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Iraq, Amnesty: la condanna a morte dell'ex vicepresidente è "un altro schiaffo alla giustizia"
- Subject: Iraq, Amnesty: la condanna a morte dell'ex vicepresidente è "un altro schiaffo alla giustizia"
- From: press at amnesty.it
- Date: Tue, 13 Feb 2007 15:55:54 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS16-2007 IRAQ: LA CONDANNA A MORTE DELL'EX VICEPRESIDENTE E' PER AMNESTY INTERNATIONAL 'UN ALTRO SCHIAFFO ALLA GIUSTIZIA' Amnesty International ha deplorato la condanna a morte emessa oggi nei confronti dell'ex vicepresidente iracheno Taha Yassin Ramadhan, definendola un diniego di reale giustizia per le vittime del regime di Saddam Hussein e un ulteriore attentato ai diritti fondamentali a un processo equo e alla vita. 'Imponendo la condanna a morte, il Tribunale penale supremo iracheno (Sict) si e' semplicemente inchinato al volere della Camera d'appello, che sembra dettato piu' dal desiderio di vendetta che dalla preoccupazione per la giustizia e un processo equo' - ha commentato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International. 'Tutta la fase d'appello si e' svolta in fretta ed e' sembrata poco piu' che un timbro per dare un minimo di legittimita' a un esito evidentemente politico'. Taha Yassin Ramadhan era stato condannato all'ergastolo dall'Sict il 5 novembre 2006, al termine del 'processo al-Dujail'. Era stato giudicato colpevole, insieme a Saddam Hussein e ad altri sei coimputati, dell'uccisione di 148 abitanti del villaggio sciita di al-Dujail, avvenuta nel 1982 a seguito di un fallito tentativo di assassinio di Saddam Hussein. Il processo si era concluso con tre condanne a morte, tre condanne a pena detentiva e un'assoluzione. Saddam Hussein, Barzan Ibrahim al-Tikriti (suo fratellastro ed ex capo dei servizi segreti) e 'Awad Hamad al-Bandar (ex presidente del Tribunale rivoluzionario), condannati a morte, sono stati impiccati, il primo il 30 dicembre 2006 e gli altri due il 15 gennaio 2007. Nel confermare il verdetto dei tre prigionieri, la Camera d'appello si era rammaricata per la condanna all'ergastolo, giudicata troppo lieve, emessa nei confronti di Ramadhan e aveva rimesso il caso all'Sict, chiedendo una condanna maggiore. 'Saddam Hussein e i suoi coimputati, compreso Ramadhan, avrebbero avuto diritto a un processo equo, nonostante la gravita' delle accuse a loro carico. Invece, tutto il procedimento si e' rivelato una farsa, che ha allontanato il momento in cui verra' ristabilito lo stato di diritto in un paese che esce da decenni di tirannia' - ha proseguito Khan. 'Chiediamo al presidente e al primo ministro dell'Iraq di scongiurare l'esecuzione di Ramadhan e sollecitiamo un intervento dei leader mondiali, compresi George W. Bush e Tony Blair'. FINE DEL COMUNICATO Roma, 12 febbraio 2007 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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