comunicato stampa: Nuove Frontiere sarà presente al Fammiily Day (non senza se e senza ma)



 
Noi dell'associazione Nuove Frontiere saremo presenti alla manifestazione del “Family Day”, che si terrà il 25 maggio prossimo, perché riteniamo che una delle cause della crisi della famiglia e delle unioni in genere sia la "fatica del vivere". Con essa intendiamo orari di lavoro sempre più frenetici ed incalzanti, stipendi e retribuzioni più basse, garanzie pressocché nulle per i lavoratori a prescindere dalla categoria alla quale appartengano. Si potrebbe andare oltre... Pensare che tutto questo non abbia implicazioni sui rapporti di coppia, sulle sue scelte (non ultima quella di se, quando e quanti figli fare) , sulla sua serenità è assurdo. Crediamo che non sia tempo di contrapposizioni, ma di sintesi in vista della ricerca di soluzioni a problemi che si fanno sempre più pressanti. Pertanto, la nostra presenza alla manifestazione avrà la seguente valenza: invitare la classe politica a preoccuparsi dei problemi dell'uomo e della famiglia, in particolare, dal momento che in essa vi è il presente ed il futuro del nostro Paese. Riguardo al discorso dei DICO affermiamo da cattolici che lo Stato è laico e che deve essere garante di tutti, privilegiando il diritto del più debole laddove questo possa essere messo in discussione. Non si può credere che esista una realtà valida "urbi et orbi". Per noi esiste la "Verità" ( e poi siamo così certi di capirla e comprenderla fino in fondo?), ma la realtà è un'altra cosa, variegata e composita, fluida e dinamica. L'omosessualità è sempre esistita e non basta dire "non possumus" (con tutto il rispetto) per cancellare quello che è uno stato di fatto di alcune persone. Possiamo far finta che non esistano oppure prenderne atto e cercare di regolamentare i loro rapporti per garantire alcuni diritti quali la pensione di reversibilità ad esempio. Riportiamo una considerazione espressa pochi giorni orsono dal filosofo Massimo Cacciari e che ci sentiamo di condividere: "Gesù nostro Signore si è rivolto singolarmente ad ognuno di noi. Non ha mai preteso di redigere delle regole per la società". Sta ad ognuno di noi, aggiungiamo, dire o meno sì e sta a Lui e a Lui soltanto giudicare il nostro operato. Queste poche righe spero riassumano quella che è la nostra posizione.
Allegato Rimosso