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Grave peggioramento della situazione dei prigionieri politici mapuche in Cile
- Subject: Grave peggioramento della situazione dei prigionieri politici mapuche in Cile
- From: "Ass. popoli minacciati / Ges. bedrohte Voelker" <info at gfbv.it>
- Date: Fri, 18 Jan 2008 12:44:28 +0100
Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080118it.html Mapuche / CileGrave peggioramento della situazione dei prigionieri politici mapuche in Cile
Bolzano, 18 gennaio 2008In occasione degli ultimi tragici avvenimenti in Cile, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) esprime tutta la sua solidarietà e appoggio alle rivendicazioni del popolo Mapuche, nonché la sua profonda preoccupazione per lo stato di salute di Patricia Troncoso Robles. Dopo la morte del 22-enne Mapuche Matías Valentín Catrileo Quezada, studente di agronomia e ucciso dai proiettili di un carabiniere durante una manifestazione di Mapuche, si aggrava ulteriormente la situazione di Patricia Troncoso Robles, prigioniera politica Mapuche in sciopero della fame da ormai 100 giorni. Insieme a Patricia Troncoso sono ormai circa 40 i prigionieri politici mapuche in carcere: molti di loro in questi anni hanno già fatto più volte uno sciopero della fame, senza che le richieste collettive di maggiore giustizia e di rispetto delle terre ancestrali mapuche venissero accolte dal governo cileno.
Nel caso di Matías Catrileo finora è stato messo sotto inchiesta il sottufficiale dei carabinieri cileni Walter Ramirez Espinoza e il risultato delle perizie ha confermato che a uccidere il giovane Mapuche sono stati proiettili di un'arma di ordinanza. All'interrogazione presentata in parlamento da due parlamentari socialisti a proposito della vicenda si aggiungono le richieste di garanzia da parte delle associazioni per i diritti umani affinché il procedimento non venga affidato a un tribunale militare, come già accaduto in passato in un caso analogo.
E mentre in molte città europee si susseguivano le manifestazioni di protesta per la morte di Matías Catrileo, in Cile va peggiorando la situazione di salute di Patricia Troncoso. Patricia Troncoso sta scontando una pena di dieci anni più un giorno per l'incendio alle piantagioni monocultura del Fondo Poluco-Pidenco dell'impresa Forestal Mininco. Secondo la legge ordinaria sarebbe già fuori dal carcere, ma in quanto Mapuche Patricia è stata giudicata secondo la famigerata legge anti-terrorismo (legge n. 18.314) che di fatto le ha tolto qualsiasi diritto a un processo equo. Triste cimelio della dittatura del generale Augusto Pinochet, la legge anti-terrorismo non è stata abolita da nessuno dei governi democratici seguiti alla dittatura militare, nemmeno dall'attuale governo di Michelle Bachelet nonostante le sue molte dichiarazioni a favore dei diritti umani, e viene anzi utilizzata per soffocare la protesta e le rivendicazioni della popolazione Mapuche per la salvaguardia dei loro territori ancestrali e la loro millenaria cultura.
Nonostante il suo grave stato di salute, il 15 gennaio scorso le autorità cilene hanno deciso e attuato senza informare preventivamente la famiglia il trasferimento di Patricia dall'ospedale di Temuco a quello di Chillán e hanno proibito qualsiasi visita di amici e parenti. Mentre la famiglia denuncia l'intento delle autorità di sottrarre il caso di Patricia all'attenzione dell'opinione pubblica nonché l'accanimento contro Patricia, a cui è stato impedito anche di comunicare telefonicamente con un rappresentante della Commissione Interamericana per i diritti Umani (CIDH), la stessa Patricia invia una lettera aperta a ogni uomo, donna e bambino che voglia costruire una società più giusta e solidale. Nella lettera Patricia ricorda la storica resistenza dei Mapuche a ogni tentativo di occupazione e colonizzazione della loro terra e rivendica il rispetto dei diritti dei Mapuche da parte dello stato cileno. L'APM sostiene le rivendicazioni Mapuche e chiede l'immediata abrogazione della vergognosa legge antiterrorismo e la ratifica incondizionata della Convezione ILO 169 a tutela dei diritti delle popolazioni indigene.
Vedi anche:* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2007/071026it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/071003it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070524it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070221it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/061012it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060529it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060516it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060509it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060116it.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/mapuche07-it.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/mapuche-it.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/lota2003-it.html | www.gfbv.it/3dossier/pinochet.html
* www: www.selvas.org | www.terremadri.it | www.presospoliticosmapuche.org | www.fidh.org/article.php3?id_article=3289 | www.mapuche-nation.org | www.universidadmapuche.org | www.mapuche.info | www.mapuexpress.net | www.nodo50.org/azkintuwe | www.hrw.org/spanish/informes/2004/chile1004/ | www.koyaktumapuche.net
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