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Newsletter N° 8 - Dicembre 2005 - a cura di Serena Fuart
- Subject: Newsletter N° 8 - Dicembre 2005 - a cura di Serena Fuart
- From: "Libreria delle donne di Milano" <info at libreriadelledonne.it>
- Date: Tue, 3 Jan 2006 22:24:39 +0100
Newsletter N° 8 - Dicembre 2005 - a cura di Serena Fuart. http://www.libreriadelledonne.it/ In questo periodo di vicissitudini politiche sui temi aborto e PACS, la Libreria delle donne è stata in ascolto del pensiero delle donne e ha prodotto incontri di riflessione e scritti. Sono state create sul sito, quindi, due sezioni interamente dedicate. Aggiornamenti inoltre nelle sezioni La costola di Eva e il Pomo di Adamo, Stanza di attenzione amorosa al Burkina Faso, LiberArte e Paradiso -------------------------------------------------------------------------- Dal “Cosa c’è di nuovo” (http://www.libreriadelledonne.it/news/news.htm) -------------------------------------------------------------------------- ABORTO Disponibili gli interventi di Sara Gandini e Laura Colombo relatrici dell’incontro ‘Sessualità, maternità, procreazione, aborto’ del 20 novembre in Libreria. Dopo un accurato e attento inquadramento storico sulla questione dell’aborto, Laura si chiede cosa fare e come procedere. “Il movimento delle donne non ha mai avuto, per fortuna a mio avviso - scrive - una compattezza e una risposta univoca. Accanto a una risposta di tipo “movimentista”, che pure ritengo importante, si è sempre affiancata la necessità di parlare, approfondire, discutere, fare ricerca. E queste esigenze, accompagnano anche la storia della 194”. Il punto fondamentale nell’articolo di Sara è la l’avvenuta libertà femminile e la sua proposta è che non si possa lasciar fuori gli uomini da questa lotta. Dopo aver ampiamente discusso le argomentazioni che portano alle diatribe sulla 194, scrive: “grazie al femminismo abbiamo conquistato una libertà che ha permesso una consapevolezza e una contrattualità all'interno della coppia che rende sempre più esplicita e di valore la disparità fra i sessi. La forza acquisita dalle donne ha inoltre portato un guadagno anche per gli uomini grazie alla scoperta di una sessualità poliedrica, in cui l'altra è divenuta un soggetto autorevole con precise richieste. Però rispetto agli anni 70 tante cose sono cambiate ma soprattutto è cambiata l'interpretazione delle cose, lo sguardo sulla realtà. Una volta si parlava molto della frigidità, ora dell'impotenza o dei problemi legati alla fecondità. Noi vorremmo interpretare il presente, partendo dalle conquiste del passato.” ‘Che cosa significa la strana pantomima maschile intorno alla legge 194?’ si chiede Luisa Muraro nel suo articolo dall’omonimo titolo. “È piuttosto evidente che c'entrano le elezioni politiche, ma non è l'essenziale...- dice Luisa - …in gioco c'è dell'altro. Dietro alla pantomima intorno alla 194 e a questioni come i Pacs, l'omosessualità, le tecnologie della riproduzione, è riconoscibile il tentativo di alcuni, non ancora un movimento, a sviluppare una proposta culturale che prenda il posto lasciato vuoto dalla fine del comunismo e che ne elimini ogni possibile eredità. Si voltano dalla parte del cattolicesimo, perché la destra, in Italia, non ha una vera tradizione culturale, mentre la Chiesa indubbiamente ce l'ha, grande e variamente orientabile, non di rado a destra, oltre al fatto che le tematiche religiose servono a rivestire la miseria simbolica del liberismo”. Oriella Savoldi, della Segreteria Flai Cgil Lombardia, sulla nuova indagine sull'applicazione della 194 si esprime così: in gioco è la libertà femminile e con essa la qualità dei rapporti fra uomini e donne, della loro convivenza e quella del mondo che condividiamo. http://www.libreriadelledonne.it/news/194.htm PACS, MATRIMONI, LIBERTA’ “Le ultime indagini demografiche danno risultati abbastanza impressionanti. Il matrimonio è al minimo storico, nell'ultimo decennio il numero delle unioni di fatto è salito a 550.000 circa, il doppio dei matrimoni (rapporto ISTAT). In Europa una creatura su tre nasce in una coppia di fatto (Eurostat 2004) – scrive nel suo intervento Vita Cosentino e continua: “sono favorevole ai Pacs perché in qualche modo recepiscono - nei limiti di quello che può fare una legge - la libertà che già donne e uomini comuni si sono presi e, se non c'è più il matrimonio come unico modello sociale, si può creare nella società una dinamica viva tra le scelte di vita che ciascuna, ciascuno intende portare avanti, eterosessuale o omosessuale che sia. E questo a mio modo di vedere farà bene allo stesso matrimonio, che viene restituito a una scelta libera e dunque di valore”. L’intervento di Vita è stata l’introduzione all’incontro Matrimoni, Pacs e libertà di cui, insieme a Luisa Muraro, è stata relatrice. Sull’affidarsi alla legge, Luisa Muraro mette in guardia: “c'è il pericolo di esproprio dei propri desideri e della propria esperienza nel momento in cui si affida la loro interpretazione e realizzazione alla politica, intendo quella dei politici di professione, compresi i porta parola e rappresentanti vari, compresi i cosiddetti esperti e gli autori di libri di inchiesta, compresi i mezzi di comunicazione che si incaricano di rappresentare e di ‘portaparolare’. La democrazia, lo sappiamo, è sempre più finta, a prescindere dalla buona volontà delle persone” Luisa Muraro fa riferimento a Simone Weil per parlare delle ‘conseguenze pericolose’ della strada dei diritti. Si sa - dice Luisa - che la coercizione sociale che oltrepassa certi limiti, provoca un rigetto” http://www.libreriadelledonne.it/news/PACS.htm -------------------------------------------------------------------------- Dalle nostre stanze (http://www.libreriadelledonne.it/Stanze/stanze.htm) -------------------------------------------------------------------------- ********************************** ATTENZIONE AMOROSA AL BURKINA FASO ********************************** QUANDO LA VITA DIPENDE DA UNA TARIFFA DOGANALE Due brevi articoli di Fernando Gualdoni dedicati ai problemi dell'economia del Burkina Faso nel contesto della globalizzazione (tratti dall'inserto domenicale del quotidiano spagnolo El Pais dell'11 dic. 2005 e tradotti in italiano da Clara Jourdan ). http://www.libreriadelledonne.it/Stanze/Burkina/Articoli/elpais111205.htm ************************************ LA COSTOLA DI EVA E IL POMO D’ADAMO ************************************ La violenza contro le donne riguarda innanzitutto gli uomini. Aprire un conflitto interno al maschile è una questione politica centrale per Stefano Ciccone La violenza contro le donne non è infatti riducibile alla devianza di maniaci o marginali contro i quali alimentare risposte emergenziali che, paradossalmente, alimentino politiche securitarie - scrive Ciccone - Riguarda tutte le latitudini del nostro paese, la provincia come le grandi città, tutte le classi sociali e i livelli di istruzione. E avviene all’interno delle famiglie e delle coppie. Delle violenze maschili contro le donne dicono molte cose sulla nostra società e le relazioni che viviamo. Per questo è importante la scelta di ‘Liberazione’ di continuare a proporre un dibattito che chiama in causa donne e uomini. http://www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Liberaz091205.htm -------------------------------------------------------------------------- Inviamo questa newsletter a seguito di contatti diretti. Se non vuoi ricevere altre comunicazioni mandaci una email scrivendo REMOVE nel campo Oggetto. --------------------------------------------------------------------------
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