[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
"La Gauche c’est moi!"
- Subject: "La Gauche c’est moi!"
- From: "camillo.coppola at tin.it" <camillo.coppola at tin.it>
- Date: Tue, 12 Feb 2008 17:23:07 +0100 (GMT+01:00)
"La Gauche c’est moi!", e tutti fecero a gara... Secondo il Segretario del PRC, Franco Giordano, la questione è semplice: “c’è una Destra, un Centro e, finalmente, una Sinistra”. Secondo Valter Veltroni, la questione è ancora più lineare: “esiste un centrosinistra progressista che si presenta da solo, per amore di credibilità, ed un centrodestra affarista”. Secondo Silvio Berlusconi: “siamo noi il baluardo della libertà, a sinistra ci sono i comunisti”. Gli crede parecchio il Segretario del PdCI, Oliviero Diliberto, che ritiene necessario sbarrare la strada “alle Destre”. Se proprio dovessi scegliere da quale di queste bizzarre semplificazioni della politica partire per un ragionamento, direi la prima, poiché si coglie in essa non soltanto la banalità di un modo di dire ma si articola a proprio favore il solito adagio secondo il quale “in politica non esistono vuoti”. Il PD lascia sguarnito il fianco sinistro? Allora siamo noi, Sinistra Unita – L’ Arcobaleno, l’avanguardia della Sinistra. E se è così, cosa ne rimane di quelle formazioni a sinistra della Sinistra Unita – L’Arcobaleno? Per saperlo, non potendo mica chiederlo a Franco Giordano secondo il quale Fausto Bertinotti rappresenta, oggi più che mai, le Colonne d’ Ercole del movimentismo operaio nostrano, ci rivolgiamo ai diretti interessati. Ecco allora che i sistemi di riferimento nuovamente mutano e ciò che ora è di Sinistra, magicamente viene spostato a Destra. Suona, più o meno così, Sinistra Critica:” siamo noi che rappresentiamo i movimenti, le rivendicazioni anticapitalistiche, quelli che si sono opposti in Parlamento [anche se poi hanno votato per oltre 20 volte la fiducia al Governo Prodi, ndr] alla deriva governista della maggioranza bertinottiana”. Sembra dire Marco Ferrando: “siamo noi del Partito Comunista dei Lavoratori che, da soli, ci prendiamo la briga di difendere gli interessi della classe operaia. Quale Sinistra Critica! Quelli votavano il Governo, sono fiancheggiatori di un Governo Borghese, sono a destra delle reali rivendicazioni operaie!”. A questo punto, inevitabile la replica dalle colonne del Guerin Rivoluzionario, del dotto Francesco Ricci, secondo il quale: “quale credibilità può avere Marco Ferrando, se è scappato con la cassa dei soldi quando stavamo entrambi in Progetto Comunista?”. Qui però si scende nel personale e nel penale di Sinistra e, furto o non furto operaio, tocca fermarci. Analizziamo. Tranne che per gli ultimi due commenti, per cui va fatto un discorso a parte e di cui abbiamo già scritto tempo fa (in sintesi, è la solita parrocchia di Progetto Comunista sotto falso nome), sono solo chiacchiere, che hanno lo stesso peso specifico della gomma piuma sopra una lastra d’acqua oceanica: stronzate che rimangono a galla e che, in quanto tali, sono loffie fregature. La questione geografica (Sinistra, Destra) delle appartenenze parlamentari una volta serviva ad identificare, pur non entrando nello specifico degli opportunismi e delle distorsioni delle varie frazioni, chi aveva un impianto di sistema formalmente coerente. Serviva a localizzare visivamente chi non accettava che vi fossero “padroni e sottoposti”, chi aveva in mente la distruzione di un modello società “alto-basso”, “sopra-sotto”. Senza questa volontà cosciente e rivoluzionaria, distinguere tra Destra e Sinistra non ha alcuna utilità pratica, se non quella di gettare fumo negli occhi dei romantici idealisti, gli utopici che credono nel socialismo proudhoniano, per la verità ipocrita perché salva l’anima e non sporca le mani. E’ necessario ripartire da un metodo di lavoro nuovo, che collochi al centro di un dibattito aperto tra tutte le frazioni che si richiamano al marxismo-leninismo, la necessità di ricostruire un Partito Comunista moderno, all’altezza dei bisogni della classe operaia del XXI Secolo. Per fare questo ci vuole tempo. Non bastano loghi, simboli grafici, epurazioni di movimento, finti congressi, adunate cammellate. Chi pensa di avere risolto la faccenda autoproclamandosi di Sinistra e Avanguardia dei lavoratori o è un bugiardo o è un settario. Francesco Fumarola 9 Febbraio 2008 http://www.mercantedivenezia.org/ * Errata Corrige: solo ora mi accorgo di aver commesso un grossolano errore. Pare che i soldi siano stati sottratti proprio dalla compagine di Ricci che a questo punto esclama: "quale credibilità posso avere io se sono scappato con i soldi di Progetto Comunista?". Chiediamo scusa alle compagne e compagni del PCL, noti per la loro onestà intellettuale: Vedi link1 http://www. mercantedivenezia.org/index.php? option=com_content&task=view&id=171&Itemid=273 Vedi link2 http://www. mercantedivenezia.org/index.php? option=com_content&task=view&id=784&Itemid=273
- Prev by Date: No Tav in piazza a Condove
- Next by Date: Umanità Nova n. 6 2008
- Previous by thread: No Tav in piazza a Condove
- Next by thread: Umanità Nova n. 6 2008
- Indice: