Ue, Amnesty: tripla verifica sui diritti umani per il Consiglio giustizia e affari interni



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COMUNICATO STAMPA
CS67-2007

TRIPLA VERIFICA SUI DIRITTI UMANI PER IL CONSIGLIO GIUSTIZIA E AFFARI
INTERNI DELL'UNIONE EUROPEA

Amnesty International ha espresso l'auspicio che il Consiglio giustizia e
affari interni dell'Unione europea (Ue) non rinunci ad affrontare una
serie di questioni urgenti che rappresentano una verifica dell'impegno dei
Ventisette in materia di diritti umani: garantire la sicurezza dei
migranti irregolari che dall'Africa cercano di raggiungere l'Europa via
mare; dare una risposta adeguata alla crisi dei rifugiati iracheni;
adottare garanzie in tema di processo equo.

Se queste urgenze non saranno affrontate in modo opportuno, verra' messa
in gioco la credibilita' dell'Ue come soggetto che ha delle
responsabilita' internazionali e nutre l'ambizione di creare un'area di
liberta', sicurezza e giustizia in Europa.

'Nelle ultime settimane, abbiamo visto persone rischiare la vita nel
Mediterraneo perche' gli Stati dell'Unione non intendevano assumersi le
proprie responsabilita'. L'Ue deve fare chiarezza e aprire un'inchiesta
sui recenti avvenimenti' - ha dichiarato Dick Oosting, direttore
dell'ufficio di Amnesty International presso l'Ue. 'Occorrono misure
urgenti per prevenire ulteriori perdite di vite umane. L'estate e' appena
iniziata e, con essa, nuovi tentativi, da parte di persone disperate, di
cercare speranza e protezione in Europa'.

In una lettera alla presidenza tedesca dell'Ue, il cui testo e' stato
inviato dalla Sezione Italiana di Amnesty International al ministro
dell'Interno Giuliano Amato, l'organizzazione per i diritti umani ha
ricordato all'Ue i suoi obblighi di fronte alla crisi dei rifugiati
iracheni. Nonostante gli enormi problemi di sicurezza in Iraq, gli Stati
membri continuano a fornire valutazioni ampiamente divergenti sul bisogno
di protezione, creando di fatto una 'lotteria della protezione' che e'
tanto ingiusta quanto pericolosa.

Secondo Amnesty International, non dovrebbero essere eseguiti rimpatri
forzati in alcuna zona dell'Iraq e gli Stati membri dell'Ue dovrebbero
mostrare la propria solidarieta' internazionale attraverso una politica di
reinsediamento piu' generosa.

In un'altra lettera, Amnesty International ha ricordato l'impegno della
Germania a considerare prioritaria, nel suo Programma di Presidenza
europea, l'adozione della Decisione quadro sulle garanzie procedurali
nell'ambito del diritto penale.

'Dopo anni di prevaricazione, ora e' il momento decisivo perche' l'Ue
dimostri che lo scopo della cooperazione in materia di giustizia penale
non e' solo quello di perseguire i reati oltre i confini dei singoli Stati
membri ma anche quello di garantire ai suoi cittadini una forte e uguale
protezione dei loro diritti nel territorio europeo' - ha sottolineato
Oosting.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 12 giugno 2007

Le due lettere menzionate nel comunicato stampa sono disponibili on line
all'indirizzo www.amnesty-eu.org)

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