Re: Un inglese ci spiega con candore che la cultura occidenta le è la peggiore, a eccezione delle altre



Ma scusate...chi ha il diritto di dire che una cultura è migliore dell'altra?
Proprio noi (inteso come occidente) che mandiamo i nostri soldati in 
giro per il mondo per imporre il nostro modello di democrazia e 
diventiamo occupatori per un nuovo colonialismo?
Riflettiamoci bene,please.
Ciao,
Davide

On 22 Feb 2006 at 19:38, associazione Amici di Lazzaro wrote:

> 
> un interssantissimo pezzo dal www.foglio.it;
> per chi opera nel sociale , l'analisi provocatoria è molto azzeccata.
> 
> 
> Gentili bugie
> Un inglese ci spiega con candore
> che la cultura occidentale è la
> peggiore, a eccezione delle altre
> 
> Londra. La correttezza politica si fonda
> su un certo numero di gentili bugie. Dire
> che altre culture hanno lo stesso valore della
> nostra è facile. Vivere conformemente a
> quest’affermazione è cosa diversa. Il vero
> relativista culturale dovrebbe essere felice
> di barattare senza battere ciglio il proprio
> stile di vita con quello di qualsiasi altra cultura.
> Visitando un villaggio rurale del Mali
> e assistendo all’infibulazione di una ragazza
> e sentendo un’altra giovane del luogo dire
> “Ciò che ci fanno non è terribile”, il vero
> relativista culturale risponderebbe più o
> meno in questo modo: “Anche da noi le cose
> vanno altrettanto male. Dovresti vedere
> le liste d’attesa per i ricoveri in ospedale.
> Per non parlare del traffico”. “Perciò praticano
> l’infibulazione anche su di voi?”, potrebbe
> chiedere la ragazza. “Beh, no, ma tutto
> è relativo, non è vero?”. “Se lo dici tu, certo”,
> penserà la ragazza, aggiungendo anche:
> “Non cercherò di fare cambiare i nostri costumi.
> Non mi piace l’idea di queste liste
> d’attesa. Credo che continuerò ad accettare
> la rimozione, culturalmente imposta, del
> mio organo del piacere”.
> Personalmente mi viene il voltastomaco
> quando un relativista culturale rimane ancorato
> al proprio credo e dice a una donna
> saudita che contare la metà di un uomo davanti
> a un tribunale regolato dalla legge
> islamica è un fenomeno culturale che ha lo
> stesso valore del fatto di avere giurie miste,
> come avviene in questo paese. Dopo tutto,
> pensa quello, diversità significa invariabilmente
> “diverso ma con lo stesso valore”.
> Non può mai significare “diverso e talvolta
> meglio, talvolta peggio”.
> Infibulazione? Dovreste provare il traffico
> Lo scambio delle culture sarebbe uno
> choc anche per i sostenitori del relativismo
> culturale. Ma con un certo periodo di acclimatamento
> una relativista che si rispetti sarebbe
> felicissima di farsi mutilare i genitali
> e di essere costretta a indossare una cintura
> di castità. Dopo tutto, questi costumi
> non sono né meglio né peggio di quelli della
> cultura inglese, dove le donne possono
> mantenere integri i propri genitali e non sono
> costrette a indossare soffocanti cinture
> di castità. “Come puoi criticarli – è una cosa
> estremamente arrogante”, mi sembra già
> di sentirli replicare. Ma mi piace pensare
> che, se fossi una donna cresciuta in Arabia
> Saudita ma a conoscenza della cultura inglese,
> farei di tutto per creare una cultura
> più simile a quella che noi, in questo paese,
> diamo per scontata. Può anche essere una
> cosa arrogante, ma sono orgoglioso di vivere
> in un paese in cui lo stupro non viene
> classificato come adulterio, dove una vedova
> non deve essere “purificata” per essere
> stata così sfortunata da perdere il marito e
> dove indossare il burka è una libera scelta.
> Naturalmente, molti caratteri della cultura
> “occidentale”, e specificamente di quella
> inglese, sono orribili. Sono spesso meno
> validi delle alternative che altre culture
> hanno da offrire. La nostra moda dei paparazzi,
> la nostra lascivia, la nostra “cultura
> del bere”, la decisione di dimenticare la nostra
> storia precedente alla Seconda guerra
> mondiale (tanto quella buona quanto quella
> cattiva) sono, per usare un eufemismo,
> fatti spiacevoli. L’iconoclastia in questo paese
> ha raggiunto livelli estremi, e lo stesso
> vale per l’aggressione alla gentilezza.
> Ma se confronto i difetti della nostra cultura
> con quelli di altre culture, non posso
> fare a meno di riconoscere una chiara gerarchia
> tra la cultura occidentale e tutte le
> altre. In alcune parti dell’Africa continua a
> esistere la schiavitù. Meknes, in Marocco, è
> stata costruita da parte di quel milione di
> schiavi bianchi che vivevano in Nordafrica.
> E così via. Quando si tratta delle virtù, ce ne
> sono alcune che noi, in occidente, riteniamo
> così giuste e inalienabili che la diamo per
> scontate e riteniamo che non ci sia più bisogno
> di combattere per ottenerle. Pensiamo
> ancora che la battaglia per la libertà di parola
> sia stata vinta in modo così completo
> da non richiedere di mettere sotto pressione
> le culture che non la garantiscono.
> Tancredi Newbury