appello solidarietà Caruso , contro linciaggio, legge 30 e pacchetto treu



Dinanzi al linciaggio politico estivo, trasversale di tutto
l'arco politico-istituzionale, crediamo sia necessario
improntare un minimo di sostegno e di solidarietà nei
confronti di Francesco Caruso.
Il testo dell'appello lo trovi qui:
http://www.donvitaliano.it

Sul sito - dopo il testo dell'appello e le ultime adesioni -
trovi il modulo da compilare on-line.
Potete lasciare un piccolo testo di adesione o anche
soltanto la firma.
Sono ben accette le firme individuali (in tal caso
specificate il nome, cognome, la struttura politica o
sociale di appartenenza e la città), ma anche e
soprattutto le firme collettive di realtà di movimento,
collettivi, centri sociali, ecc....
Le adesioni vanno inviate entro il 10 settembre.
per info: donvitaliano at tin.it
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…per quanto voi vi crediate assolti, siete tutti coinvolti

La campagna di linciaggio politico che in queste calde
giornate di agosto si è scatenata nei confronti di
Francesco Caruso denota, non solo l’ipocrisia trasversale
del mondo politico e istituzionale, pronto a criminalizzare
qualsiasi voce dissonante, ma anche e soprattutto
l’isteria collettiva che accomuna la “casta” degli
intoccabili del potere quando si toccano alcuni nervi
scoperti del sistema neoliberista, come il dramma sociale
della precarietà.
Dinanzi all’immobilismo del governo di centro-sinistra,
bisogna avere il coraggio di alzare la voce e denunciare i
disastri sociali e umani che i processi di precarizzazione
continuano a determinare, ogni giorno, nei luoghi di lavoro
e nell’esistenza stessa di milioni di esseri umani,
soprattutto giovani.
È inutile girare attorno al problema mostrandosi
ipocritamente scandalizzati per non centrarlo: al di là di
una parola in più pronunciata o usata male, resta
inequivocabile un dato politico con il quale tutti sono
chiamati a confrontarsi: il pacchetto Treu e la legge 30,
portano in carico un’importante fetta di responsabilità
nei confronti delle troppe tragedie che assediano il mondo
del lavoro, specie in un Paese in cui i contesti lavorativi
hanno subito un generale arretramento dal punto di vista dei
diritti. E questo perchè la prima e più importante
difesa della sicurezza sul lavoro, sta nella capacità di
controllo e nella forza contrattuale dei lavoratori stessi,
nella possibilità di sottrarsi alle condizioni più
brutali e spregiudicate. La responsabilità di questi
processi non è invisibile: ricade su un’intera classe
politica e sui poteri forti che la sorreggono.
La polemica di questi giorni rimette al centro
dell’attenzione quel conflitto sociale che dobbiamo
rilanciare con forza in autunno, contro gli accordi tra
governo e sindacati confederali, circa la precarietà e le
pensioni; accordi che nel migliore dei casi si attestano
all’esistente, mettendo comunque a nudo l’ipocrisia di
un centro-sinistra che nei fatti contraddice persino i
propri flebili impegni elettorali e di programma.
Esprimiamo la nostra piena e convinta solidarietà a
Francesco Caruso e al suo tenace tentativo di resistere ai
processi di sussunzione e omologazione tipici dei luoghi
tradizionali della rappresentanza: una voce di eresia e di
disobbedienza all’interno del palazzo, che cerca di dare
voce ai senza-voce, agli invisibili, provocherà sempre
scompiglio nei santuari della politica dei politicanti e
roboanti condanne da parte della “casta” degli
intoccabili, ma anche solidarietà e sostegno dal corpo
vivo della società, da chi sulla propria pelle, nelle
proprie carni, sui propri corpi, nella propria stessa vita,
fa ogni giorno i conti con i disastri sociali creati dal
neoliberismo e dai suoi accoliti di destra e di sinistra.

Action (Roma), Centro sociale autogestito Depistaggio
(Benevento), Laboratorio sociale Millepiani (Caserta),
Spazio Sociale Filo Rosso (Cosenza), Centro sociale
GrottaKapovolta (Avellino), Centro sociale autogestito Auro
(Catania), Centro sociale autogestito Asilo Politico
(Salerno), Centro Sociale Cartella (Reggio Calabria), Centro
sociale autogestito Spartaco (Santa Maria C.V. - Caserta),
Radio ciroma (Cosenza), c. s. ex macello occupato (Acerra),
laboratorio sociale Buridda (Genova), centro sociale La
Talpa e L’orologio (Imperia), Spazio pubblico autogestito
SQUOLA (Pergola - Pesaro), Aula liberata Zenith (Cosenza),
Casa occupata Luzzi (Firenze), Movimento lotta per la casa
(Firenze), Federazione Rdb/Cub di Napoli, Movimento precari
autorganizzati Rdb, Unione Disoccupati Napoletani, Movimento
di lotta per il lavoro Banchi Nuovi (Napoli), Sindacato
Lavoratori in Lotta (Napoli), SLAI COBAS Ambiente di Acerra,
Movimento disoccupati autorganizzati B. Buozzi (Acerra),
Movimento disoccupati autorganizzati storico (Acerra),
Associazione Senza Frontiere (Napoli), comitato civico
S.Giovanni a Teduccio (Napoli), comitato contro la
privatizzazione dell’acqua (Benevento), Rdb Ambiente
(Benevento), ass. Kasbah (Cosenza), Rete conto il caro vita
(Salerno), Movimento di Lotta per il Lavoro ed il
Reinserimento Sociale (Salerno), Movimento Disoccupati Cava
dei Tirreni, R.S.A. Cobas Comune Salerno, Centro di
Documentazione Le Radici e le Ali (Aversa), Associazione
"Sacco e Vanzetti" – Pomarico (Matera), INSU TV (Napoli),
rivista "Il Ponte" (Molise), associazione ‘O Ruofolo
Sant’Angelo a Scala (Av), Rete per l’autorganizzazione
popolare (Campobasso), Coordinamento 16 Settembre (Catania),
Movimento Antinucleare "NoScorie Trisaia" (Basilicata),
Lavoratori a Tempo determinato RdB/CUB delle Agenzie Fiscali
(Roma), Lavoratori Co.Co.Co. Asl (L’Aquila), coordinamento
lavoratori precari Uffici Giudiziari (Roma), Comitato
Lavoratori Call Center Inps Inail

don Vitaliano Della Sala, don Andrea Gallo, Franco Piperno,
Oreste Scalzone, Nunzio D’Erme, Pierpaolo Leonardi,
Luciano Scateni, Andrea Cinquegrani, Rita Pennarola, Tom
Behan, Luciano Ferrara,