Rendition Cia in Europa: Amnesty apprezza la richiesta di un'indagine del Consiglio europeo



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COMUNICATO STAMPA
CS08-2006

RENDITION CIA IN EUROPA: AMNESTY INTERNATIONAL APPREZZA LA RICHIESTA DI
UN'INDAGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO

Nonostante una generale mancanza di cooperazione e persino la resistenza
dei governi europei, Amnesty International ha apprezzato il fatto che il
rapporto finale, presentato ieri, del Comitato del Parlamento europeo
sulle attivita' della Cia in Europa (Tdip) conferma le conclusioni cui era
gia' pervenuta l'organizzazione per i diritti umani: la complicita' dei
paesi europei ha consentito lo svolgimento del programma Cia di
rendition(*) in Europa.

Amnesty International ha espresso tuttavia il rammarico che interessi
nazionali e politici abbiano impedito al Comitato di condurre un'indagine
piu' approfondita e di produrre un rapporto piu' incisivo e in grado di
stabilire puntuali responsabilita'.

'Chiaramente, quest'indagine ha provocato un disagio politico, non solo
nei governi ma anche all'interno dello stesso Comitato' - ha affermato
Dick Oosting, direttore dell'ufficio di Amnesty International presso
l'Unione europea. 'Avevamo sperato che gli interessi politici non
avrebbero avuto il sopravvento, data la gravita' delle violazioni in
questione e i valori fondamentali in gioco'.

Amnesty International continua a ritenere che questa vicenda potra' dirsi
davvero conclusa solo se vi sara' almeno il riconoscimento delle
responsabilita' politiche per le violazioni dei diritti umani avvenute nel
contesto delle rendition. Questo riconoscimento costituisce la base
fondamentale per misure adeguate di prevenzione e di riparazione.

Da questo punto di vista, l'organizzazione per i diritti umani ha
apprezzato la richiesta, contenuta nel rapporto, di forme di riparazione e
di prevenzione. Questa richiesta, tuttavia, dovra' essere accompagnata da
una chiara ammissione politica sulle violazioni avvenute in passato e da
un concreto programma di applicazione.

'Se gli Stati membri continueranno a negare le proprie responsabilita' e
non affronteranno i problemi che hanno dato luogo al fenomeno delle
rendition, saremo di fronte a una violazione grave e persistente dei
diritti umani, tale da richiedere l'applicazione dell'art. 7 del Trattato
dell'Unione europea' - ha ammonito Oosting. 'Il Consiglio deve rispondere
positivamente alla richiesta d'azione che proviene dal Comitato del
Parlamento europeo'.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 24 gennaio 2007

(*) le operazioni segrete con cui persone sospettate di terrorismo sono
state trasferite da un paese a un altro, al di fuori di qualsiasi
procedura o supervisione giudiziaria, per essere interrogate e sottoposte
a tortura in centri di detenzione segreti e noti, come quello di
Guantánamo Bay.

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it





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