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ASSASSINI!
- Subject: ASSASSINI!
- From: "Comm. Antirazzista della FAI" <fai-antiracism at libero.it>
- Date: Fri, 19 Oct 2007 10:41:26 +0200
ASSASSINI! In sole 48 ore due immigrati si sono suicidati all'interno del Centro di permanenza temporanea di Modena. Due ragazzi di 23 e 25 anni si sono impiccati per porre fine alla loro esistenza segnata dalla brutalità del dominio che costringe gli immigrati a vivere in una precarietà permanente fatta di carcerazione, clandestinità, mancanza di ogni diritto fondamentale. A dir poco agghiaccianti risultano le prime dichiarazioni di Daniele Giovanardi, presidente della Misericordia che gestisce il CPT modenese, secondo cui gli immigrati trovano ogni pretesto pur di inscenare proteste e mettere in cattiva luce la struttura nella quale sono reclusi. Come se ciò non bastasse, le incredibili posizioni espresse dal Centrodestra modenese a poche ore dalla tragedia si distinguono per infamia e insensibilità perché non fanno altro che puntare il dito contro gli immigrati invocando più polizia e più repressione all'interno del CPT. I suicidi di Modena rappresentano forse, per gravità e vergogna, l'evento più triste e pesante nella storia delle leggi razziste italiane (Turco-Napolitano e Bossi-Fini) dopo il massacro del CPT "Serraino Vulpitta" di Trapani in cui persero la vita sei immigrati che tentavano di scappare dal lager siciliano. Oggi come allora, il paese è governato da una coalizione di Centrosinistra, e i morti di Modena sono - ancora una volta - morti che gravano sull'operato e le scelte politiche del Centrosinistra. I Centri di permanenza temporanea si confermano luoghi abietti di internamento in cui la stessa fiducia nella vita e nel futuro viene spazzata via dalla minaccia dell'espulsione e dall'infame marchio della clandestinità che pesa come un macigno nel cuore di chi ha investito mezzi e risorse per emigrare e vivere una vita migliore. Con i morti di Modena muore un altro pezzo dell'umana dignità, quotidianamente vilipesa dal potere dei governi, degli stati e delle frontiere. Ancora una volta si muore di immigrazione, e questa tragedia si aggiunge allo stillicidio di lutti che scandiscono da anni la normalità del razzismo di Stato che si esprime nelle frontiere, negli spazi di eccezione, nei campi di internamento, nelle espulsioni, nelle deportazioni di massa, nello sfruttamento dei lavoratori immigrati, nella criminalizzazione degli stranieri. La responsabilità politica dei suicidi di Modena, così come di ogni tragedia legata all'impossibilità di vivere degnamente la vita a causa di leggi e normative discriminanti, va ascritta al governo italiano e a tutto l'apparato politico e gestionale che ha inventato, mantenuto e foraggiato il sistema repressivo nei confronti degli immigrati. Per fare fronte a questo degrado è assolutamente necessario rilanciare una mobilitazione permanente e autorganizzata per l'immediato abbattimento della legge Bossi-Fini, del suo impianto originario riconducibile alla legge Turco-Napolitano, e di tutto l'apparato normativo che costringe alla clandestinità migliaia e migliaia di donne e uomini. È di vitale importanza riprendere una campagna politica, intransigente e a viso aperto, per la chiusura definitiva dei Centri di permanenza temporanea e per l'affermazione dei diritti fondamentali di ogni donna e ogni uomo a partire dalla libertà di movimento. Ribadiamo che ogni risultato concreto nelle lotte per l'emancipazione e la giustizia sociale passa attraverso la capacità degli oppressi e degli sfruttati di agire direttamente per il miglioramento delle proprie condizioni e per la conquista degli obiettivi prefissati: l'autogestione delle lotte e l'autonomia da qualunque burocrazia partitica, autoritaria e governativa sono condizioni imprescindibili se davvero si vuole cambiare l'attuale condizione degli immigrati in Italia e in Europa. Nell'esprimere il nostro profondo cordoglio per i morti di Modena, ribadiamo il nostro impegno nelle lotte per l'uguaglianza e la libertà di tutte e tutti, per l'autorganizzazione degli immigrati, per l'indipendenza del movimento antirazzista, contro la cultura della morte di cui sono fautori gli stati e il capitalismo. Commissione antirazzista della Federazione Anarchica Italiana - FAI fai-antiracism at libero.it www.federazioneanarchica.org/antirazzista 18/10/2007
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