Non si può approvare la legge che sopprime l'appello.Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: Non si può approvare la legge che sopprime l'appello.Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Wed, 18 Jan 2006 23:26:21 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la
speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento presso il Presidente Ciampi, per il
quale chiede il vostro aiuto; può essere spedito da ciascuno come proprio, anche
modificandolo. Gl'indirizzi:
Presidente Carlo Azeglio Ciampi, Palazzo Quirinale, 00187 Roma / presidenza.repubblica at quirinale.it (nome, cognome e indirizzo del mittente sono obbligatori) Pres. Corte Costituzionale Annibale Marini, Piazza
del Quirinale 41, 00187 Roma/ segreteria.generale at cortecostituzionale.it
Vice Presidente CSM Virginio Rognoni, Piazza Indipendenza 6, 00185 Roma/ segvpres at cosmag.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la
Speranza Lecce Al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi Al Presidente della Corte Costituzionale Annibale Marini Al Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Virginio Rognoni Ai cittadini italiani La legge che
sopprime l’appello non può essere approvata La maggioranza parlamentare continua imperterrita a varare queste “leggi della vergogna”, come le chiama un magistrato. E il risentimento tra i magistrati è forte; ma forte è anche il risentimento tra i cittadini onesti, che vedono orrendamente imbrattata la dignità morale della nazione, umiliata la nazione di fronte all’Europa e al mondo. Per cui a poco vale lo sforzo del Presidente di risvegliare l’identità e l’orgoglio degl’italiani, se poi lascia che l’Italia sia bistrattata nel modo più indegno. Anche questa legge è stata fatta unicamente per Berlusconi – la stampa lo dice con estrema chiarezza – per impedire che i magistrati interpongano appello alla sentenza per il caso SME, la quale benevolmente lo assolveva dall’accusa di corruzione. Ed è stata fatta sovvertendo l’ordinamento giuridico, e cioè i tre gradi che sono aperti ad ogni processo. E perché il pubblico ministero in caso di assoluzione non può interporre appello, mentre lo può la difesa in caso di condanna; non lo può l’istituzione, mentre lo può il privato; non lo può la parte lesa mentre lo può quella che lede (un bel paradosso), sovvertendo l’ordine e creando una fondamentale disparità. E perché poi la Cassazione sarebbe costretta a un tipo d’intervento che non risponde ai suoi compiti. Una legge così bassamente eversiva non può essere approvata. La legge “ad personam”, che il capo della maggioranza fa per se stesso a danno di tutti gli altri, dell’intera nazione, contrasta col principio di eguaglianza dei cittadini (l’art. 3 della Costituzione); ma contrasta con la natura stessa della legge, che è per il bene della nazione e non può essere a suo danno per favorire il singolo. È la nazione che detiene la sovranità, e la delega per il suo bene, non per il suo danno a vantaggio del singolo. La natura della legge viene così stravolta. Nessuna siffatta legge “ad personam” può essere ammessa, in quanto contrasta con l’intero impianto della democrazia e del suo diritto. Per questo non c’è bisogno che il Presidente si affanni a trovare punti precisi della Costituzione che ne siano toccati. Purtroppo il Presidente ha approvato molte di queste leggi. Il Movimento si attende un deciso rifiuto di questa legge indegna e di ogni altra legge consimile. Lecce, gennaio 2006 per il Movimento, il responsabile
Prof. Arrigo Colombo Via Monte S.Michele 49,
73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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