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Control arms: mantenere la promessa di un trattato sulle armi che salvi vite umane
- Subject: Control arms: mantenere la promessa di un trattato sulle armi che salvi vite umane
- From: press at amnesty.it
- Date: Mon, 19 Mar 2007 17:42:41 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA LA CAMPAGNA CONTROL ARMS CHIEDE AI GOVERNI DI MANTENERE LA PROMESSA DI UN TRATTATO SULLE ARMI CHE SALVI VITE UMANE La campagna Control Arms (promossa a livello internazionale da Oxfam International, Amnesty International, Saferworld e Iansa, la Rete internazionale d'azione sulle armi leggere) ha chiesto oggi a tutti i governi di garantire che le loro proposte in merito al Trattato sul commercio delle armi prevedano il divieto di trasferire armi che alimentano gravi violazioni dei diritti umani, conflitti e poverta'. In caso contrario, ammonisce la campagna Control Arms, lo storico voto con cui, lo scorso dicembre, l'Assemblea generale dell'Onu ha dato il via ai lavori sul Trattato, potrebbe risultare privo di senso. In questo periodo, il Segretario generale dell'Onu sta consultando tutti i governi su fattibilita', ambito di competenze e parametri di riferimento del Trattato. Oggi, lunedi' 19 marzo, presso la sede dell'Onu a Ginevra, i governi di Argentina, Australia, Costa Rica, Finlandia, Giappone, Kenya e Regno Unito ospitano un incontro in cui verra' chiesto a tutti i paesi di prendere attivamente parte all'elaborazione del Trattato. Nel corso dell'incontro, la campagna Control Arms illustrera' le proprie ragioni a sostegno del Trattato, diffondendo un documento di valutazione (*). 'Nell'ultimo decennio, le ricerche di Amnesty International hanno costantemente dimostrato come i trasferimenti irresponsabili di armi abbiano alimentato le violazioni dei diritti umani in ogni parte del mondo. Se i governi vogliono impegnarsi sul serio per porvi fine, devono dare vita a un Trattato sul commercio delle armi contenente forti garanzie sui diritti umani' - ha dichiarato Helen Hughes, di Amnesty International. Il Regno Unito ha proposto un Trattato vincolante dal punto di vista giuridico, che copra tutte le armi convenzionali e vieti esplicitamente i trasferimenti che alimentano gravi violazioni dei diritti umani, provocano conflitti, pregiudicano lo sviluppo e favoriscono criminalita' comune e terrorismo. La proposta di Londra riguarda tutti i trasferimenti di armi tra governi e quelli organizzati da singoli mediatori. Tuttavia, la campagna Control Arms rileva come la proposta non preveda risorse adeguate per agevolare l'applicazione del Trattato da parte dei paesi poveri. Senza i mezzi per attuarlo, l'efficacia del Trattato potrebbe rivelarsi scarsa. 'Il Trattato e', potenzialmente, il progresso piu' significativo in tema di controlli sulle armi convenzionali degli ultimi 20 anni. Offre speranza a milioni di persone che soffrono nelle zone di conflitto del mondo. Ma se i 153 governi che lo hanno votato a dicembre non sosterranno una proposta forte, non si riuscira' a salvare neanche una vita umana. Agli scettici non dovra' essere consentito di annacquare il Trattato' - ha affermato Anna Macdonald di Oxfam International. A dicembre, solo gli Usa hanno votato contro la risoluzione che ha avviato i lavori del Trattato. Nonostante abbiano leggi abbastanza restrittive sulle esportazioni di armi, gli Usa sono riluttanti a sostenere un nuovo accordo internazionale. 'Oggi, due degli alleati-chiave degli Usa, Australia e Regno Unito, prendono posizione e chiedono un forte Trattato sul commercio delle armi, per fermare quei trasferimenti irresponsabili che stanno causando sofferenza in ogni parte del mondo. Si tratta di un importante passo avanti per porre fine allo scandalo di un commercio di armi privo di regole. Speriamo che gli Usa li seguiranno' - ha auspicato Roy Isbister di Saferworld, anche a nome di Iansa. FINE DEL COMUNICATO Roma, 19 marzo 2007 (*) Assessing the Feasibility, Scope and Parameters of an Arms Trade Treaty: An NGO Perspective, a cura del Comitato permanente per un Trattato sul commercio di armi, di cui fanno parte Africa Peace Forum, Amnesty International, Arias Foundation, Friends Committee on National Legislation, Instituto Sou da Paz, International Action Network on Small Arms, Nonviolence International, Oxfam International, Project Ploughshares, Saferworld, Schweitzer Institute, Caritas Internationalis, Viva Rio, Women's Institute for Alternative Development. Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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