Il Partito Democratico e l'ideologia del libero mercato.Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Il Partito Democratico e l'ideologia del libero mercato.Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Wed, 2 May 2007 21:56:33 +0200
Movimento per la società di giustizia e per la
speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento contro l'ideologia del libero
mercato, per il quale chiede il vostro aiuto. Gl'indirizzi:
Segr. Piero Fassino p.fassino at dsonline.it Pres. Massimo D’Alema, m.dalema at massimodalema.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce Al Segretario dei DS Piero Fassino al Presidente Massimo D’Alema al Partito dei Democratici di Sinistra Il Partito Democratico di
fronte all’ideologia del libero mercato Leggiamo nella stampa una proposta di Antonio Polito e Nicola Rossi, che vorrebbero introdurre nel programma del nascente Partito Democratico l’ideologia dogmatica del “libero mercato”, escludendo – essi dicono – “ogni ingerenza della politica”, “ogni interferenza, diretta o indiretta, della politica in operazioni di mercato”. Questo signori sono vittime del dogmatismo di mercato e ignorano quanto questa ideologia di un mercato sottratto ad ogni controllo sia irrazionale, e quanto male abbia fatto all’umanità. Perché il cosiddetto libero mercato è in realtà tutt’altro che libero; o meglio è libero solo per alcuni, i più forti, i più violenti, che affermano la loro iniziativa economica e la loro voracità profittuale a danno degli altri: che si tratti di stati, di popoli, di imprese più deboli che fagocitano e annientano, d’individui, cioè di lavoratori che riducono alla precarietà e alla povertà. Il mercato, come ogni cosa umana, dev’essere controllato e gestito; per riequilibrare il suo anarchismo, la violenza di coloro che vi prevalgono nei riguardi del lavoro (tipo di contratto, tempi, salario; licenziamenti, ristrutturazione, delocalizzazione, cessione a terzi ecc.) come nel riguardo dei popoli. E questo è compito dello stato, e delle comunità di stati, come della comunità planetaria, l’ONU. Lo stato ha un fondamentale compito di riequilibrio del mercato, e in esso di controllo delle imprese, come in genere di controllo della società; per il suo sviluppo armonioso, per il benessere di tutti i suoi cittadini; non solo di alcuni, che emarginano e opprimono gli altri. I suddetti signori escludono anche “ogni forma di collateralismo con qualsiasi organizzazione… sindacale”; pretendono dunque che il nuovo partito non s’impegni per una società più giusta ma sia neutro e indifferente tra giustizia e ingiustizia; perché stare accanto ad un sindacato di lavoratori significa stare accanto al più debole, che corre sempre pericolo di essere sopraffatto dal più forte. Il Movimento esprime preoccupazione per questo futuro partito, in cui possano prevalere forze che sostengono l’attuale società ingiusta e non s’impegnano per la sua trasformazione. Dove se ne va allora il riformismo di cui tanto si è parlato? Lecce, aprile 2007 Per il Movimento, il responsabile
Prof. Arrigo Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via Monte
S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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