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Guantanamo, quattro anni di troppo. Amnesty rivela nuove testimonianze di tortura
- Subject: Guantanamo, quattro anni di troppo. Amnesty rivela nuove testimonianze di tortura
- From: press at amnesty.it
- Date: Wed, 11 Jan 2006 16:31:13 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS03-2006 GUANTANAMO, QUATTRO ANNI DI TROPPO. AMNESTY INTERNATIONAL RIVELA NUOVE TESTIMONIANZE DI TORTURA In occasione del quarto anniversario del primo trasferimento di detenuti a Guantánamo Bay, Amnesty International ha rivelato nuove testimonianze sull'uso della tortura e dei maltrattamenti ai danni dei prigionieri nel centro di detenzione Usa in territorio cubano. Le testimonianze comprendono quella del primo detenuto trasferito a Guantánamo, Jumah al-Dossari, 32 anni, originario del Bahrain, arrestato dalle forze Usa in Afghanistan, imprigionato nella base aerea di Kandahar e poi trasportato a Guantánamo nel gennaio 2002. Il suo racconto, corroborato da quelli di altri ex prigionieri di Guantánamo, contiene denunce di torture e maltrattamenti di tipo fisico e psicologico compiuti dal personale Usa nei suoi confronti e ai danni di altri detenuti, in Afghanistan e nella stessa Guantánamo. 'A Guantánamo circa 500 uomini vengono trattati con un disprezzo completo e profondo, di un genere che nessuno dovrebbe essere costretto a subire. Non sorprende il fatto che, dopo anni di incertezza sul proprio destino, alcuni prigionieri abbiano espresso l'intenzione di morire piuttosto che rimanere nella prigione a tempo indeterminato' - ha dichiarato Amnesty International. L'organizzazione per i diritti umani ha reso noti ulteriori dettagli sui casi di Sami al Hajj, giornalista di Al-Jazeera trasferito a Guantánamo dopo essere stato in prigione a Bagram e a Kandahar, Afghanistan, e di Abdulsalam al-Hela, uomo d'affari dello Yemen soggetto a 'consegna straordinaria' e a detenzione in un centro segreto prima di essere imprigionato a Guantánamo. Oggi, migliaia di soci di Amnesty International in una quarantina di paesi invieranno petizioni al presidente Bush e al procuratore generale González per chiedere un giusto processo per tutti i prigionieri di Guantánamo e un'indagine su tutte le denunce di torture e maltrattamenti nel centro di detenzione. 'Non c'e' via di mezzo su Guantánamo. Deve essere chiusa, cosi' come deve essere avviata urgentemente un'inchiesta sulle decine di denunce di torture e maltrattamenti che hanno avuto luogo dal 2002' - ha concluso Amnesty International. Le storie e le testimonianze sui detenuti di Guantánamo sono reperibili in inglese ai seguenti indirizzi: USA: Testimony of Guantánamo detainee Jumah al-Dossari http://web.amnesty.org/library/Index/ENGAMR511072005 USA: Who are the Guantánamo detainees - Jumah al-Dossari http://web.amnesty.org/library/Index/ENGAMR511292005 USA: Who are the Guantánamo detainees - Sami al Hajj http://web.amnesty.org/library/index/ENGAMR512072005 USA: Who are the Guantánamo detainees - Abdulsalam al-Hela http://web.amnesty.org/library/index/ENGAMR512062005 FINE DEL COMUNICATO Roma, 11 gennaio 2006 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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