Re: La nostra rete e la nostra libertà



No, non perdere tempo Davide.
Si tratta dell'ululato di un nostalgico.
E' quello che in gergo telematico si chiama "blog",e lascia il tempo che
trova. Se le sue parole avessero un peso o un interesse reale avrebbe
ottenuto più di 24 commenti al suo "blog", ma il resto del sito ben dichiara
quanti lo leggono e lo commentano. Tutto uno zero commenti ...
 La realtà è un altra:
Internet ha costituito la grande possibilità di informazione per tutti ma,
per le politiche sbagliate e liberticide anche sulle risorse gratuite e il
software libero, essa è stata presa in consegna dagli squali del commercial.
Microsoft non è più il solo padrone, anche se la più larga fetta di
"padroni" è residente negli stati uniti.
Ci sono piccoli e medi padroncini anche in Italia, umanamente da iscriversi
al campione più prepotente della popolazione.
Caravita è uno che non ha la capacità morale di opporsi a tale sistema e,
non lo vuole, rendendosi così complice di persone che compiono reati.
Fra i suoi link ci sono addirittura siti i cui famosissimi webmaster sono
fuggiti dall'Italia per aver partecipato a vere e proprie grandi truffe ai
danni degli utenti, come nel caso di una professoressa a stipendio statale
scappata in medioriente a vivere con 80 euro al mese.
Di professione fa il giornalista e scrive bene, ma l'unica difesa è non
votarlo quando si candida, a costo di non votare affatto il suo partito.
Peccato, perchè un partito non può essere appannaggio di una persona sola.

Lory

----- Original Message ----- 
From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
To: <dirittiglobali at peacelink.it>
Sent: Monday, November 28, 2005 1:51 AM
Subject: Re: La nostra rete e la nostra libertà


> A me sembra che quell'email si può solo commentare, non
> sottoscrivere, ma se ci spieghi dove si sottoscrive forse capisco
> meglio...
> Davide
>
> On 27 Nov 2005 at 12:45, Astolfi Carla wrote:
>
> > "Internet è stata fin dagli anni 80 una rete relativamente libera e
> > aperta, fatta dagli universitari e dai ricercatori secondo i suoi tre
> > principi costitutivi: nessuno la possiede, tutti la usano, tutti la
> > possono migliorare. Questi tre semplici principi ci hanno permesso di
> > creare innovazione, professione e lavoro, identità e sviluppo
> > personale come mai era successo su un media elettronico. Oggi li
> > vogliono distruggere. Perchè dobbiamo pagare i debiti politici di
> > lorsignori. Bit dopo bit. A un neo-monopolio retrivo, illegale e
> > predatorio".
> >
> > Questa internet sotto un solo padrone (che odia la nostra rete e la
> > nostra libertà) non la voglio. Non so Voi... Fermiamoli! Beppe
> > Caravita
> >
> > Beppe Caravita, giornalista del Sole 24 ore, ha scritto un'e-mail
> > all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, io vi invito a
> > sottoscriverla. Andate qui: http://blogs.it/0100206/ e lasciate il
> > vostro cognome, nome e indirizzo. Grazie. carla astolfi
> >
> > --
> > Mailing list Dirittiglobali dell'associazione PeaceLink.
> > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI:
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> > sottintende l'accettazione della Policy Generale:
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