Amnesty patrocina il film "In prison my whole life", giovedì 25 alla Festa del Cinema di Roma



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COMUNICATO STAMPA
CS119-2007

AMNESTY INTERNATIONAL PATROCINA IL FILM 'IN PRISON MY WHOLE LIFE', IN
PROGRAMMA GIOVEDI' 25 ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA: UN CONTRIBUTO
IMPORTANTE AL DIBATTITO SULLA PENA DI MORTE

Giovedi' 25 ottobre, alle ore 20,30, nella sezione Extra della Festa del
Cinema di Roma, verra' presentato il film 'In prison my whole life',
patrocinato da Amnesty International e distribuito in Italia da Fandango.

Il film, prodotto da Livia Giuggioli e Colin Firth e diretto da Mark
Evans, racconta la vicenda di Mumia Abu Jamal, giornalista e attivista
afroamericano della Pennsylvania (Usa), nel braccio della morte da 25 anni
perche' giudicato colpevole dell'omicidio di un agente di polizia.

Quello di Mumia Abu Jamal e' uno dei casi giudiziari piu' attuali e
controversi in tema di pena capitale. Malgrado continui a proclamarsi
innocente, una procedura d'inchiesta molto carente e inficiata da
pregiudizi razziali ha portato, nel luglio 1982, alla sua condanna a
morte.

Nel 2000, Amnesty International ha pubblicato un dettagliato rapporto sul
caso e ha chiesto alle autorita' della Pennsylvania l'annullamento della
condanna e la celebrazione di un nuovo processo. Piu' volte, nel corso di
questo quarto di secolo, Mumia Abu Jamal si e' trovato a un passo
dall'esecuzione, evitata solo grazie alla forte mobilitazione mondiale e
all'accoglimento di ricorsi dell'ultima ora.

I ricercatori sulla pena di morte del Segretariato Internazionale di
Amnesty International hanno collaborato alla stesura della sceneggiatura
di 'In prison my whole life'. L'organizzazione per i diritti umani ha
consentito l'uso del proprio logo nella presentazione del film a
testimonianza del suo supporto e patrocinio a un'opera di grande qualita'
e valore documentale.

La sua visione e diffusione potranno contribuire a sensibilizzare
ulteriormente il pubblico italiano sulla pena di morte in un anno, il
2007, che puo' essere quello decisivo per conseguire, a livello
internazionale, un importante obiettivo: una risoluzione dell'Assemblea
generale dell'Onu che istituisca una moratoria sulle esecuzioni. Dopo due
tentativi falliti, nel 1994 e nel 1999, quest'anno il consenso intorno
alla proposta avanzata dall'Unione europea, che ha visto l'Italia grande
protagonista e Amnesty International promotrice attiva, sembra solido.

Quando Mumia Abu Jamal e' stato condannato a morte, gli Stati che avevano
abolito la pena di morte erano poche decine. Oggi, non vi ricorrono piu'
130 paesi e il 91% delle esecuzioni si registra solo in sei Stati, tra cui
gli Usa. Quello di un mondo senza esecuzioni e' dunque un obiettivo
possibile e la risoluzione dell'Onu potrebbe essere un passo avanti
importante in questa direzione.

Sempre giovedi' 25 ottobre, dopo la proiezione del film, si svolgera'
l'evento 'Live for Mumia'. Una serata di musica e immagini a sostegno
della campagna di Amnesty International per l'abolizione della pena di
morte, organizzata da Fandango e My Space, in collaborazione con Tiscali e
Nastro Azzurro. L'appuntamento e' alle 23 all'UF007, viale De Coubertin
10.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 22 ottobre 2007

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it


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