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Venaus: l'eresia e la rivolta
- Subject: Venaus: l'eresia e la rivolta
- From: Federazione Anarchica Torinese <fat at inrete.it>
- Date: Wed, 29 Aug 2007 12:11:27 +0200
Venaus: l'eresia e la rivolta 31 agosto - 1 e 2 settembre al Presidio No Tav di Venaus - Val Susa Nel settecentenario del rogo di Dolcino, nei luoghi della resistenza No Tav, tre giorni di iniziative per parlare di streghe e banditi, eretici e contadini insorti e del filo che annoda le lotte di ieri a quelle di oggi. Tre giorni di incontri, conferenze, assemblee, proiezioni, mostre, banchetti, musica, danze, libagioni... Programma Venerdì 31 agosto ore 21 "Stregoneria in Valle di Susa e dintorni", con Massimo Centini. Sabato 1 settembre, ore 15,30 "La guerra dei contadini in Germania e Thomas Muntzer (1525)" con Roberto Prato, storico, insegnante, Biella "L'eresia di Dolcino, tra messianesimo egualitario e resistenza montanara" con Gustavo Buratti (fondatore del Centro Studi Dolciniani) L'eresia delle donne ribelli Con Michela Zucca (antropologa specializzata in storia della stregoneria) Sabato sera, dopo la cena, musica dal vivo, balli popolari. Domenica 2 settembre ore 10,30 "Davide Lazzaretti (1878), il profeta del Monte Amiata" con Gianni Repetto. Dalle 15,30 Assemblea su Attualità delle lotte ereticali e prospettive delle lotte contro le nocività oggi. Alle 21,30 proiezione del film-documentario: Dolcino, ribelle in Cristo. Il filo rosso delle ribellioni popolari attraversa le epoche e i confini e si intreccia nella memoria facendosi cosa viva nelle lotte di oggi. Il mondo in cui viviamo è costruito sullo sterminio di ogni dissenso e possibilità di vita autonoma. Ripercorrere i tentativi che nei secoli hanno rappresentato forme di resistenza e di alternativa al dominio dell'economia sull'umano, significa non soltanto riallacciare i fili della memoria della nostra storia ma anche ritrovare la radicalità delle questioni da loro poste. Questioni la cui attualità è immediatamente percepibile negli interrogativi che oggi attraversano i movimenti di resistenza ad un'idea di "progresso" che coincide con la ricerca sfrenata del profitto. Profitto per i soliti pochi, profitto ad ogni costo. Devastazione e saccheggio dei territori ma anche della vita e della libertà di noi tutti. A 700 anni dal rogo degli eretici dolciniani, sconfitti dopo lunga resistenza, ci troveremo al presidio di Venaus, luogo simbolo di una resistenza che continua, per parlare di streghe, eretici, contadini insorti e del filo che annoda le lotte di ieri a quelle che oggi. Ne sono protagonisti i tanti che non credono che questo mondo di guerre feroci, torture, disuguaglianze, razzismo, saccheggio e devastazione dei territori sia il migliore dei mondi possibili. Nel 1307 si concludeva sulle montagne biellesi l'ultima battaglia di Dolcino e degli "Apostolici" contro la crociata feudale. Questa battaglia resta nella storia come segno e memoria di un lungo conflitto. La lotta dei ribelli contadini ed eretici riemerge nei movimenti giacobini del 1796-99, nelle lotte democratiche del 1848, accompagna la formazione di gruppi operai di indirizzo anarchico e socialista a fine '800, nei nomi e nei luoghi dolciniani nella Resistenza e nelle lotte operaie degli anni '60. Nel lungo cammino delle rivolte popolari l'epica lotta antifeudale ed egualitaria degli insorti dolciniani si dipana sul filo della memoria e del tempo. Nel 2007 nei nostri territori si lotta contro il TAV, contro i tir, contro le emissioni dannose e contro tutte le nocività. Una lotta che dura da tanti anni, una lotta popolare senza un capo e contro il concetto di capo, fatta per sé e per tutti, per la riappropriazione della terra, della socialità, del futuro contro i potenti. Un percorso di eguaglianza e libertà costruito giorno dopo giorno nelle assemblee popolari, nei comitati e dietro le barricate. È una memoria che si intreccia con quella dei "touchini" del canavese e giunge sino ai giorni nostri lungo vallate dove la rivolta contro i potenti affonda le radici in un lungo percorso di eguaglianza e libertà e la memoria dell'eresia si fa eresia della memoria. Possibilità di campeggiare liberamente. Ci sarà una cucina comune: chi viene, se ne ha la possibilità, porti piatto, posate e bicchiere. L'iniziativa si terrà anche in caso di maltempo. (sono disponibili sale al chiuso) Per il programma dettagliato, informazioni, approfondimenti ecc. consultare, da agosto, il sito internet eresiaerivolta.noblogs.org Tel. 3386594361
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