Check point etnici a Venezia



SIAMO PROPRIO SOTTO ATTACCO DELL'IDIOZIA :
A BREVE I CHECK POINT ETNICI A VENEZIA!

 Oramai non c'è più limite all'idiozia nel comune di Venezia; dal suo
insediamento non ha mai smesso la perversa "guerra" contro i venditori
immigrati a tutela delle lobbies mercantili veneziane e delle griffes. Una
sorta di pulizia etnica in perfetta sintonia con i provvedimenti legislativi
razzisti della giunta regionale veneta, i cui assessori dirigevano i propri
strali nella legislatura precedente contro gli ambulanti immigrati (legge
che vieta la vendita itinerante) ed in questa legislatura contro
l'assistenza sanitaria agli immigrati irregolari.
Per il vicesindaco Vianello, per gli assessori Salvadori e Bortoluzzi i
venditori immigrati presenti in centro storico sono una questione di decoro
da eliminare dalla vista.
    E da maggio se ne sono viste di tutti i colori: vigili urbani dirottati
da altre mansioni ed impiegati in toto nella caccia all'immigrato, denunce,
sequestri e pestaggi di venditori immigrati, utilizzo di fondi pubblici
nella campagna bad bag a tutela delle griffe, multe milionarie a turisti che
acquistano da venditori immigrati, installazione nella città di cosiddetti
totem informativi che mistificano la realtà, la presa in giro rappresentata
dai cosiddetti "mercatini etnici" (luoghi nascosti dove gli immigrati
dovrebbero vendere per sole tre ore al giorno in cambio della perdita della
licenza di ambulante e quindi della possibilità di lavorare altre ore
altrove, nonchè col divieto di esercitare qualsiasi altro tipo di
professione,  anche lavoro dipendente);  ed ora l'ultima trovata
dell'instancabile Vianello: bloccare gli immigrati alle porte della città!!
Insomma a Piazzale Roma pensano di instaurare una sorta di posti di
frontiera che limitino la libera circolazione di particolari soggetti nel
centro storico.
     Inutile dire che nessuna legge può impedire a chichessia di muoversi
liberamente in città; anche la legge regionale contro la vendita itinerante
impedisce l'esercizio del commercio ambulante in centro storico non la
deambulazione dei venditori! Eppure anche a questo ci tocca assistere.
    D'altronde nonostante decine di sentenze della procura veneziana e di
altre procure che hanno stabilito la liceità della merce commercializzata
dagli immigrati,  nonostante le associazioni dei consumatori per lo stesso
motivo abbiano a più riprese considerate illegittime le multe agli
acquirenti, il Comune continua a parlare di contraffazione e la campagna bad
bag è ancora in atto.
    Ma nonostante il livore e l'idiozia di questa psedo-amministrazione in
questi mesi abbiamo resistito con ogni mezzo a nostra disposizione:
occupando campi ed assessorati, ricorrendo e vincendo azioni legali,
sabotando le campagne di disinformazione, resistendo all'espulsione.
    Ora ci apprestiamo ad affrontare i minacciati chech point della giunta
Cacciari, pardon della giunta Vianello-Salvadori docili servi dei poteri
forti veneziani.
     Se abbiamo manifestato in cento piazze d'Italia per chiudere i campi
lager ed aprire le frontiere non possiamo certo accettare nuove frontiere
nella nostra città! Si apre una nuova settimana di mobilitazione!

                        RETE ANTIRAZZISTA/VENEZIA