Newsletter N° 6 - Settembre 2006 - a cura di Serena Fuart



Newsletter N° 6 - Settembre 2006 - a cura di Serena Fuart.
http://www.libreriadelledonne.it/

COSA C'E' DI NUOVO
Sulla violenza alle donne
“Le nostre vite sono diventate più libere di quelle delle nostre madri, ma
la violenza non è cessata e, come in passato - scrive Luisa Muraro (Vanity
Fair del 27/07) - , essa proviene spesso da uomini ai quali la vittima era
legata da rapporti stretti” – “Da Aristotele in poi – scrive Luisa Muraro –
gli uomini si sono considerati il primo sesso”…”si sono aiutati con il
dominio patriarcale”… “Dietro a tutta questa storia io intravedo una
difficoltà troppo spesso ignorata. Diventare uomini non è per niente
facile…”
http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Vanity270706.htm

“Sarebbe facile dire dopo giorni di bombardamento mediatico, che il problema
sono gli stupri di stranieri contro donne italiane e quindi lo ‘scontro di
civiltà’ - scrive Marisa Guarnieri (Liberazione, 05/09). Moltissimi casi di
violenza sessuale però ha origine domestica, si legge nell’articolo. “Quello
che mi interessa dire è che la libertà oggettivamente maggiore della donna è
provocazione forte per tutti gli uomini – scrive ancora e invita a
riflettere “Nel momento storico e politico che viviamo in cui si apre la
possibilità di relazione con gli uomini e di una politica vera anche con
loro, la parte in ombra va guardata….”
http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Liberaz050906.htm

Sul Corriere della Sera (28/06) Maria Antonietta Calabrò riporta la tesi di
Gabriella Paparazzo dell’Associazione ‘Differenza Donna’ sul caso di Hina,
Manem e le altre: “È vero, c' è uno scontro tra civiltà - scrive -. Ma non
tra Occidente e Islam. Piuttosto, tra donne e uomini…
“Non si tratta di vittime ma donne forti, consapevoli del valore di sé,
pronte a far valere la propria soggettività femminile contro la riduzione ad
oggetto perseguita dal padre-padrone o dal marito…”
http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Corsera280806.htm

Sul caso Natasha, scrive Lea Melandri (Liberazione, 30/08): “Il ‘mostro’ e
la ‘bella’, il predatore e la preda, uniti da un legame di amore e odio,
attrazione e repulsione, che li proietta fuori dalla storia, finiscono per
essere una di quelle invarianti che la società patriarcale si scrolla ogni
volta di dosso”… “Ma Natascha - scrive Lea - dimostra di aver conosciuto
tratti umani, come la pietà, l’amore, la sottomissione, la forza, la
solitudine, l’angoscia”… “Il discrimine tra l’amore e la violenza, che la
legge disegna in modo netto, ha linee molto più aggrovigliate…”
http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Liberaz300806.htm

Sul caso Veline, Maria Benvenuti invita a riflettere a partire da alcuni
commenti ritrovati sulla stampa tra cui quello dell’avvocata Maria
Bernardini De Pace: le aspiranti vallette non sono delle Cappuccette
Rosso…”, al contrario, sono “consapevolmente disposte ad usare il proprio
corpo come merce di scambio”. Maria Benvenuti ritiene che “seppure
quest'ultima analisi contenga forse degli elementi di verità, sia anche
molto dannosa e pericolosa, in quanto arrendersi all'inevitabilità di un
malcostume implica la non ricerca di strumenti giuridici per contrastarlo”.
http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/contrib150706_benv.htm

UNO SGUARDO ALLE STANZE
PARADISO
Luciano Sartirana scrive a priposito di "Pensando Marghera" di Antonella
Saccarola (Alcione 2006),  testo composto da 14 interviste a persone che,
con le loro esistenze e il loro essere attivi nella zona fra Venezia, Mestre
e Porto Marghera, costituiscono importanti punti di riferimento: operatori
sociali e istituzionali, sindacalisti, sacerdoti, ambientalisti,
intellettuali, operai ed ex-operai e abitanti...
http://www.libreriadelledonne.it/Stanze/Paradiso/becco/luciano.htm

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