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Sent: Thursday, January 10, 2008 10:06
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Subject: PADOA SCHIOPPA: continua lo
smantellamento
Regolamento del
Ministero dell'Economia e delle Finanze: il Padoa Schioppa continua lo
smantellamento!
Nella riunione che si è tenuta il 9 gennaio
2008, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa Schioppa, ha
illustrato, dal suo punto di vista, le ragioni della destrutturazione
dell'intero Ministero, sia nelle sue articolazioni provinciali che in quelle
centrali, compresa la riduzione del personale utilizzato in attività di
supporto (SDAG, informatica, economati, ecc.).
Il quadro di riferimento non
muta e il Regolamento sarà presentato il 18 gennaio 2008 al Consiglio dei
Ministri per la definitiva approvazione, senza alcuna modifica.
Il pensiero
del Ministro è stato molto chiaro: "condividere il progetto, finalizzato anche
alla riduzione del deficit pubblico, e ci saranno aperture e condivisione
delle scelte in fase di decreti attuativi".
Quindi, progetto e riduzione
del deficit saranno pagate dai lavoratori del MEF e dai cittadini che vedranno
sottratti i servizi finora forniti.
In modo sorprendente, molte
organizzazioni sindacali presenti all'incontro, hanno modificato le loro
posizioni e si sono dichiarate disponibili a discutere di chiusura degli
uffici provinciali, in cambio di eventuali ed inutili modifiche del
Regolamento però, concertate.
Hanno, inoltre, completamente taciuto sulla
riduzione del personale di supporto e sul riordino dei dipartimenti centrali.
La RdB/CUB ha espresso, in coerenza con quanto da sempre sostenuto, la
contrarietà al progetto di destrutturazione del Ministero dell'Economia e
Finanze, dichiarando che metterà in campo tutte le iniziative possibili per
contrastare questo progetto superfluo e di facciata, che porterà risparmi
irrisori al bilancio dello Stato e penalizzerà, fortemente, utenza e
dipendenti.
Lo schema di regolamento del MEF, infatti, prevede una
ulteriore riduzione delle dotazioni organiche del personale non dirigente,
pari al 10%.
Una ipotesi di "riforma" che non può essere condivisa e che
non convince sia nel merito che nella ventilata intenzione di migliorare il
funzionamento del MEF.
Mentre, per un verso, si sostiene di voler eliminare
duplicazioni di funzioni, a partire da quelle di supporto, dall’altra, in modo
malcelato, si ripropongono le stesse funzioni sotto diverso nome; si afferma
che si ridurrà il numero dei dirigenti generali ma, ad una attenta analisi del
regolamento proposto dal Ministro Tommaso Padoa Schioppa, risulta che il loro
numero cresce e che la riduzione del personale dirigente è sostanzialmente una
farsa (il fresco bando di concorso per 40 dirigenti di 2^ fascia, destinati al
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato per gli uffici centrali e
periferici, è eclatante!); si dichiara il ridimensionamento delle consulenze
esterne, invece le si incentiva, istituzionalizzandole mediante appalto;
l’unica certezza sarà la riduzione del 10% del personale non dirigente, la
chiusura di sedi e uffici, l'espulsione dei lavoratori dai processi produttivi
e la contrazione dei servizi erogati sul territorio.
Inoltre, naufraga
definitivamente la tanto decantata costruzione del "polo fiscale", prospettata
come panacea per i lavoratori del Dipartimento delle Politiche
Fiscali.
Ancora una volta, quindi, oltre al blocco delle assunzioni, a
pagare in termini di maggior carico di lavoro e di incertezza sul futuro
professionale, sono i lavoratori inquadrati nelle aree funzionali.
E'
chiaro, infine, che il progetto di "riforma" del MEF non coinvolge solo i
colleghi delle sedi provinciali del dicastero ma, nel momento attuativo,
interesserà tutti i lavoratori, senza esclusione alcuna.
Occorre,
quindi, opporsi e dire NO a questa idea di "principio" del Ministro che, se
trovasse reale attuazione, costituirebbe un precedente pericoloso per tutto il
comparto ministeri e per l'intero Pubblico Impiego.
Una "riforma" che deve
essere contrastata ed impedita coinvolgendo tutti i lavoratori del Pubblico
Impiego, in quanto rappresenta il modello di riferimento per la
destrutturazione della Pubblica Amministrazione, per lo smantellamento
generale dei servizi pubblici e per il ritiro progressivo dello Stato dai
territori.
Un primo appuntamento di lotta sarà sotto
Palazzo Chigi per il 18 gennaio 2008, data in cui verrà presentato il
regolamento al Consiglio dei Ministri.
RdB/CUB Direzione
Nazionale di Pubblico Impiego
RdB/CUB Coordinamento Nazionale Ministero
dell'Economia e delle Finanze
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