Newsletter N° 2 - Febbraio 2007 - a cura di Serena Fuart

["Libreria delle donne di Milano" <info at libreriadelledonne.it>]

Newsletter N° 2 - Febbraio 2007 - a cura di Serena Fuart.
http://www.libreriadelledonne.it/

Pubblico e privato, personale e politico
COSA C’E’ DI NUOVO
“… siamo di fronte a un processo di individuazione non ancora compiuto
dall’umanità – scrive Luce Irigaray nell’articolo Donne all'ombra del
pubblico potere su Repubblica del 2 febbraio, e prosegue: “Quale siano i
suoi sforzi per differenziarsi dalla madre, assimilata alla natura, l’uomo
occidentale non è ancora riuscito a emanciparsi dalla madre. Ha elaborato
una cultura, una società, una politica, del “tra-uomini” per emergere dal
mondo materno, ma ha tuttora bisogno di un luogo privato per proseguire
nell’impresa dell’affermazione di un’identità maschile, e questo lontano
dallo sguardo degli altri maschi. Questo processo di individuazione maschile
trasforma la donna in un sostituto materno, e l’ambito privato in un luogo
di familiarità e di confronto con la natura che non deve contaminare
l’ambito pubblico né essere controllato da esso”.
http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Repub020207.htm

LA COSTOLA DI EVA E IL POMO D’ADAMO
“Ora Veronica Lario ha dimostrato, con semplicità e chiarezza che fa
giustizia di decine di saggi, articoli, editoriali e convegni, che dire a
Berlusconi la verità su di lui funziona – scrive Furio Colombo nell’articolo
Il Girotondo di Veronica sull’Unità del 3 febbraio -. Lui - si è visto - può
solo rispondere come ha risposto, con niente”.
Nella stanza abbiamo pubblicato anche la lettera inviata al direttore di
repubblica e altri articoli di commento alla questione (quello di Natalia
Aspesi su Repubblica e Alberto Leiss sul sito Dea).
http://www.libreriadelledonne.it/Stanze/CostolaPomo/costolapomoStampa.htm

COGNOME
COSA C’E’ DI NUOVO
Commentando il ddl che riguarda la libertà di scelta sul cognome da dare ai
figli, Mariuccia Ciotta sostiene, nel suo articolo In nome del padre e della
madre (manifesto, 18 gennaio),  che “la modifica legislativa ha una portata
simbolica che va al di là delle sue conseguenze anagrafiche. Ed è un assurdo
che la grande protagonista di questa svolta, Rosy Bindi, venga data per
sconfitta”. Infatti il risultato, secondo chi scrive, “interpreta meglio le
sue lodevoli intenzioni "femministe" che non l'obbligo del doppio cognome
perché non è con una legge che si cambia la relazione uomo-donna”.
Sulla questione del cognome dei figli segnaliamo inoltre l’articolo del
18-01 (E. Ma.)
http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Manif180107b.htm

COSA C’E’ DI NUOVO
Pat Carra ci fa sorridere -  ma soprattutto riflettere - sull’attualità con
le sue sagaci vignette.
http://www.libreriadelledonne.it/news/news.htm

STANZA PARADISO
Marina Terragni intervista Elena Ferrante su Io donna (27 gennaio) a partire
dal suo ultimo romanzo La figlia oscura.
Possiamo comprendere quello che ci succede quando la leggiamo - la
fascinazione mista a un fastidio sordo - in questa risposta: “Quando scrivo,
è come se macellassi anguille. Bado poco alla sgradevolezza dell'operazione
e uso la trama, i personaggi, come una rete stretta per tirare dal fondo
della mia esperienza tutto quello che è vivo e si torce, compreso ciò che io
stessa ho allontanato il più possibile da me perché mi pareva
insopportabile”.
http://www.libreriadelledonne.it/Stanze/Paradiso/Nespole/Iodonna270107.htm

STANZA COSTOLAPOMO
Toti Domina è di Catania e ama il calcio. Conosce Anna Di Salvo (un'amica
catanese della Libreria, dell'associazione "La città felice"), che l'ha
invitato a mandarci una lettera...
“Il "vero catanese" è maschio, forte, non si fa mettere i piedi in faccia
(piuttosto li mette), per lui le femmine o sono sante o sono puttane o
comunque da sottomettere o da insultare (anche allo stadio). Dove scaricare
questa virilità, questa violenza? Contro chi?”.
http://www.libreriadelledonne.it/Stanze/CostolaPomo/Testi/Toti.htm

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