Rimozione Segreto di Stato sui fatti post unitari



Il Consiglio Regionale della Campania, nella seduta odierna, ha approvato
all'unanimità, su proposta del Consigliere Regionale di Rifondazione
Comunista Gerardo Rosania e con l'appoggio di tutti i gruppi consiliari, un
provvedimento col quale si chiede alla Giunta Regionale, presieduta
dall'on. Antonio Bassolino, di avviare l'iter per rimuovere il Segreto di
Stato dai documenti relativi ai fatti avvenuti in Italia Meridionale fra il
1860 e il 1870. Sono infatti oltre 150.000 i documenti custoditi negli
archivi del Governo e del Parlamento ancora coperti dal Segreto di Stato,
benché siano ormai trascorsi 147 anni (il Segreto di Stato cade solitamente
dopo 50 anni).
L'iniziativa del consigliere Rosania nasce dalla consapevolezza che
conoscere la verità sui fatti storici che hanno accompagnato la nascita
della Nazione, con la loro sequela di sofferenza per i popoli coinvolti,
possa spingere ad una rinnovata presa di coscienza del sentimento
nazionale, pericolosamente messo in discussione da tentazioni secessioniste
più o meno palesate. Furono infatti centinaia di migliaia le vittime fra il
1860 e il 1870, moltissime erano donne, bambini, vecchi, ma anche soldati
del neonato Esercito Italiano, sul cui destino ancora non c'è chiarezza.
Per questo, oltre alla rimozione del Segreto di Stato, si chiede
l'istituzione di una Giornata della Memoria affinché, col riconoscimento
delle gravi ingiustizie patite dalle popolazioni del Sud, si possa
finalmente avviare un vero processo di pacificazione perché, sebbene i
gesti simbolici non servano a cancellare le ingiustizie, servono a riparare
le ferite.
La ritrovata memoria dell'immane sofferenza che questo processo unitario è
costato non può che rendere più indiscutibile e sacro il concetto di "Unità
Nazionale", più forti i legami fra le popolazioni del nord e del sud,
ancora divise da atavici rancori, e restituire alle popolazioni meridionali
la dignità sottrattale prepotentemente.

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