Premio Amnesty Italia 2006 - Vince Rwanda di Paola Turci



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Amnesty International
Voci per La Liberta' - Una Canzone per Amnesty

Comunicato stampa

PREMIO AMNESTY ITALIA 2006
VINCE RWANDA DI PAOLA TURCI

La 4ª edizione del PREMIO AMNESTY ITALIA e' stata vinta dalla canzone
Rwanda di Paola Turci. Il prestigioso premio indetto dalla Sezione
Italiana di Amnesty International e Voci per la Liberta' viene assegnato
ogni anno al brano che ha meglio saputo affrontare il tema dei diritti
umani. A vincere le tre edizioni precedenti erano stati Il mio nemico di
Daniele Silvestri (2003), Pane e coraggio di Ivano Fossati (2004) ed Ebano
dei Modena City Ramblers.

Gli altri 9 brani in gara quest'anno erano Ora o mai piu' di Giulio
Casale, Gambadilegno a Parigi di Francesco De Gregori, Holyland di Eugenio
Finardi, Mani in alto di Jovanotti, Sale dei Negrita, Gastarbeiter di Roy
Paci & Aretuska, Corpo a corpo dei Subsonica, Bomba innescata dei Sud
Sound System e Immi Ruah di Renato Zero.

La giuria, composta da critici musicali, rappresentanti di Amnesty
International e di Voci per la Liberta', ha premiato Rwanda (tratto
dall'album Tra i fuochi in mezzo al cielo - 2005) per il testo insieme
suggestivo e di denuncia, che ricorda all'opinione pubblica il 'genocidio
dei 100 giorni' durante il quale, nel 1994, nel paese africano venne
sterminato quasi un milione di persone.

Rwanda parla delle donne che hanno perso tutto, dei fiumi dalle acque
rosse del sangue dei cadaveri, del traffico irresponsabile di armi che
permise il genocidio, delle responsabilita' della comunita'
internazionale, che non intervenne per fermarlo.

'Sono particolarmente felice del conferimento di questo premio', ha
dichiarato Paola Turci. 'Da un punto di vista strettamente personale mi
gratifica profondamente ricevere un riconoscimento da un'associazione di
grande serieta', impegno ed efficacia come Amnesty International; da un
punto di vista sociale e civile, sento l'importanza di continuare a tenere
l'attenzione sulla strage in Rwanda; troppo poco se ne e' parlato a suo
tempo e ancora scottano il silenzio, la distrazione, forse l'indifferenza
dentro le quali si e' consumata quella tragedia'.

'Questo brano ricorda una delle piu' grandi tragedie che hanno
insanguinato la fine del XX secolo', ha commentato Paolo Pobbiati,
presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. 'Allora la
comunita' internazionale fu colpevolmente assente e ancora oggi ci
interroghiamo sulle reali motivazioni e dinamiche di quell'abominio.
Quanto accaduto successivamente in altri paesi africani dimostra quanto
.
E' promosso dalla ONG Gruppo per le Relazioni Transculturali, con il
sostegno del Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la
Cooperazione allo sviluppo, ed
è realizzato dall'Associazione URIHI, a cura di Giovanna Cossia e Marco De
Poli.

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Questo comunicato è inviato a tutti gli amici entrati in contatto con URIHI.
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PRESS RELEASE

Intrecci: sguardi sul mondo (Knots: glimpes on the world) no. 5/2005-2006 -
Our emigrants (10'25")

One hundred years ago Italy - and also Modena district, now one of the
richest in the world - suffered from a heavy situation of poverty.
About one hundred families of the Modenese Apennines decided to emigrate
towards the virgin lands of Southern Chile: a suffered departure, and one
hundred years spent among thousands of difficulties in the Capitan Pastene
settlement - from the name of the first Genoese Admiral of the Pacific
Ocean, in service of the Spanish Monarchy.
Today the 2,000 descendants of those emigrants - who still keep names and a
few food customs of their native country, recall with emotion and passion,
with a carts procession hauled by oxen, the historical vicissitudes of
their ancestors.


Intrecci
the monthly TV magazine on development issues and the relation between the
North and the South of the world, distributed, as from January 2000 by ADN
Kronos to some 100 local TV networks, has started again.
It is possible to see it on Arcoiris TV on the net:
<http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=4281>http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=4281,
and on satellite on Tuesday at 9 pm and on Wednesday at 8 am.

In the 39 episodes realized up to now, between 2000 and 2003, all available
in videocassette, we have faced themes such as: refugees, globalization,
debt, human rights, migration flows, children, humanitarian emergencies,
environment and development, rural women, "a different side" of Africa,
Pekin+5 (women's condition 5 years after U.N. World Conference),
"Migrants", "Distance solidarity", "Water", "Is another world possible?",
"Chocolate and coffee", "Indigenous people", "Women and positive actions",
"In Genoa!", "Against racism", "Between peace and war", "Old and new
slavery", "Information and development", "Far from home", "Voices from
Porto Alegre", "AIDS in Africa", "From the street to school", "Amazonia!",
"Women and environment", "Food Sovereignty, "Landless peasants", "Italy and
America", "Firenze, Europe, World...", "War and peace in Middle East",
"Voices and faces of forgotten wars", "AnotherTV is possible?", "Working
children" and "Water, a common good".

The first 4 programs of the Tv serial of 2005-2006: "The Ligurians and the
Pacific", "The year of microcredit", "Science's future"and "Planet's health"

Intrecci
is the first attempt in Italy to show the everyday life of the South of the
world and to find points of contact with our reality. The spectators have
the possibility to make suggestions and proposals and this will help to
broaden our glances out onto a world which is more and more interdependent.
They will also be offered the opportunity to discuss problems still
unsolved at the beginning of the new millennium.
Promoted by the NGO Gruppo per le Relazioni Transculturali, it is sponsored
by the General Direction for Cooperation and Development of the Ministry
for Foreign Affairs.
Realized by URIHI Association, by Giovanan Cossia and Marco De Poli.

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The above communication is sent to those who have contacted URIHI.
Should you prefer not to receive it any longer, please send back this
message with the words "please remove my name from your mailing list" in
the subject line.

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