L'Italia abolisce la pena di morte anche nella Costituzione: soddisfazione di Amnesty International



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COMUNICATO STAMPA             CS101-2007

L'ITALIA ABOLISCE LA PENA DI MORTE ANCHE NELLA COSTITUZIONE: SODDISFAZIONE
DI AMNESTY INTERNATIONAL

La Sezione Italiana di Amnesty International ha espresso grande
soddisfazione per il voto con cui ieri, martedi' 25 settembre, il
Parlamento ha finalmente eliminato dalla Costituzione la possibilita' di
reintrodurre la pena di morte in Italia.

Si tratta di un traguardo molto importante per Amnesty International e le
altre associazioni impegnate contro la pena capitale: la modifica
dell'articolo 27 della Costituzione infatti, completa anche formalmente il
cammino abolizionista del nostro paese, escludendo una reintroduzione
della pena di morte mediante una legge ordinaria. Questa possibilita'
infatti era ancora ammessa dalla Costituzione, anche se limitatamente alle
leggi militari di guerra.

'Per ottenere la modifica della Costituzione, la Sezione Italiana di
Amnesty International ha fatto pressioni sul Parlamento per anni, seguendo
i progetti di legge presentati e mai approvati nel corso delle passate
Legislature. Ora, finalmente, possiamo apprezzare il risultato di tanto
impegno e chiedere ulteriori passi in avanti nella tutela dei diritti
umani' - ha affermato Paolo Pobbiati, presidente di Amnesty Italia.

L'Italia - per essere coerente con l'impegno internazionale a sostegno
della moratoria - deve infatti ratificare il  Nggi militari di guerra).a'
di una reintroduzione della pena di morte mediante una legge ordinaria
(anche se limitatamente alle  Protocollo 13 alla Convenzione europea sui
diritti umani e le liberta' fondamentali, che prevede il bando della pena
capitale in qualsiasi circostanza.

Ulteriori informazioni

La pena di morte in Italia era stata abolita nel 1948, dall'articolo 27
della Costituzione, per i reati comuni e per i reati militari commessi in
tempo di pace. La legge 589 del 1994 ne aveva disposto l'abolizione anche
dal codice militare di guerra e dalle leggi militari di guerra.

La legge approvata ieri in via definitiva dal Senato - con 231 voti a
favore, 1 contrario e 4 astenuti - comporta una modifica costituzionale,
ed e' stata quindi esaminata e votata per due volte in ogni ramo del
Parlamento. Il testo era basato su progetti di legge presentati da diversi
parlamentari nel 2006.

L'articolo 27 della Costituzione stabilisce ora che 'non e' ammessa la
pena di morte', dal momento che e' stata cancellata la frase successiva:
'se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra'.

Il Protocollo 13 alla Convenzione europea sui diritti umani e le liberta'
fondamentali prevede il bando della pena capitale in qualsiasi
circostanza, compresi i crimini commessi in tempo di guerra o di minacce
imminenti di guerra. Il Consiglio d'Europa lo ha adottato nel febbraio
2002, escludendo la possibilita' di deroghe o riserve, e l'Italia lo ha
firmato il 3 maggio dello stesso anno. Il Protocollo 13 e' in vigore dal 1
luglio 2003 e, ad oggi, e' stato ratificato da 39 Stati.

FINE DEL COMUNICATO                                     Roma, 26 settembre
2007

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348 6976920


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