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Cina, campagna "Pechino 2008": Amnesty protesta per l'annunciato aumento dell'uso dell'iniezione di veleno
- Subject: Cina, campagna "Pechino 2008": Amnesty protesta per l'annunciato aumento dell'uso dell'iniezione di veleno
- From: press at amnesty.it
- Date: Fri, 4 Jan 2008 16:16:40 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS02-2008 CAMPAGNA 'PECHINO 2008: OLIMPIADI E DIRITTI UMANI IN CINA': AMNESTY INTERNATIONAL PROTESTA PER L'ANNUNCIATO AUMENTO DELL'USO DELL'INIEZIONE DI VELENO Amnesty International ha fortemente deplorato l'annunciato aumento dell'uso dell'iniezione di veleno come metodo di esecuzione delle condanne a morte in Cina e ha chiesto al governo di Pechino di accelerare il passo verso l'abolizione della pena capitale. 'Questo annuncio non solo giunge a poche settimane di distanza dall'adozione della risoluzione dell'Onu che chiede una moratoria sulle esecuzioni, va anche contro lo spirito della Carta olimpica, che pone la salvaguardia della dignita' umana al cuore del movimento olimpico. Non c'e' nulla di degno o di umano nel fatto che lo Stato uccida, a prescindere dal metodo usato' - ha affermato Daniela Carboni, direttrice dell'Ufficio Campagne e ricerca della Sezione Italiana di Amnesty International. Il Segretariato Internazionale dell'associazione si e' rivolto direttamente al vicepresidente della Corte suprema del popolo, Jiang Xingchang, sfidandolo a spiegare perche' l'iniezione di veleno dovrebbe essere un metodo di esecuzione piu' umano della fucilazione. Un anno fa la Corte suprema del popolo ha ripristinato il proprio ruolo di revisione di tutte le condanne a morte emesse in Cina. Questa decisione potrebbe significare una riduzione del numero delle esecuzioni. Tuttavia, fa notare Amnesty International, l'assenza di trasparenza in materia di pena capitale rende tuttora difficile valutare se vi siano stati risultati positivi. Una significativa riduzione dell'applicazione della pena di morte, come primo passo verso la sua completa abolizione, e' una delle richieste che Amnesty International sottopone al governo cinese in vista delle Olimpiadi di Pechino 2008. Le altre richieste sono: applicare tutte le forme di detenzione in accordo con le norme e gli standard internazionali sui diritti umani e introdurre misure che tutelino il diritto a un processo equo e prevengano la tortura; garantire piena liberta' d'azione ai difensori dei diritti umani, ponendo fine a minacce, intimidazioni, arresti e condanne nei loro confronti; porre fine alla censura, soprattutto nei confronti degli utenti di Internet. La campagna 'Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina' e' on line all'indirizzo www.amnesty.it/pechino2008 FINE DEL COMUNICATO Roma, 3 gennaio 2008 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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