SAN PRECARIO EVERSIVO: LA PROCURA DI BOLOGNA INSISTE E CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO



COMUNICATO STAMPA

SAN PRECARIO EVERSIVO
LA PROCURA DI BOLOGNA INSISTE E CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO

Il Pubblico Ministero di Bologna Paolo Giovagnoli, e il Procuratore Capo
Enrico Di Nicola, hanno chiesto il rinvio a giudizio per i 29 precari,
studenti e lavoratori, colpevoli di non aver pagato il biglietto al cinema
nell'ottobre del 2004.

L'accusa è di "eversione dell'ordine democratico" per una pacifica
iniziativa di autoriduzione annunciata come "Vola al Cinema con san
Precario", una delle tante svoltesi a Bologna come nel resto del paese per
il diritto al reddito sociale e contro la precarietà.

Il Tribunale del Riesame di Bologna aveva già bocciato il teorema eversivo
della Procura di Bologna, intervenendo a riguardo di un episodio analogo,
dove l'occupazione di un'aula all'Università era stata aggravata
dall'accusa di eversione e con l'arresto di tre attivisti del movimento.

L'accanimento della Procura di Bologna è una scelta politica che vuole
colpire ogni realtà capace di promuovere iniziative a difesa di sempre più
vasti settori popolari, dai giovani precari, ai disoccupati, ai pensionati
al minimo: una situazione gravissima dove tra lavori a termine, salari
bloccati, affitti alle stelle, prezzi e tariffe in costante ed esponenziale
aumento, sempre più lavoratori e famiglie non si riescono ad arrivare alla
"quarta settimana".

Il tentativo in atto a Bologna, come nel resto dell'Italia, è quello di
criminalizzare chiunque ponga concretamente il problema del crescente ed
insostenibile livello di precarietà e di carovita, chiunque sia in grado di
organizzare delle lotte contro una realtà politica e sociale ingiusta, che
sta rendendo le nostre vite sempre più private di un presente e di futuro
dignitoso.

Il nostro impegno continuerà ad essere quello di promuovere e sostenere le
lotte per il riconoscimento del diritto ad un reddito sociale minimo per
precari, disoccupati e pensionati, contro un modello di società basato
sulla precarietà, sulla negazione dei diritti basilari (dalla casa, alla
sanità, alla cultura), contro la criminalizzazione dei movimenti per i
diritti sociali, contro il carovita.

Già nei prossimi giorni saranno messe in cantiere importanti iniziative dall'

ASSEMBLEA NAZIONALE CONTRO IL CAROVITA
del 1 Ottobre a Roma,

 fino alla proclamazione da parte di tutto il sindacalismo di base dello

SCIOPERO GENERALE
Roma, 13.09.05