manifestazione per i migranti



Per la libertà e i diritti dei migranti




                     

Una manifestazione nazionale per una nuova Italia

3 Dicembre 2005, ore 14

Piazza della Repubblica – Roma





per adesioni
<http://it.f252.mail.yahoo.com/ym/Compose?To=reti.migranti at libero.it>reti.migranti at libero.it

<http://www.retimigranti.org/>www.retimigranti.org







La vita di molte migliaia di persone è quotidianamente negata da una
legislazione razzista, dalle politiche proibizioniste e repressive, dalle
logiche emergenziali.

Donne e uomini migranti continuano a morire in un’Europa sempre più
disseminata di carceri: nel rogo di Amsterdam, sulle frontiere di Ceuta e
Melilla, nelle tragedie del mare.



Donne e uomini migranti vengono quotidianamente privati della propria
libertà e di ogni diritto nei centri di permanenza temporanea: il diritto
speciale dei migranti, la detenzione amministrativa, sono l’espressione
massima di quello “stato di eccezione” che sta minando la democrazia.

Sui migranti si sperimenta oggi la costruzione di una società
dell’esclusione in cui si intrecciano precarietà del lavoro e della vita,
autoritarismo e repressione.

La legge Bossi-Fini, che subordina il rinnovo dei permessi di soggiorno a
un contratto di lavoro ha reso ancora più evidente quello che era chiaro
già da tempo: i migranti non sono considerati persone, soggetti che
vogliono affermare i propri diritti sociali e politici, ma mera forza
lavoro, da usare, costringere nei centri di detenzione o espellere a
seconda delle esigenze del mercato e di un modello economico e sociale
sempre più iniquo.

L’intreccio con la legge 30 sul mercato del lavoro non ha fatto altro che
aumentare drammaticamente la precarietà, imponendo di ripetere le pratiche
per il rinnovo del permesso di soggiorno sempre più spesso, aggravando i
tempi di attesa, mentre il vincolo della certificazione delle condizioni
abitative dà ai datori di lavoro un ulteriore strumento di ricatto sulla
vita di donne e uomini migranti.



Le vicende degli ultimi mesi con l’acuirsi delle logiche emergenziali,
l’approvazione del pacchetto Pisanu e la proposizione dell’equazione fra
immigrazione clandestina e terrorismo, non hanno fatto che aggravare questa
condizione. Le logiche di guerra hanno sempre bisogno di capri espiatori.
Allo stesso tempo centinaia di persone subiscono con sempre maggiore
accanimento le conseguenze penali delle legittime azioni, portate avanti in
questi anni per cancellare dai nostri territori i CPT e i Centri di
Identificazione e per chiederne la chiusura dentro e fuori l’Europa. E’
parte del nostro percorso la rivendicazione dell’amnistia per i reati
legati alla clandestinità e alle lotte sociali.

Ma è cresciuta anche la consapevolezza dell’inaccettabilità di tutto
questo, della necessità di aprire una stagione nuova che conquisti diritti
e libertà per i migranti, che ponga fine all’imbarbarimento della società.



Le mobilitazioni dei migranti contro la legge Bossi Fini, per i propri
diritti, le iniziative delle realtà sociali e sindacali che hanno costruito
vertenze contro la precarietà, le esperienze istituzionali partecipative
hanno contribuito in maniera decisiva ad affermare la necessità di un
cambiamento radicale delle scelte politiche e legislative. 

La netta opposizione alla legge Bossi-Fini, a qualsiasi ipotesi di ritorno
della Turco Napolitano, al legame tra permesso di soggiorno e contratto di
lavoro, ai CPT e alle espulsioni e deportazioni di massa, la rivendicazione
della libertà di muoversi e di restare per  i migranti  potranno trovare
forza solo se uomini e donne migranti saranno ancora una volta, in massa,
protagonisti delle loro lotte.



Per questo chiamiamo il movimento dei migranti, il movimento antirazzista,
antiliberista e pacifista, a una nuova mobilitazione generale, a una
settimana di iniziative territoriali a novembre contro il decreto di
attuazione della Bossi-Fini,  alla manifestazione nazionale  il 3 dicembre
a Roma:



- per la chiusura definitiva dei Centri di Permanenza Temporanea e dei
Centri di Identificazione

- per l’abrogazione della legge Bossi-Fini, senza che si torni alla
precedente Turco-Napolitano e alla cultura che l’ha ispirata

- per la rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il
contratto di lavoro

- per una legge in materia di asilo politico che tuteli realmente i
richiedenti asilo e i rifugiati

- per la cittadinanza di residenza e il diritto di voto per tutti i migranti

- per il rilascio e il rinnovo immediati di tutti i permessi di soggiorno,
per la regolarizzazione permanente di tutti i migranti in Italia, per la
libertà di circolazione

- per fermare tutte le espulsioni e gli accordi di riammissione

- per l’abrogazione di tutti i reati connessi alla clandestinità, per la
non punibilità ovvero l’amnistia-indulto per i reati legati alle lotte
sociali

- per  l’abrogazione della legge Pisanu.








<http://us.rd.yahoo.com/mail_it/taglines/*http://it.mail.yahoo.com>Yahoo!
Mail: gratis 1GB per i messaggi, antispam, antivirus, POP3