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Cina, Amnesty: "cambiare le leggi sulla detenzione ammnistrativa"
- Subject: Cina, Amnesty: "cambiare le leggi sulla detenzione ammnistrativa"
- From: press at amnesty.it
- Date: Sun, 21 Oct 2007 21:04:37 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS117-2007 CINA, AMNESTY INTERNATIONAL: 'FONDAMENTALE CAMBIARE LE LEGGI SULLA DETENZIONE AMMINISTRATIVA, SE PECHINO VUOLE ONORARE GLI IMPEGNI ASSUNTI IN VISTA DELLE OLIMPIADI' Amnesty International ha reso nota oggi (giovedi' 18 ottobre) una lettera aperta al Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo, chiedendo la fine della 'rieducazione attraverso il lavoro', una forma di detenzione imposta senza accusa, processo o revisione giudiziaria per un periodo che puo' arrivare anche a quattro anni. Secondo fonti di stampa ufficiali, entro la fine del mese il Comitato permanente dovra' esaminare una nuova normativa, la 'Legge per correggere i comportamenti illegali', che dovra' prendere il posto del sistema della 'rieducazione attraverso il lavoro'. Negli ultimi mesi, la polizia di Pechino ha preso a pretesto la preparazione dei Giochi olimpici per 'ripulire la citta'', estendendo l'uso di varie forme abusive di detenzione amministrativa, come la 'riabilitazione forzata dalla droga' e la stessa 'rieducazione attraverso il lavoro'. Questa politica, secondo Amnesty International, mette in forte dubbio la serieta' dell'impegno a migliorare la situazione dei diritti umani, assunto dalla Cina all'epoca dell'assegnazione delle Olimpiadi. Amnesty International ritiene che siano centinaia di migliaia le persone detenute nelle strutture per la 'rieducazione attraverso il lavoro'. Secondo la legge, questa pena e' inflitta a coloro che la polizia giudica non abbiano commesso reati sufficientemente gravi per essere puniti ai sensi del codice penale: autori di reati minori, seguaci di movimenti religiosi messi al bando e persone che hanno espresso critiche nei confronti del governo. Il tema della riforma della 'rieducazione attraverso il lavoro' e' nell'agenda legislativa cinese da oltre due anni. Amnesty International chiede al Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo di garantire che qualsiasi normativa sostituisca quella oggi in vigore sia perfettamente in linea con gli standard internazionali sui diritti umani, compreso il diritto a un giusto processo e la liberta' dagli arresti arbitrari. 'A meno di 300 giorni dall'inizio delle Olimpiadi, se le autorita' cinesi vogliono davvero onorare l'impegno a migliorare la situazione dei diritti umani, ecco un'occasione d'oro: porre fine a queste pratiche detentive abusive' - ha dichiarato Catherine Baber, direttrice del Programma Asia - Pacifico di Amnesty International. FINE DEL COMUNICATO Roma, 18 ottobre 2007 Il testo della lettera aperta al Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo e' disponibile, in lingua inglese, all'indirizzo http://web.amnesty.org/library/ENGASA170202007 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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