[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Amnistia e Indulto subito!!!
- Subject: Amnistia e Indulto subito!!!
- From: "Disobbedienti " <disobbedientimolise at libero.it>
- Date: Mon, 24 Jul 2006 10:44:04 +0200
AMNISTIA E INDULTO SUBITO! 11.000 provvedimenti giudiziari contro gli attivisti dei movimenti sociali. Le vaste proporzioni della rappresaglia giudiziaria contro le lotte sociali si è estesa dai manifestanti delle mobilitazioni noglobal di Napoli e Genova, o di quelle antifasciste di Roma e Milano, ai lavoratori e sindacalisti degli stabilimenti Fiat, del trasporto urbano e degli aereoporti precari, studenti, disoccupati. Persone che hanno bloccato le ferrovie contro la guerra, o le autostrade per difendere i propri territori a Scanzano, ad Acerra, a Termoli o in Val di Susa, senzatetto che hanno occupato le case e si sono mobilitati contro la svendita dei patrimoni pubblici e le speculazioni immobiliari, attivisti antirazzisti che hanno manifestato contro i Cpt, disoccupati e precari che hanno organizzato azioni contro l'esclusione, il carovita, il lavoro nero o interinale... Se le lotte sociali hanno sempre marciato su un crinale sottile che anticipa la legittimità futura impattando talvolta la legalità presente, storicamente l'amnistia è stata un mezzo per sanare gli attriti tra costituzione legale e costituzione materiale, tra le fissità e i ritardi della prima, e l'instabilità e il movimento della seconda. La scelta della "linea dura" contro il movimento si è accompagnata, negli ultimi anni, a una generale riduzione dei livelli delle garanzie e di tutela dei diritti di cittadinanza: rilancio dell'opera di contrasto alle libertà di movimento delle persone, ripresa degli indirizzi punitivi e proibizionisti sulle droghe, riemersione di orientamenti internanti nel trattamento del disagio mentale, campagne allarmistiche sulla insicurezza urbana, sulla microcriminalità, sull'emergenza terrorismo. In poche parole piena legittimazione della guerra e della repressione come principali strumenti di risoluzione dei conflitti. Sono 62.000 le persone detenute nelle carceri italiane; in 40.000 eseguono condanne penali fuori dalle mura, con le misure alternative alla pena, il quadruplo rispetto al 1990. Difficile, di fronte a questi numeri, non riconoscere il passaggio dallo "stato sociale" allo "stato penale" sul modello americano. E' venuto perciò il momento di chiudere questa lunga e disastrosa parentesi riportando il baricentro della politica dal penale al sociale, e mobilitarsi per: - Amnistia e indulto veri, senza limitarsi a provvedimenti timidi e inadeguati - La depenalizzazione dei reati connessi alle lotte sociali - Amnistia per i detenuti politici e gli esiliati - Abolizione di leggi vessatorie e classiste come la Cirielli e la Fini sulle droghe, la Bossi-Fini sull'immigrazione e le politiche di differenziazione carceraria. - l'abrogazione della legislazione d'emergenza sempre più spesso usata per colpire l'azione dei movimenti; - il ripristino del quorun a maggioranza semplice per l'amnistia, come indicava in origine l'art. 79 della costituzione; - la chiusura dei Centri di permanenza temporanea per gli immigrati Mentre in parlamento si discute con troppi compromessi di temi così importanti e delicati, spetta ai movimenti e ai cittadini mobilitarsi! __________________________ L'autoritarismo ha bisogno di obbedienza, la democrazia di DISOBBEDIENZA Conto Arancio al 4% fino a fine 2006 - Zero spese, soldi sempre disponibili. Aprilo subito <http://click.libero.it/ING>http://click.libero.it/ING
- Prev by Date: Newsletter n. 16 - Passepartout - Osservatorio sull'Immigrazione delle Province di Udine e Gorizia
- Next by Date: News
- Previous by thread: Newsletter n. 16 - Passepartout - Osservatorio sull'Immigrazione delle Province di Udine e Gorizia
- Next by thread: News
- Indice: