Diritti umani in Europa, Amnesty: razzismo e discriminazione un problema fondamentale



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COMUNICATO STAMPA
CS37-2007

DIRITTI UMANI IN EUROPA: RAZZISMO E DISCRIMINAZIONE RESTANO UN PROBLEMA
FONDAMENTALE, ACCUSA AMNESTY INTERNATIONAL

Mentre l'Unione europea (Ue) celebra l'Anno delle pari opportunita' per
tutti, il razzismo e la discriminazione restano un problema fondamentale
per i diritti umani in tutto il continente. E' quanto denuncia Amnesty
International, che ha lanciato oggi una propria azione su questi temi in
occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della
discriminazione razziale.

'Oltre alla concreta minaccia di abusi verbali e violenza fisica, vi sono
cittadini che non possono condurre una vita normale, trovare un lavoro,
affittare un appartamento o semplicemente passeggiare per strada senza
essere fermati e perquisiti, per il solo fatto di avere il colore
'sbagliato' o essere di un'etnia 'sbagliata'' - ha dichiarato Dick
Oosting, direttore dell'ufficio di Amnesty International presso l'Ue.

In una lettera alla Commissione europea, al Consiglio dell'Ue e al
Parlamento europeo, l'organizzazione per i diritti umani ha sollecitato
l'attuazione di misure concrete per porre fine alla discriminazione
razziale che, secondo quanto recentemente dichiarato dal Commissario
Franco Frattini, e' fortemente in aumento in Europa.

'Abbiamo visto, in passato, cosa ha prodotto in Europa il razzismo.
L'Europa ha la responsabilita' storica di affrontare con priorita'
assoluta questo problema, che i cittadini europei avvertono con
preoccupazione, dato che ha un impatto quotidiano sulla vita di milioni di
persone' - ha aggiunto Oosting.

Pur apprezzando iniziative come l'Anno delle pari opportunita' per tutti,
Amnesty International constata come vi sia uno scarto evidente tra le
promesse e la realta' concreta. Meno della meta' degli Stati membri
dell'Ue ha adottato piani nazionali d'azione contro il razzismo e ha
ratificato il Protocollo che permetterebbe di portare in giudizio casi di
discriminazione.

Negli ultimi due anni, Amnesty International ha ampiamente documentato
come, nella legge e nella pratica, la discriminazione colpisca cittadini
stranieri e minoranze etniche in tutt'Europa.

'La discriminazione e' un problema fondamentale in Europa. Agisce
trasversalmente e produce ulteriori violazioni in aree dove i diritti
umani sono gia' a rischio, come nel contesto dell'anti-terrorismo e
dell'immigrazione irregolare' - ha concluso Dick Oosting.

Amnesty International chiede all'Ue di:

- sollecitare l'attuazione della Direttiva sull'uguaglianza razziale e
quella sull'uguaglianza nell'impiego;
- migliorare la propria legislazione e dare uguale ed efficace protezione
da tutte le cause e da tutti gli atti di discriminazione;
- introdurre una legislazione che fornisca efficace protezione dai crimini
razzisti e dai crimini dell'odio in tutti i paesi dell'Ue, pur
salvaguardando la liberta' d'espressione.


Amnesty International chiede inoltre agli Stati membri dell'Ue di:
- firmare e ratificare, durante il corrente Anno delle pari opportunita'
per tutti, il Protocollo opzionale n. 12 alla Convenzione europea per la
protezione dei diritti umani e delle liberta' fondamentali;
- garantire che la legislazione interna dia uguale ed efficace protezione
da tutte le cause e da tutti gli atti di discriminazione;
- adottare, applicare e sottoporre a valutazione piani nazionali d'azione
contro il razzismo, in linea con l'impegno preso nel corso della
Conferenza mondiale contro il razzismo, tenutasi a Durban nel 2001.

FINE DEL COMUNICATO
Roma / Brussels, 21 marzo 2007

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