delocalizzazione e responsabilità del sindacato.
- Subject: delocalizzazione e responsabilità del sindacato.
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Sat, 14 Jan 2006 02:48:57 +0100
Movimento per la società di giustizia e per la
speranza
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo intervento presso il Sindacato di fronte alla
minaccia di delocalizzazione di una importante industria di elettrodomestici;
per il quale chiede il vostro aiuto.
Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza Lecce Ai Segretari dei Sindacati Confederali CGIL, CISL, UIL Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta, Luigi Angeletti Ai Segretari dei Sindacati Metalmeccanici FIOM, FIM, UILM Gianni Rinaldini, Giorgio Caprioli, Antonino Ragazzi Ancora la
delocalizzazione e le responsabilità del Sindacato È di qualche giorno fa la notizia che un’altra impresa storica di elettrodomestici, la Candy, ha deciso di trasferire in Cechia, entro il 2006, uno stabilimento che impiega 500 persone. Ci domandiamo se questo trasferimento è stato deciso unilateralmente dall’impresa, o se è stato discusso coi lavoratori; se il Sindacato è intervenuto per richiamare l’impresa ai suoi doveri verso i lavoratori, come verso la comunità locale e la nazione. Se non lo ha fatto, lo deve fare sollecitamente. All’impresa dev’essere detto con chiarezza che il suo patrimonio non appartiene ai soli azionisti, ma anche e ancor più ai lavoratori, che l’impresa hanno costruito e sviluppato; e alla comunità locale che vi ha concorso creando infrastrutture; alle banche e a tutti i cittadini che nelle banche depositano il loro denaro, quel denaro che alle imprese viene poi prestato; e a tutta la nazione che le imprese asseconda e sostiene con aiuti e facilitazioni fiscali. L’impresa è un fatto sociale. È tempo che abbia fine questo pregiudizio per cui l’impresa appartiene soltanto ai padroni; che di essa e delle sue sorti, nei momenti importanti che intervengono lungo la sua esistenza, solo i padroni decidono; che i lavoratori devono soltanto subire le loro decisioni. Bisogna che il sindacato s’impegni in una campagna mediatica per inculcare e diffondere l’idea dell’appartenenza sociale delle imprese. E anche una legge in proposito – comprensiva pure dei problemi di delocalizzazione – dev’essere preparata, per essere presentata al parlamento, se si pensa che questo parlamento abbia sufficiente sensibilità per questi problemi. In ogni caso dovrebb’essere discussa col Centro del Programma di Prodi, per essere presentata poi nella prossima legislatura. Ma i casi che nascono e premono nel frattempo, devono essere sollecitamente affrontati. Il Movimento chiede al Sindacato un deciso intervento nel caso Candy, e ancor più l’affrontamento del problema nei media e l’impegno per un’adeguata legislazione. Lecce, gennaio 2006 per il Movimento, il responsabile
Prof. Arrigo Colombo Via Monte S.Michele 49,
73100 Lecce, tel/fax 0832-314160 |
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