La Sanpaolo non doveva vendere le quote Fiat.Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: La Sanpaolo non doveva vendere le quote Fiat.Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Tue, 31 Jan 2006 21:18:30 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la
speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento sulla Banca Sanpaolo per il
quale chiede il vostro aiuto; si tratta di ricordare alle Banche che il
loro denaro è dei cittadini, e i doveri conseguenti. Gl'indirizzi:
Presidente Enrico Salza, Sanpaolo IMI, Piazza San Carlo 156, 10121 Torino/ infomedia at sanpaoloimi.com Amministratore Delegato Alfonso Iozzo Direttore Generale Pietro Modiano Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la
Speranza Lecce Al Presidente della banca Sanpaolo-IMI Enrico Salza all’Amministratore Delegato Alfonso Iozzo Al Direttore Generale Pietro Modiano e p.c. all’Amministratore Delegato FIAT Sergio Marchionne La Sanpaolo
non doveva vendere le quote FIAT Con grande sorpresa abbiamo letto che la Banca Sanpaolo aveva messo sul mercato le sue quote FIAT, acquisite – come anche altre banche – in una fase di particolare difficoltà della grande impresa torinese; provocando anche un ribasso del titolo. E lo aveva fatto senza nemmeno avvertire l’amministrazione della FIAT stessa. Come cittadini ci siamo sempre preoccupati delle sorti della maggiore impresa italiana, della più importante in un settore strategico come quello dell’automobile; in quanto costituisce un patrimonio della nazione, una fonte di lavoro e di ricchezza. Molti studiosi oggi pensano che – come avviene in altri paesi – le imprese, specie le maggiori, debbano sempre più sviluppare la loro consistenza sociale, e quindi evolvere verso la forma di Public Company, con partecipazioni delle regioni, degli enti locali, e delle banche in modo particolare. Perché le banche raccolgono il denaro dei cittadini, il nostro denaro, e hanno quindi un particolare dovere d’intervento là dove insorgono difficoltà che possono turbare la compagine sociale. In questo caso, poi, si trattava della maggiore banca torinese, che aveva, ed ha tuttora, un dovere particolarissimo verso una grande impresa che con la città di Torino in certa misura s’identifica, con la sua storia economica e sociale. Una banca che raccoglie anzitutto il denaro dei cittadini torinesi, e con loro contrae particolari doveri. Il Movimento, e con noi molti altri, non può giudicare che con particolare severità questo gesto; e si attende che l’amministrazione della Sanpaolo prenda coscienza dei suoi doveri sociali, dei suoi doveri verso le imprese torinesi, e verso la FIAT in particolare. Lecce, il 30 gennaio 2006 per il Movimento, il Responsabile
Prof. Arrigo Colombo Via Monte S.Michele 49,
73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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