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Amnesty precisa la propria posizione sull'aborto e replica al cardinale Martino
- Subject: Amnesty precisa la propria posizione sull'aborto e replica al cardinale Martino
- From: press at amnesty.it
- Date: Wed, 13 Jun 2007 16:55:23 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS68-2007 AMNESTY INTERNATIONAL PRECISA LA PROPRIA POSIZIONE SULL'ABORTO E REPLICA AL CARDINALE MARTINO: MAI RICEVUTI FINANZIAMENTI DA VATICANO O DA ORGANIZZAZIONI CHE DIPENDONO DALLA CHIESA CATTOLICA La Sezione Italiana di Amnesty International, in relazione alle dichiarazioni del cardinale Renato Martino (rif: comunicato stampa del 13 giugno del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace), secondo cui a seguito della 'presa di posizione arbortista di Amnesty International (Š) conseguenza inevitabile di tale decisione sara' la sospensione di ogni finanziamento a Amnesty da parte delle organizzazioni ed anche dei singoli cattolici', precisa di non aver mai ricevuto finanziamenti dal Vaticano o da organizzazioni che dipendono dalla Chiesa Cattolica. Lo Statuto internazionale dell'organizzazione per i diritti umani recita, all'art. 1: 'Amnesty International e' indipendente da governi, partiti politici, chiese, confessioni religiose, organizzazioni, enti e gruppi di qualsiasi genere e svolge la propria attivita' prescindendo da ogni tendenza a loro propria'. Rispetto alle altre affermazioni del cardinale Martino, Amnesty International precisa che nell'aprile 2007 ha adottato una propria policy su alcuni specifici aspetti riguardanti l'aborto. Questa policy ha avuto origine nel contesto della campagna 'Mai piu' violenza sulle donne', che ha messo in luce la drammatica realta' di donne e bambine vittime di violenza sessuale e che subiscono ancora oggi le conseguenze della violazione dei loro diritti sessuali e riproduttivi. La sua adozione e' stata preceduta da una lunga consultazione internazionale tra le Sezioni Nazionali, i Gruppi e i soci dell'associazione. La policy adottata consentira' all'associazione di occuparsi di questioni specifiche riguardanti l'aborto, nella misura in cui queste sono direttamente legate alle attivita' di Amnesty International sul diritto alla salute e sulla violenza contro le donne. Amnesty International pertanto chiedera' agli Stati di: * fornire a uomini e donne informazioni complete riguardanti la salute sessuale e riproduttiva; * modificare o abrogare le leggi per effetto delle quali le donne possono essere sottoposte a imprigionamento o ad altre sanzioni penali per aver abortito o cercato di abortire; * garantire che tutte le donne con complicazioni sanitarie derivanti da un aborto abbiano accesso a trattamenti medici adeguati, indipendentemente dal fatto che abbiano abortito legalmente o meno; * garantire l'accesso a servizi legali e sicuri di aborto a ogni donna la cui gravidanza sia dovuta a una violenza sessuale o a incesto o la cui gravidanza presenti un rischio per la sua vita o la sua salute. Sulla base della policy adottata, Amnesty International: * non svolgera' campagne generali in favore dell'aborto o di una sua generale legalizzazione; * non giudichera' se l'aborto sia giusto o sbagliato; * non consigliera' a singole persone di proseguire o interrompere una gravidanza; * non prendera' posizione sul fatto che una donna debba o meno abortire nelle circostanze sopra descritte, ma chiedera' agli Stati di assicurarle la possibilita' di ricorrere all'aborto in maniera sicura e accessibile e di prevenire gravi violazioni dei diritti umani correlate alla negazione di questa possibilita'; * naturalmente, proseguira' a opporsi a misure di controllo demografico coercitive come la sterilizzazione e l'aborto forzati. FINE DEL COMUNICATO Roma, 13 giugno 2007 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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