Lidia Menapace senatrice a vita



Car@ compagn@ vi giro la lettera che come Forum delle donne abbiamo inviato
al Presidente Ciampi per la nomina di Lidia Menapace a senatrice e a vita.
Un caro saluto
Linda Santilli

Lettera aperta al Presidente Ciampi
Caro Presidente,
è un momento in cui nel panorama istituzionale italiano la Sua voce - una
delle poche - si è levata per difendere la laicità della Repubblica
italiana dall'attacco oltranzista delle gerarchie vaticane e
dell'integralismo della Chiesa cattolica.
Ci dispiace perciò criticare il Suo operato, ma crediamo che la recente
nomina - da parte Sua - di due senatori a vita sia stata un'occasione
mancata: per la democrazia e per le grandi speranze di pace e di
cambiamento. I due senatori nominati sono certamente personalità
rispettabili, ma uniti dalla stessa "filosofia" politica e pratica, l'idea
della compatibilità tra capitalismo, politica, istituzioni e della
coincidenza tra grande industria e sviluppo.
Ma quello che ci offende come donne è ancora una volta la sovrapposizione
- da Lei messa in pratica - tra politica e genere maschile.
Erano state consegnate alla presidenza della Repubblica molte migliaia di
firme per Lidia Menapace senatrice a vita raccolte a cura dell'Udi con il
sostegno di tante associazioni femminili e femministe, noi comprese.
La raccolta di firme è stata politicamente sostenuta da tanti dibattiti e
incontri in tutt'Italia, compreso un incontro-premiazione per gli 80 anni
di Lidia, ospitato dalla vicepresidente della Provincia di Roma Rosa
Rinaldi.
Lidia Menapace è stata staffetta partigiana, presenza istituzionale,
giornalista, scrittrice. Da femminista e pacifista senza se e senza ma,
rappresenta un'anima della Resistenza - quella disarmata e nonviolenta -
davvero fondatrice per la nostra Repubblica di nuovi valori e di forme
alternative di ordine sociale, di convivenza civile, di confronto tra
differenze.
Il patriarcato segna ancora una volta le politiche istituzionali.
Caro Presidente, non se ne voglia, ma ha perso una grande occasione, quella
di aprire il Senato della Repubblica - oggi indegnamente presieduto
(speriamo per poco) da un oltranzista dello scontro di civiltà - ad una
donna che del confronto e dell'incontro ha fatto la base della sua ricerca
teorica e della sua pratica politica.
Con stima
il Forum delle donne del PRC