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Amnesty patrocina il film "In prison my whole life", giovedì 25 alla Festa del Cinema di Roma
- Subject: Amnesty patrocina il film "In prison my whole life", giovedì 25 alla Festa del Cinema di Roma
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 22 Oct 2007 19:23:59 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS119-2007 AMNESTY INTERNATIONAL PATROCINA IL FILM 'IN PRISON MY WHOLE LIFE', IN PROGRAMMA GIOVEDI' 25 ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA: UN CONTRIBUTO IMPORTANTE AL DIBATTITO SULLA PENA DI MORTE Giovedi' 25 ottobre, alle ore 20,30, nella sezione Extra della Festa del Cinema di Roma, verra' presentato il film 'In prison my whole life', patrocinato da Amnesty International e distribuito in Italia da Fandango. Il film, prodotto da Livia Giuggioli e Colin Firth e diretto da Mark Evans, racconta la vicenda di Mumia Abu Jamal, giornalista e attivista afroamericano della Pennsylvania (Usa), nel braccio della morte da 25 anni perche' giudicato colpevole dell'omicidio di un agente di polizia. Quello di Mumia Abu Jamal e' uno dei casi giudiziari piu' attuali e controversi in tema di pena capitale. Malgrado continui a proclamarsi innocente, una procedura d'inchiesta molto carente e inficiata da pregiudizi razziali ha portato, nel luglio 1982, alla sua condanna a morte. Nel 2000, Amnesty International ha pubblicato un dettagliato rapporto sul caso e ha chiesto alle autorita' della Pennsylvania l'annullamento della condanna e la celebrazione di un nuovo processo. Piu' volte, nel corso di questo quarto di secolo, Mumia Abu Jamal si e' trovato a un passo dall'esecuzione, evitata solo grazie alla forte mobilitazione mondiale e all'accoglimento di ricorsi dell'ultima ora. I ricercatori sulla pena di morte del Segretariato Internazionale di Amnesty International hanno collaborato alla stesura della sceneggiatura di 'In prison my whole life'. L'organizzazione per i diritti umani ha consentito l'uso del proprio logo nella presentazione del film a testimonianza del suo supporto e patrocinio a un'opera di grande qualita' e valore documentale. La sua visione e diffusione potranno contribuire a sensibilizzare ulteriormente il pubblico italiano sulla pena di morte in un anno, il 2007, che puo' essere quello decisivo per conseguire, a livello internazionale, un importante obiettivo: una risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu che istituisca una moratoria sulle esecuzioni. Dopo due tentativi falliti, nel 1994 e nel 1999, quest'anno il consenso intorno alla proposta avanzata dall'Unione europea, che ha visto l'Italia grande protagonista e Amnesty International promotrice attiva, sembra solido. Quando Mumia Abu Jamal e' stato condannato a morte, gli Stati che avevano abolito la pena di morte erano poche decine. Oggi, non vi ricorrono piu' 130 paesi e il 91% delle esecuzioni si registra solo in sei Stati, tra cui gli Usa. Quello di un mondo senza esecuzioni e' dunque un obiettivo possibile e la risoluzione dell'Onu potrebbe essere un passo avanti importante in questa direzione. Sempre giovedi' 25 ottobre, dopo la proiezione del film, si svolgera' l'evento 'Live for Mumia'. Una serata di musica e immagini a sostegno della campagna di Amnesty International per l'abolizione della pena di morte, organizzata da Fandango e My Space, in collaborazione con Tiscali e Nastro Azzurro. L'appuntamento e' alle 23 all'UF007, viale De Coubertin 10. FINE DEL COMUNICATO Roma, 22 ottobre 2007 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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