
diventa neppure una notizia: la donna è rom. Il 9 febbraio una banda di
fascisti ha aggredito alcuni uomini colpevoli di essere rumeni: uno di loro è
finito all’ospedale in brutte condizioni. Uno degli ultimi atti del
governo Prodi è stato il varo della legge che consente l’espulsione dei
cittadini europei residenti nel nostro paese e considerati “pericolosi”.
Ed ecco il pacchetto
“sicurezza”, nel cui mirino sono immigrati, lavavetri, posteggiatori, venditori
senza licenza. Mentre gli assassini in
divisa, mercenari ben pagati, in nostro nome portano le bombe, le torture, la
ferocia democratica in Afganistan, la banda Prodi ha messo in atto misure
repressive che colpiscono i poveri, i senza casa, i senza lavoro, i senza
permesso. In tutti i quartieri di
Torino fascisti e leghisti soffiano sul fuoco della paura, della paura del
diverso, dell’immigrato, dando vita a comitati che pretendono ancora più
polizia, ancora più controlli. Le statistiche ci dicono che furti, rapine,
omicidi sono in continua diminuzione, che il nostro paese è tra i più “sicuri”
al mondo, ma chi si nutre della paura altrui, chi, sulla paura, sulla guerra tra
poveri costruisce le proprie fortune politiche non ha scrupolo a mentire, non ha
scrupolo ad alimentare la diffidenza e l’odio. L’insicurezza, quella vera,
quella del lavoro che non c’è, del lavoro precario, pericoloso, assassino va
nascosta per evitare che qualcuno possa chiederne conto ai responsabili, i
padroni che lucrano sulle nostre vite, i politici di ogni colore che hanno
sancito la precarietà a vita per legge, che proteggono le imprese, sottraendo ai
lavoratori le poche tutele faticosamente
conquistate. L’insicurezza, quella vera,
quella della sanità che funziona solo per chi ha soldi, quella delle scuola che
costa ormai troppo per i più, quella del mutuo che non si riesce a pagare,
quella della fatica ad arrivare alla fine del mese va nascosta perché nessuno
cominci a pensare che forse senza padroni e governanti si potrebbe costruire un
mondo diverso, un mondo più giusto. L’insicurezza, quella vera,
quella di chi mangia merda e respira piombo, va nascosta perché forse qualcuno
potrebbe chiedersi se tutto questo sbandierato benessere, questo progresso non
sia una truffa utile solo ai profitti dei soliti noti. Quelli degli
inceneritori, quelli dei grattacieli, quelli del
Tav. Le destre e le sinistre
complici nascondono il disagio di vivere in una città ben divisa tra chi ha
troppo e chi ha troppo poco, dietro la presunta “emergenza sicurezza”,
individuando negli ultimi, negli immigrati poveri, i capri espiatori da offrire
in sacrificio, per allontanare lo spettro che i penultimi si alleino agli
ultimi, che l’odio lasci il posto alla solidarietà. E dalla solidarietà la
capacità di opporsi ai nemici veri, quelli che lucrano sulle nostre vite, quelli
per i quali una vita non vale i 20 euro per ricaricare un
estintore. Federazione Anarchica
Torinese – FAI Corso Palermo 46
Torino La sede è aperta ogni
giovedì dalle Per contatti: fat at inrete.it 338
6594361 |
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