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Congo / Bambini soldato: un dibattito realistico sulla possibile missione di pace dell'esercito tedesco!
- Subject: Congo / Bambini soldato: un dibattito realistico sulla possibile missione di pace dell'esercito tedesco!
- From: "Ass. popoli minacciati / Ges. bedrohte Voelker" <info at gfbv.it>
- Date: Fri, 10 Mar 2006 11:15:06 +0100
Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060310ait.html Congo / Bambini soldatoL'Associazione per i popoli minacciati chiede un dibattito realistico sulla possibile missione di pace dell'esercito tedesco
Bolzano, Göttingen, 10 marzo 2006L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede che il dibattito su una possibile missione in Congo dell'esercito tedesco venga condotta in modo realistico. I politici e rappresentanti dell'esercito tedesco promuovono timori infondati quando mettono in guardia da un possibile confronto con bambini soldato in Congo. Chi utilizza un argomento del genere, evidentemente non conosce né la geografia né la situazione militare del Congo. I bambini soldato combattono nel Congo orientale mentre la missione dell'esercito tedesco è espressamente prevista solo per la capitale Kinshasa. Mettere in guardia da un possibile confronto con bambini soldato è come parlare di Capo Nord per evitare un intervento in Sicilia. Se l'esercito tedesco è tanto preoccupato per un confronto con bambini soldato, stupisce allora che questo argomento non sia mai stato sollevato quando si parla dell'intervento in Afghanistan nonostante gli 8.000 bambini soldato che combattono in quel paese.
Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi in nessun paese del mondo sono morte più persone di morte violenta come in Congo. Negli ultimi anni 4,5 milioni di persone sono morte nel paese centroafricano per guerra, fame e perché costrette a lasciare la propria terra e la propria casa. Bisogna assolutamente fermare la violenza. Le elezioni, la cui sicurezza dovrebbe essere garantita dalle truppe dell'UE, costituiscono un passo importante verso la stabilità del paese e quindi verso una futura pace e il rispetto dei diritti umani in Congo.
=============================================================== Vedi anche:* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060306it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060210it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060206it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060124it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/051116it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040205it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030603it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030528it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/pigmei.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/uganda-it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/ruanda-it.html | www.gfbv.it/3dossier/africa/ruanda/ruanda.html
* www: www.monuc.org/Home.aspx?lang=en | www.ictr.org
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