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La favola della Finanziaria equa e solidale - L'editoriale di Radio Città Aperta
- Subject: La favola della Finanziaria equa e solidale - L'editoriale di Radio Città Aperta
- From: Direttore Radio Città Aperta <direttore at radiocittaperta.it>
- Date: Mon, 8 Oct 2007 10:41:55 +0200
Ma siamo proprio sicuri che sarà una Legge Finanziaria equa e redistributiva? Editoriale di Radio Città Aperta di martedì 2 ottobre 2007 E’ davvero anomalo il concetto di redistribuzione delle risorse contenuto nella Legge Finanziaria di quest’anno. E’ stato ormai assodato che le rendite speculative e i capitali di borsa non subiranno nessun aumento, neanche minimo, della tassazione fino a quella quota del 20% applicata nel resto d’Europa da governi anche più confindustriali del nostro. E' anche certo che per i salari non è prevista alcuna riduzione delle imposte. Da una prima lettura il dato più rilevante che salta agli occhi è ben diverso da quello rassicurante propagandato a piene mani dal governo e dai suoi sostenitori. Infatti, mentre gli ospedali, le scuole o i precari nei servizi pubblici si sentono ripetere continuamente che non ci sono i soldi, il Sole 24 Ore ci informa che nella Finanziaria appena scritta sono stati previsti ingenti stanziamenti per completare il programma del caccia Eurofighter (ulteriori 4,4 miliardi di euro); che ci sono i soldi per altre due fregate militari Fremm (1 miliardo e 50 milioni di euro); che c’è un altro miliardo di euro per equipaggiare le forze armate terrestri e il progetto “il soldato del futuro”. Non solo: sono confermati i fondi per l’acquisizione di 14 velivoli dell’Aermacchi per l’Aereonautica militare; risultano confermati più di tre miliardi di euro già previsti dalla Finanziaria dello scorso anno per l’ammodernamento e l'espansione dell’industria bellica. Inoltre verranno attinti ulteriori finanziamenti destinati ai programmi civili e ad alta tecnologia del Ministero per lo Sviluppo Economico. Da un altro quotidiano padronale (il Corriere della Sera) apprendiamo che il tratto caratterizzante di questa Legge Finanziaria, è stato gestito con un basso profilo (quasi di nascosto) dal governo e cioè il fatto che la riduzione delle imposte per le imprese sarà assai consistente, quasi il 20%. Era esattamente quanto chiedeva Montezemolo e quanto Padoa Schioppa aveva annunciato al convegno di Cernobbio sei mesi fa e che tutti si erano affrettati a smentire e criticare. Quanto è stato stanziato per far diminuire le imposte sui salari dei lavoratori? Niente. Quanto rimarrà della annunciata riduzione dell’ICI sulla prima casa dopo l’acconciamento che dovranno raggiungere i Comuni e il governo? A occhio molto meno di quanto annunciato. E il cuneo fiscale? Ve li ricordate gli effetti del cuneo fiscale sui salari dei lavoratori? Che effetti ha avuto concretamente? Non possiamo dirvelo per quel pizzico di pudore che viene a chi deve mettere per scritto l’aneddoto popolare sul cetriolo e l’ortolano, con il cuneo nel ruolo del cetriolo e i lavoratori nel ruolo dell’ortolano.
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