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Newsletter N° 6 - Giugno 2007 - a cura di Serena Fuart
- Subject: Newsletter N° 6 - Giugno 2007 - a cura di Serena Fuart
- From: "Libreria delle donne di Milano" <info at libreriadelledonne.it>
- Date: Wed, 27 Jun 2007 19:02:52 +0200
Newsletter N° 6 - Giugno 2007 - a cura di Serena Fuart. http://www.libreriadelledonne.it/ CONTRIBUTI C'è una vescova a Roma. Sì, a Roma, nel centro del cattolicesimo, c'è una vescova, si chiama Teodora - scrive Luisa Muraro “La notizia è nuova ma il fatto è antico, perché la vescova Teodora si trova in quell'edificio fin dalle origini, più di mille anni fa, in un mosaico che la mostra in compagnia di Maria, madre di Dio, di santa Prassede e altre” ... “Ho voluto far conoscere la notizia su Internet perché l'anticlericalismo (che ha le sue ragioni, ma non esageriamo) a volte ci acceca e c'impedisce di vedere che la Chiesa cattolica ha una storia lunga e ricca”. http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/contrib080607_teodora.htm Invitiamo a gustare tutte le vignette di Pat Carra pubblicate sul Manifesto a partire dal 19 gennaio 2007, per riflettere su quello che capita con un sorriso: http://www.libreriadelledonne.it/news/albumPat/index.html “Ci si può commuovere ad un convegno sull'economia?” Si chiede Katia Ricci “Sì, è successo a molte e molti di quelli che ascoltavano Babacar Mbow…”...“La commozione nasceva dall'ascoltare parole autentiche, vere, aderenti alla realtà, quelle di Babacar Mbow che ha presentato l'esperienza del villaggio di N'dem” (da 35 anni sofferente di una siccità devastante che Mbow e la moglie hanno contribuito a rivitalizzare insieme agli abitanti locali) ... “un villaggio che chiede di non stare nella competizione del mercato globalizzato… …Ci sono paesi dell'Africa e di altre parti del mondo che vogliono essere "dignitosamente poveri", vogliono un'economia di sussistenza”. http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/contrib300507_ricci.htm “Cani antidroga sguinzagliati davanti alle scuole, umilianti controlli di zainetti e di corpi di studenti e studentesse: questa la proposta della ministra Turco, a seguito della morte di un ragazzo in una scuola di Paderno Dugnano. Senza neppure aspettare i risultati dell'autopsia, senza nessuna cautela, un certo tipo di giornalismo sensazionalista ha trovato fin dal primo momento la risposta: si era fatto uno spinello” scrive Vita Cosentino in Non siamo l'america e non vogliamo diventarlo “Invece proprio in quella scuola di Paderno si è pensata una risposta diversa: con coraggio l'intero istituto ha scelto di fare una riflessione pubblica e aperta. Sabato 26 maggio a ragionare assieme c'erano studenti e studentesse, insegnanti, personale ATA, esponenti del comune e alcuni, donne e uomini, che in vario modo di problemi della scuola e del disagio si occupano. Anch'io ho scelto di rispondere alla loro chiamata…” http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/contrib290507.htm VICENZA “Le nostre storie sono diverse, così come le nostre età…” scrive il Gruppo Donne del Presidio No Dalmolin “…all'interno delle differenze, durante il nostro percorso abbiamo scoperto una specificità: la nostra determinazione a resistere si alimenta di una forza che alcune di noi conoscono bene, che appartiene al genere femminile e si consoliderà perché è caratterizzata da un desiderio tenace di perseverare e di espandersi”... http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/contrib220607_manifesto_donne _dalmolin.htm STANZA PARADISO Da “Leggendaria” n. 62/2007, Speciale/Virginia Woolf: dialogo tra Nadia Fusini e Liliana Rampello, autrici di due libri che, in modi diversi, fanno i conti con la difficoltà di raccontare Virginia Woolf, non semplici biografie ma testi che si misurano con la scrittura della vita come avventura dell'anima. Invitiamo a leggere la trascrizione dello scambio di Nadia Fusini e Liliana Rampello che, a Mantova, nel corso del Festivaletteratura 2006, hanno dialogato tra di loro mettendo a confronto i loro percorsi. http://www.libreriadelledonne.it/Stanze/Paradiso/Nespole/Leggendaria62.htm POSTA IN GIOCO “Nel cinema narrativo classico lei è infatti chiamata a sollecitare l'immaginario ma anche a calmare il maschio spettatore che va rassicurato perchè non tema la castrazione, e rimanga povero ma intatto, sicuro della sua identità - scrive Donatella Massara in I film di donne aiutano a guardare -. Tentativo delle registe è stato spostare questo fine equilibrio misurato sul maschile e il suo senso di realtà e di realizzazione costruito dall'industria dell'immaginario.” ... “Le immagini non sono un neutro pezzettino di realtà.” http://www.libreriadelledonne.it/PostaInGioco/2007/massara_film.htm
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