Proposta per una democrazia partecipata. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Proposta per una democrazia partecipata. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Colombo Arrigo" <arribo at libero.it>
- Date: Fri, 17 Nov 2006 02:07:52 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento sulla proposta francese di
Democrazia partecipata. Si può spedire il testo italiano oppure quello francese.
Gl'indirizzi:
SégolèneRoyal, Casier de
Sécr. François Hollande, 10 rue
de Solférino, 75333 PARIS Cedex 07, fhollande at assemblee-nationale.fr Sécr. Marie-George Buffet, 2, place du colonel Fabien, 75019 Paris/ pcf at pcf.fr Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per Lecce A Madame Ségolène
Royal a François Hollande e al Partito Socialista Francese a Marie-George Buffet e al
Partito Comunista Francese La proposta di una démocrazia
partecipata La proposta di « democrazia partecipata » di Mme Royal ci porta ad una fondamentale innovazione per l’intera democrazia di questa fase della storia, nel mondo intero. L’attuale democrazia è una
democrazia parlamentare con gestione partitica e mandato nazionale che si sottrae ad ogni valutazione
popolare. Per quel che concerne il Parlamento, che è l’anima della
democrazia – ma allo stesso modo per ogni altra elezione, come per le
magistrature – l’elettore può solo
votare per la persona o per il partito; non ha un «mandato imperativo», non può confidare all’eletto un programma
vincolante ch’egli sia obbligato di realizzare, e sul quale sarà chiamato a
rendiconto a fine mandato. Attualmente il mandatario è totalmente irresponsabile degli errori e dei vizi che infestano la sua attività: assenteismo, disinteresse nella preparazione delle leggi, inciuci vari, favoritismi, cambiamenti di partito ecc. Si dice che è giudicato dal suo partito, che poi non lo ripresenterà; e dall’elettore, che non lo rieleggerà; ma non è così. I partiti agiscono secondo altri criteri, di forza e vantaggio; e l’elettorato è fortemente manipolato dai partiti come dai media. V’è per questo nel popolo uno scontento diffuso, una mancanza di fiducia, e infine un disinteresse che lo allontana dalla politica. Questa situazione è ingiusta. Essendo il popolo il soggetto della sovranità, non è giusto che ne sia privato da un mandato cieco e irresponsabile. Il candidato non dev’essere imposto dal partito; può essere proposto, e in ogni caso è scelto con elezioni primarie, dopo di che deve ricevere un mandato imperativo, un programma di lavoro proposto e discusso in assemblee; e sulla base di questo programma sarà giudicato alla fine del mandato. Le assemblee saranno aperte a tutti gli elettori, ma presiedute da un consiglio eletto nelle primarie, o da una giuria giudiziaria scelta dai giudici del collegio, affinché sia indipendente. È evidente che questa proposta dev’essere studiata e sviluppata. Il Partito Socialista Francese e l’intera Sinistra la devono sostenere. Essa può costituire una esperienza esemplare per l’intera democrazia attuale, a cominciare dall’Europa. Lecce, novembre 2006 per il Movimento, il Responsabile Prof. Arrigo Colombo
Arrigo Colombo, Centro
interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di
Lecce Via Monte S. Michele 49,
73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 À Madame Ségolène Royal à François Hollande et au Parti Socialiste
Français à Marie-George Buffet et au Parti Communiste
Français La proposition d’une démocratie
participée La proposition de « démocratie
participée » de Mme Royal nous porte à une innovation foncière pour toute la
démocratie de cette phase de l’histoire, dans le monde
entier. La démocratie actuelle est une démocratie
parlementaire avec gestion partitique et mandat national qui se soustrait à toute évaluation
populaire. En ce qui concerne le Parlement, qui est l’âme de la démocratie –
mais pour toute autre élection également, comme pour les magistratures –
l’électeur peut seulement voter pour la personne ou pour le parti ; il n’a
pas un mandat « impératif », il ne peut pas confier à l’élu un programme contraignant
qu’il serait obligé de réaliser et sur lequel il serait appelé à rendre compte à
la fin du mandat. Actuellement le mandataire est totalement irresponsable des fautes et des vices qui
infestent son activité : absentéisme, désintérêt dans la préparation des
lois, coquineries variées, favoritismes, changement de parti etc. On dit qu’il
est jugé par son parti, qui ne le représentera pas, et par l’électeur, qui ne le
réélira pas ; mais ce n’est pas exact. Les partis agissent selon d’autres
critères, de force et d’avantage surtout ; et l’électorat est fortement
manipulé par les partis comme par les médias. C’est pourquoi il y a dans le peuple un mécontentement
diffus, un manque de confiance, et enfin un désintérêt qui l’éloigne de la
politique. Cette situation est injuste. Le peuple étant le sujet de la
souveraineté, il n’est pas juste qu’il
en soit privé par un mandat aveugle et irresponsable. Le candidat ne
doit pas être imposé par les partis ; il peut être proposé, et en tout cas
est choisi par des élections primaires, après lesquelles il doit recevoir un mandat impératif, un
programme de travail proposé et discuté dans des assemblées ; et sur la base de ce programme il sera jugé à
la fin de son mandat. Les assemblées sont ouvertes à tout le monde, mais
sont présidées par un conseil élu par les primaires, ou par un jury judiciaire
choisi par les juges du collège ; afin qu’il soit
indépendant. Il est évident que cette proposition doit être étudiée et
développée. Le parti socialiste français et Lecce, Novembre 2006
Pour le Mouvement le responsable Prof.
Arrigo Colombo |
- Prev by Date: invito a partecipare-con preghiera di diffusione
- Next by Date: Darfur: il governo sudanese favorevole "in linea di principio" a truppe internazionali di pace
- Previous by thread: invito a partecipare-con preghiera di diffusione
- Next by thread: Darfur: il governo sudanese favorevole "in linea di principio" a truppe internazionali di pace
- Indice: