Portare a compimento la riforma della RAI



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento sulla riforma della RAI che la deve rendere autonoma e la deve trasformare; per il quale chiede il vostro aiuto.
Un saluto fraterno da Arrigo Colombo

 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Al Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni

al Governo di Romano Prodi, e a Giulio Santagata

al Presidente della Camera Fausto Bertinotti

 

Portare a compimento la riforma della RAI

 

Il Movimento riconosce al progetto di Riforma RAI del Ministro un grande merito: rendere il servizio nazionale autonomo dal potere politico e partitico, che finora lo aveva inquinato e danneggiato in modo molteplice, attraverso la Fondazione e il suo Consiglio, che solo in parte è formato da politici.

Su questo punto il Movimento ha sempre insistito e pensa che, allo scopo, sarebbe opportuno diminuire a due i membri designati dalla Commissione di vigilanza;  portando a due quelli designati dal personale RAI e dai consumatori. Il Consiglio sarebbe allora più equilibrato.

 

Ritiene invece che sia carente l’altro punto, e cioè il superamento del modello commerciale, quello flagellato dalla pubblicità, e dagli altri vizi derivati alla RAI dal suo appiattirsi sulle radio-televisioni private: manipolazione dell’informazione, basso livello culturale, interruzione pubblicitaria dei programmi, esibizione, volgarità.

 

A tale scopo suggerisce i seguenti principi:

1. Là dove c’è il canone non ci dev’essere pubblicità; se la gente paga, ha il diritto di non essere disturbata nella visione dei programmi.

2. La presenza del canone deve portare ad innalzare il livello qualitativo dei programmi; la gente che paga dev’essere compensata, deve trovare una televisione di più alto tenore.

3. Il Movimento insiste sullo sviluppo dell’informazione, un’informazione ad alto livello, congiunta con la valutazione e con la discussione; cui potrebb’essere dedicato un intero canale, in modo analogo alla CNN, ma di più alto tenore.

4. Il Movimento insiste sul compito formativo come compito imprescindibile del servizio nazionale: formazione culturale, politica, etica. Questo principio dev’essere fondamentale nella prevista “Carta del servizio pubblico”.

5. L’idea di un canale totalmente commerciale, “finanziato esclusivamente dalla pubblicità”, è contraria alla natura e alla dignità del servizio nazionale, e dev’essere abbandonata.

 

Il Movimento spera che il Ministro porterà a compimento questa fondamentale riforma e trasformazione del servizio radiotelevisivo pubblico, col sostegno del premier e dell’intero governo.

Lecce, il 21 maggio 2007

                                                                          Per il Movimento, il Responsabile

                                                                                   Prof. Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

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