lettera aperta al ministro Storace



Ricevo e inoltro linda

Lettera aperta al Ministro Storace
Napoli, 23/11/05


Le suffragiste (senza voler arrivare alle "donne sapienti" che seppero
spostare modellare in ogni tempo gli eccessi ed i massimalismi della
politica, richiamandola anche con un altissimo pensiero alla quotidianità
dei problemi) nella lotta prima e poi con la conquista del voto per tutte
le donne, fecero compiere il primo passo alla democrazia, quella del vero
suffragio universale. Le madri della democrazia di tutti, beneficio del
quale nemmeno Lei ministro può dubitare, si trovarono spesso a dover
argomentare, nel loro doloroso e lunghissimo percorso (gli italiani anche
sulla concessione del voto non si distinsero per tempestività), in modo
aspro che il pensiero, le decisioni, il voto delle donne non erano
influenzabili da contingenze futili di origine umorale e, per così dire,
basati su capricciose casualità. È di una certa bizzarria, per noi oggi,
assistere a discussioni che ancora mettano in dubbio la capacità delle
donne di decidere per se stesse. Di bizzarria si tratterebbe, se i
drammatici sviluppi di una perversa tutela non fossero pagati, a volte
anche con la vita, dalle donne. Le sue proposte Ministro, e non voglio
credere che Lei le faccia per puro calcolo elettorale in favore della CEI,
denotano (e la penso, anche in questo, solo ignaro ed incolpevolmente, per
mala educazione, maschilista) una nulla conoscenza delle competenze e del
lavoro dei consultori.
Niente di ciò che lei prefigura e dice potrà mai aver riscontro nella
pratica, e nulla anche di quanto va, da anni, malamente agendo il Movimento
per la vita. In modo del tutto evidente, i ferventi membri di questo
movimento, non hanno nessuna conoscenza dell'applicazione della legge 194
che, appunto essendo una delle migliori del mondo, ha ottenuto la sconfitta
dell'aborto clandestino (e mercificato) ed ha ottenuto i più bassi tassi
abortivi in Europa. Solo per inciso vorrei tra l'altro significarle, che
nel nostro paese è altissima l'attenzione alle suggestioni che collegano
l'assunzione di un nome, di associazioni e partiti, all'assunzione delle
relative tradizioni. Il Movimento per la vita, per l'appunto, in America,
si è reso responsabile di gravissimi reati, dall'omicidio di ginecologi,
all'incendio doloso di intere strutture sanitarie. Penso che il Ministero
dovrebbe prendere le distanze da un richiamo nominale ad una simile pratica
politico-criminale. Ritornando all'aspetto socio-sanitario legato alle
pratiche abortive, le condizioni minime per la dissuasione , che Lei come
attivista è libero di praticare da subito a patto che rinunci al suo
dicastero, per quanto riguarda l'IVG per "disperazione" (che la rete delle
donne ha saputo invece affrontare anche accogliendo con fiducia e
solidarietà donne sole con figli "eterologi") sappia che la disperazione
delle donne oggi è in diretta relazione con contratti di lavoro così poco
flessibili che, appena ad una donna si aggiunge il peso di una gravidanza,
si spezzano. L'ho sentita parlare di misure a favore della riduzione dei
tagli cesarei: la invito a prendere visione dei dati dell'Istituto
superiore di sanità che indicano il maggior ricorso al bisturi selvaggio
nella sfera del privato convenzionato. Vede bene che Lei può affrontare da
subito questa piaga, realizzando tra l'atro un risparmio . Altro che
impiego di nuove risorse. Mi permetto di essere maliziosa solo in
un'osservazione: questo governo non ha mai mostrato tanto interesse per la
sanità al femminile e per i consultori. Anzi le vorrei ricordare che
l'ultimo Ministro della sanità ad accuparsene, peraltro con competenza e
serie prospettive, fu l'On. Rosi Bindi. Non voglio apparirle troppo
nostalgica, né abusare del suo tempo, quindi le chiedo di continuare a
guardare avanti e riconsiderare le sue prospettive elettorali: metà dell'
elettorato di destra è donna, e consideri che molte delle elettrici che si
espressero per "la maternità libera e responsabile" della 194 erano
cattoliche, come sicuramente lo sono molti di quegli uomini che non
vogliono veder riemergere la piaga dell'aborto clandestino. Quanto
all'impiego di volontari nei consultori la prego di essere molto attento al
fatto che sarebbe assolutamente inaccettabile, a mio modo di vedere, il
finanziamento "a progetto" di simili iniziative. Lo dico perché sul
principio della sussidiarietà noi cittadine e cittadini spesso ci troviamo
a pagare i costi di missioni che spesso sfociano nel mero finanziamento del
culto religioso, con nullo beneficio dei così detti utenti. Mi auguro per
lei quello che per altri versi spero mi auguro per la Chiesa cattolica: che
trovi in sé la forza di ridimensionare le sue aspirazioni politiche e di
espansione, su materie che non le competono, e che sappia rinunciare ad
imporre per legge regole che le donne di questo paese hanno cambiato per
tutti. Io sono libera da ogni vincolo istituzionale-religioso e per questo
non nutro particolari antipatie per nessun sacerdozio, ma diffido, mi
scusi, da chi con responsabilità di governo si lascia trasportare da
suggestioni di comando sulla vita più intima delle persone che, mi creda,
delle radici cattoliche sentono sempre di più il peso e l'ipocrisia.
Spero di non aver usato un linguaggio a Lei troppo estraneo, in modo che su
almeno qualche riga possa riflettere, allontanando da sé l'idea che le
donne parlino e decidano per capriccio. La ringrazio dell'attenzione, e la
prego di dedicare un po' di tempo alla sua vita personale ed al riposo,
astenendosi dal fare inutili procedure per bloccare l'RU alla frontiera. Si
riposi Ministro, e faccia invece lavorare i chimici al controllo delle
confezioni di alimenti per bambini.
La saluto, non posso aggiungere la frase di rito "buon lavoro" perché mi
macchierei di quell'ipocrisia suicida che sarebbe ora non pesasse più anche
nelle Istituzioni .

Stefania Cantatore (Udi di Napoli- Donne Laiche di Sinistra)