Re: la notte in bianco



Siamo quasi al delirio: si mettono in un unico ragionamento - tanto da voler quasi sottolineare una relazione causa-effetto - una manifestazione di intrattenimento seguita e apprezzata dalla stragrande maggioranza dei cittadini romani, una iniziativa culturale di indubbio interesse artistico, l'omicidio di un ragazzo (!) e le anticipazioni sul testo della legge Finanziaria che deve essere ancora scritto.
Non è un po' troppo?
 
Francesco

 
2006/9/5, Info RdB Tesoro <info at tesoro.rdbcub.it>:



Anticipata dai giornali, la notizia si è concretizzata ieri con l'invio, ai
lavoratori del MEF, di una garbata e_mail da parte del ministro Tommaso
Padoa Schioppa.
"Il prossimo 9 settembre 2006, in occasione della "Notte Bianca" promossa
dal Comune di Roma, la prestigiosa sede del Ministero dell'Economia e
delle Finanze, noto anche come il Palazzo delle Finanze, verrà aperta al
pubblico.
Guide esperte vi accompagneranno nelle sale storiche, in un itinerario che
consentirà di ammirare le affascinanti architetture, le numerose opere di
raro valore artistico e gli ambienti ricchi di significato storico. Un
patrimonio che volentieri mostreremo a tutti i cittadini e a chiunque avrà
la fortuna di passeggiare per le strade della Capitale in quella serata.
Il programma prevede la possibilità di visitare il Palazzo dalle 17.00 alle
20.00 e dalle 23.00 alle 02.00. E alle ore 21.00, aperto a tutti, si terrà
nel cortile interno del Dicastero il concerto della Banda della Guardia di
Finanza.
Nell'invitarvi a partecipare, vorrei rivolgere un ringraziamento al
Sottosegretario Pier Paolo Cento per aver promosso e sostenuto
l'iniziativa, nonché ai volontari del Fai e del nostro Ministero che
contribuiranno al successo dell'evento.
Non mi resta che augurarvi buon divertimento."

In realtà, i lavoratori del MEF hanno veramente ben poco da divertirsi.
Non tanto per l'iniziativa veltroniana della notte bianca romana, anche se,
su questa, ci sarebbe molto da discutere.
Roma, come molti altre città del nostro paese è, da tempo, preda di
proposte politiche basate su stereotipi, banalizzazioni, autoritarismo e
negazione della diversità.
Questo, ha generato valori e comportamenti basati sulla supremazia e sulla
sopraffazione.
Una cultura intollerante e razzista che ha ottenuto, nel tempo, uno spazio
enorme per potersi insinuare e attestarsi sul territorio.
La sua avanzata è stata sostenuta anche da quell'idea di normalizzazione e
di revisionismo storico che vede i torturatori assomigliare sempre più ai
torturati.
Venti mesi, centotrentaquattro aggressioni.
Agli spettatori della "notte bianca" si propone l'ultimo racconto, quella
della morte del compagno Renato dopo una sera di festa.
Un ragazzo di 26 anni aggredito e assassinato all'interno di questo
contesto, per mano di questa cultura che ha, nell'odio e nell'eliminazione
del diverso, il suo collante.

Il ministro Tommaso Padoa Schioppa, quindi, da un lato "apre" le porte del
dicastero al pubblico e, dall'altro, le "chiude" sopprimendo interi uffici
periferici e gettando nello sconforto migliaia di lavoratori.
Girovagare la notte lungo i corridoi blindati e "zeppi" di telecamere,
allietati dalle marcette della fanfara, certamente non sarà, per i
lavoratori, un palliativo alla politica economica proposta con il DPEF e
alle anticipazioni della futura legge Finanziaria.

Pubblico impiego, enti locali, sanità, previdenza, questi sono i capitoli
di spesa sui quali il ministro TPS invoca misure strutturali tramite tagli
radicali e condivisi con i sindacati concertativi, Cgil, Cisl e Uil.
Affondo al sistema previdenziale pubblico e rilancio della previdenza
privata (attraverso lo scippo ai lavoratori del TFR), ticket sulle
prestazioni sanitarie e chiusura di presidi ospedalieri, disimpegno dello
Stato sul territorio con la chiusura delle sedi provinciali dei ministeri,
stanziamento irrisorio per rinnovare i contratti pubblici, blocco della
contrattazione integrativa.


Quindi, anziché redistribuire il reddito mediante una seria politica di
attacco all'evasione e all'elusione fiscale e, in generale, alle dimensioni
dell'economia sommersa e della rendita parassitaria, fondiaria e
finanziaria, si preferisce percorrere quella dello smantellamento delle
protezioni sociali e dei diritti universali dei lavoratori.
Un vero e proprio salasso che colpirà lo stato sociale e le fasce più
deboli della popolazione.

Insomma, vere notti in bianco, notti insonni, alle quali i lavoratori
risponderanno con lo SCIOPERO GENERALE.


Coordinamento Nazionale Ministero dell'Economia e delle Finanze
Via XX Settembre n.97 - 00187 - ROMA - piano terra, scala A, stanza n. 716
tel. 0647616129/6130 - fax 06233208972/0647614356/4369
www.rdbtesoro.it - info at tesoro.rdbcub.it




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