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Check point etnici a Venezia
- Subject: Check point etnici a Venezia
- From: "Rete Antirazzista/Venezia" <venchiaredo at libero.it>
- Date: Mon, 12 Sep 2005 12:51:08 +0200
SIAMO PROPRIO SOTTO ATTACCO DELL'IDIOZIA : A BREVE I CHECK POINT ETNICI A VENEZIA! Oramai non c'è più limite all'idiozia nel comune di Venezia; dal suo insediamento non ha mai smesso la perversa "guerra" contro i venditori immigrati a tutela delle lobbies mercantili veneziane e delle griffes. Una sorta di pulizia etnica in perfetta sintonia con i provvedimenti legislativi razzisti della giunta regionale veneta, i cui assessori dirigevano i propri strali nella legislatura precedente contro gli ambulanti immigrati (legge che vieta la vendita itinerante) ed in questa legislatura contro l'assistenza sanitaria agli immigrati irregolari. Per il vicesindaco Vianello, per gli assessori Salvadori e Bortoluzzi i venditori immigrati presenti in centro storico sono una questione di decoro da eliminare dalla vista. E da maggio se ne sono viste di tutti i colori: vigili urbani dirottati da altre mansioni ed impiegati in toto nella caccia all'immigrato, denunce, sequestri e pestaggi di venditori immigrati, utilizzo di fondi pubblici nella campagna bad bag a tutela delle griffe, multe milionarie a turisti che acquistano da venditori immigrati, installazione nella città di cosiddetti totem informativi che mistificano la realtà, la presa in giro rappresentata dai cosiddetti "mercatini etnici" (luoghi nascosti dove gli immigrati dovrebbero vendere per sole tre ore al giorno in cambio della perdita della licenza di ambulante e quindi della possibilità di lavorare altre ore altrove, nonchè col divieto di esercitare qualsiasi altro tipo di professione, anche lavoro dipendente); ed ora l'ultima trovata dell'instancabile Vianello: bloccare gli immigrati alle porte della città!! Insomma a Piazzale Roma pensano di instaurare una sorta di posti di frontiera che limitino la libera circolazione di particolari soggetti nel centro storico. Inutile dire che nessuna legge può impedire a chichessia di muoversi liberamente in città; anche la legge regionale contro la vendita itinerante impedisce l'esercizio del commercio ambulante in centro storico non la deambulazione dei venditori! Eppure anche a questo ci tocca assistere. D'altronde nonostante decine di sentenze della procura veneziana e di altre procure che hanno stabilito la liceità della merce commercializzata dagli immigrati, nonostante le associazioni dei consumatori per lo stesso motivo abbiano a più riprese considerate illegittime le multe agli acquirenti, il Comune continua a parlare di contraffazione e la campagna bad bag è ancora in atto. Ma nonostante il livore e l'idiozia di questa psedo-amministrazione in questi mesi abbiamo resistito con ogni mezzo a nostra disposizione: occupando campi ed assessorati, ricorrendo e vincendo azioni legali, sabotando le campagne di disinformazione, resistendo all'espulsione. Ora ci apprestiamo ad affrontare i minacciati chech point della giunta Cacciari, pardon della giunta Vianello-Salvadori docili servi dei poteri forti veneziani. Se abbiamo manifestato in cento piazze d'Italia per chiudere i campi lager ed aprire le frontiere non possiamo certo accettare nuove frontiere nella nostra città! Si apre una nuova settimana di mobilitazione! RETE ANTIRAZZISTA/VENEZIA
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