La gerarchia si aliena la fede e il consenso popolare.Documento da inviare e diffondere se condiviso
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- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Wed, 16 May 2007 23:02:25 +0200
Movimento per la società di giustizia e per la
speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento sull'Episcopato italiano, per il
quale chiede il vostro aiuto. Gl'indirizzi:
Arciv. Angelo Bagnasco, CEI, sicei at chiesacattolica.it Card. Carlo Caffarra, Bologna, arcivescovo at bologna.chiesacattolica.it Card. Ennio Antonelli, Firenze, info at diocesifirenze.it Card. Dionigi Tettamanzi, Milano, info at diocesi.milano.it Card. Severino Poletto, Torino , info at diocesi.torino.it Card. Angelo Scola, Venezia, postmaster at patriarcato.venezia.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce Al Presidente della CEI Arciv. Angelo Bagnasco ai Cardinali Ennio Antonelli, Carlo Caffarra, Severino Poletto, Angelo Scola, Dionigi Tettamanzi ai Vescovi e ai fedeli della chiesa italiana Il comportamento della
gerarchia si aliena il consenso e la fede popolare Papa Ratzinger lamenta il distacco da Dio nei popoli dell’Europa; e però tutti sanno che questo distacco è prodotto anche dallo scandalo della chiesa quando si allontana dalla legge dell’amore che il Cristo ha annunziato all’umanità, dal rapporto fraterno che il Cristo ha annunziato; dalla stessa giustizia che sta al centro già del profetismo messianico, e alla base dell’amore. Così le continue interferenze dell’episcopato nelle decisioni del parlamento e del governo sono sentite come ingiuste, come violatrici dello stesso testo del Concordato, per il quale chiesa e stato «sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani»; e hanno provocato richieste di denunzia del Concordato stesso, di rifiuto dell’8 per mille. Così la Nota che vincolava i parlamentari cattolici a non votare la legge sulle unioni di fatto, è stata percepita come suprema ingerenza e, specie nei giovani, ha suscitato una vera ribellione; che si è tradotta in scritte murali di vergogna, in minacce; cosa che non era mai accaduta in tanti anni, e che rivela la gravità della situazione in tal modo provocata. Così la scomposta reazione dell’ “Osservatore romano” che ha accusato di “terrorismo” un comico per certe sue esternazioni, è stata percepita come atto di grave arroganza e intolleranza; contrario – come il comico stesso ha notato – alla sublime legge della nonviolenza anche verbale; contraria al principio e diritto di critica. Soprattutto di fronte ad una critica giusta, come quella di una chiesa che non aveva concesso i funerali al povero Welby, mentre li aveva concessi a Pinochet, ad un boia sanguinario che non aveva mai sconfessato i suoi crimini contro l’umanità; e che la chiesa avrebbe dovuto subito espellere. Qui la scomunica – tante volte abusata – avrebbe avuto un senso, una necessità. Ciò che è avvenuto nelle ultime settimane è molto grave. La folla del Family day non deve illudere nessuno. Il Movimento pensa che l’episcopato italiano debba rivedere radicalmente il suo comportamento nei riguardi dello stato e del popolo italiano. Lecce, il 17 maggio 2007 Per il Movimento, il responsabile Prof. Arrigo Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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