I: LETTERA APERTA ALLE MOGLI DEI POLITICI-- RITA CAPPONI- 339 1159790-questa lettera si puo' riprodurre a livello locale.



Ricevo ed inoltro volentieri. Cari saluti Linda Santilli

LETTERA APERTA


Franca Ciampi

Livia Andreotti

Veronica Berlusconi

Lella Bertinotti

Patrizia Boselli

Manuela Bossi

Azzurra Caltagirone

Rosaria Cesa

Giuseppa Cossiga

Emilia Cossutta

Scilla Craxi

Linda D'Alema

Susanna Di Pietro





Gabriella Diliberto

Donatella Dini

Anna Serafini Fassino

Daniela Fini

Daniela La Malfa

Sandra Lonardo Mastella

Anna Parisi

Antonia Pera

Carla Pertini

Flavia Prodi

Barbara Palombelli Rutelli

Marianna Scalfaro

Vichy Segni

Flavia Veltroni


Carissime,

certamente anche voi sarete rimaste indignate e offese per il voto quasi
unanime dei deputati che hanno respinto gli emendamenti presentati da
maggioranza e opposizione, finalizzati a dare concreta attuazione
all'art. 51 della Carta Costituzionale.

Indignate per il voto che nega le pari opportunità alle donne ed offese
per il comportamento con il quale molti hanno festeggiato l'esito delle
votazioni.

Abbiamo pensato di rivolgere un appello al Presidente Ciampi, quale
garante dei diritti di cittadine e cittadini.

L'appello sarà presentato se la Riforma Elettorale verrà approvata al
Senato priva di norme antidiscriminatorie.

La raccolta delle firme costituisce un elemento di pressione anche
perché il Senato ponga rimedio all'incostituzionalità della Legge.

Numerose donne e uomini appartenenti a mondi più diversi hanno già
aderito all'appello.

Siamo certe che anche voi darete il vostro sostegno all'iniziativa
sottoscrivendo per adesione

APPELLO

" SIGNOR PRESIDENTE,

LA DEMOCRAZIA, SE NON E' PARITARIA, E' UNA DEMOCRAZIA INCOMPIUTA.

PER L'ARTICOLO 3 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE TUTTI I CITTADINI HANNO PARI
DIGNITA' SOCIALE E SONO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE, SENZA DISTINZIONE DI
SESSO.

LE DONNE, PERO', SONO MENO UGUALI IN PARLAMENTO, ISTITUZIONE CARDINE DI
OGNI DEMOCRAZIA PARLAMENTARE.

INFATTI, STORICAMENTE, LE DONNE PARLAMENTARI SONO STATE SEMPRE E SOLO
CIRCA IL 10% DEI DEPUTATI E SENATORI.

PER SUPERARE QUESTO GAP NEL 2003 E' STATO MODIFICATO L'ART. 51 DELLA
CARTA COSTITUZIONALE DALLO STESSO PARLAMENTO CHE OGGI VOTA CONTRO LA SUA
CONCRETA ATTUAZIONE.

PER QUANTO RIGUARDA LE CARICHE ELETTIVE, PREMESSO CHE TUTTI I CITTADINI
POSSONO ACCEDERVI IN CONDIZIONI DI UGUAGLIANZA, L'ART. 51 DELLA
COSTITUZIONE STABILISCE CHE LA REPUBBLICA DEVE PROMUOVERE, CON APPOSITI
PROVVEDIMENTI, LE PARI OPPORTUNITA' TRA DONNE E UOMINI.

LA LEGGE  PER LA RIFORMA DEL SISTEMA ELETTORALE, INVECE, NON CONTIENE
NESSUNA INDICAZIONE IN TAL SENSO. ANZI, GLI EMENDAMENTI IN LINEA CON IL
DETTATO COSTITUZIONALE PRESENTATI DALLE VARIE FORZE POLITICHE, CHE
AVREBBERO PERMESSO UNA MAGGIORE RAPPRESENTANZA FEMMINILE IN PARLAMENTO,
SONO STATI TUTTI BOCCIATI A GRANDE MAGGIORANZA.

NE CONSEGUE CHE LA NUOVA LEGGE ELETTORALE SI PONE IN PALESE CONTRASTO
CON GLI ARTICOLI 3 E 51 DELLA NOSTRA CARTA COSTITUZIONALE.

CI RIVOLGIAMO PERTANTO ALLA SUA PREZIOSA ATTENZIONE QUALE GARANTE DEI
DIRITTI DI QUEL 50% DI CITTADINI ITALIANI DI SESSO FEMMINILE".



Avv. Tina Lagostena Bassi
Comitato di Pressione  per le Leggi Paritarie
Presidente Rita Capponi

Per aderire: e.mail: leggielettoraliart51 at fastwebnet.it

Indirizzo Comitato: Viale Beethoven n. 48 - 00144 Roma

Telefax: 06/59.20.490